Nuceria Alfaterna: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuceria5 (discussione | contributi)
Nuceria5 (discussione | contributi)
Riga 41:
Secondo le fonti, la città di Nuceria sarebbe stata fondata dalle popolazioni che abitavano la valle del Sarno. Stando all'antica denominazione del [[Sarno (fiume)|fiume Sarno]], il Sarro, queste genti furono chiamate [[sarrasti]]<ref>Talvolta sarrastri. Di questa popolazione sul territorio dell'''Ager Nucerinus'', si ha testimonianza nei testi di [[Virgilio]]: ''[[Eneide]]'', VII, 738; [[Servio Mario Onorato|Servio]]: ''Ad Aeneida'' VII, 738 (fonte di Servio è [[Conone (grammatico)|Conone]]); [[Silio Italico]]: ''[[Punica (poema)|Punica]]'', VIII, 536-537</ref>.
Intorno alla fine del VII secolo, gli abitanti della valle abbandonarono i propri villaggi e furono spinti dall'arrivo degli etruschi a realizzare dei veri e propri insediamenti urbani. L'espansione degli etruschi in Campania è un fenomeno noto<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = La valle del Sarno, Pompei e gli Etruschi|url = https://www.electa.it/content/uploads/2018/12/POMPEI-E-GLI-ETRUSCHI_cat_estratto.pdf|coautori = Massimo Osanna, Stéphane Verger|editore = Mondadori Electa |anno = 2018}}</ref> che spinse alla urbanizzazione del territorio e alla creazione dei nuclei di importanti città in modo sia diretto, [[Santa Maria Capua Vetere|Capua]] e ''[[Pontecagnano Faiano|Piacentia]]'', che come come derivazione ([[Nola]], [[Pompei (città antica)|Pompei]], Nuceria e le altre che formano la cosiddetta [[Etruria campana]], nota già nell'antichità<ref>Strabone, ''Geografia'', V (Italia), 4.3</ref>).
Per l'area della valle del Sarno, una testimonianza preziosa relativa a questo fenomeno arriva dagli scavi effettuati presso la località di [[Longola di Poggiomarino]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Stato delle ricerche a Longola di Poggiomarino: quadro insediamentale e problematiche|url = https://www.academia.edu/2064910/|coautori = Claude Albore Livadie|editore = L'Erma di Bretschneider |anno = 2008}}</ref>. Tra il 2000 e il 2002 sono emersi i primi resti di un villaggio realizzato su isolotti artificiali che ha avuto un ciclo di vita tra la media [[Cultura appenninica| media età del Bronzo]] e la seconda età del Ferro/[[Periodo orientalizzante]] (metà VIII secolo, inizio VII secolo a.C.). L'ultimo periodo di questa fase di sviluppo è caratterizzata, per l'[[Agro nocerino-sarnese]] dalla Cultura delle tombe a fossa<ref>Dé Spagnolis Marisa, 2001</ref>, una facies archeologica ben nota grazie alle necropoli individuate presso i comuni di [[San Marzano sul Sarno]] e [[San Valentino Torio]]<rep>Reperti significativi sono conservati nel [[Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno]]</ref>.
Le ultime fasi del villaggio di Poggiomarino vedono la comparsa delle produzioni ceramiche in [[bucchero]]<ref>Claude Albore Livadie, 2018, ''Il bucchero nero'', pp. 129-134</ref>, segno dell'espansione (inizialmente commerciale) delle componenti di carattere etrusco nelle evidenze archeologiche tra le popolazioni autoctone del Sarno. L'abbandono dell'insediamento di Longola, avvenuto intorno al VII secolo a.C. coincide con la nascita dei primi insediamenti urbani della valle: Pompei e Nocera<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Stato delle ricerche a Longola di Poggiomarino: quadro insediamentale e problematiche|url = https://www.academia.edu/2064910/|coautori = Claude Albore Livadie|editore = L'Erma di Bretschneider |anno = 2008}}</ref>.
Il primo insediamento nocerino nacque dal sinecismo di diversi villaggi sparsi nell'attuale [[Agro nocerino-sarnese]], grazie ai fenomeno di aggregamento e urbanizzazione determinati dalla spinta delle popolazioni etrusche già presenti in Campania. L'arrivo di queste popolazioni è dimostrato dalle necropoli più antiche del nuovo insediamento (VI secolo a.C.) che appaiono di derivazione etrusca<ref>Matilde Romito, 2005</ref>.