Nuceria Alfaterna: differenze tra le versioni

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===Il periodo sannita: Nuceria Alfaterna===
Tra la fine del V secolo e l'inizio del IV secolo a.C., approfittando di un momento di crisi dell'ambiente greco, alcune popolazioni delle aree interne della Campania e della Lucania presero il sopravvento, conquistando le città. Questo fenomeno è riscontrato a Nola, Capua, Pompei e Nuceria, dove arrivarono i sanniti e a Paestum, che fu presa dai lucani.
Sotto la spinta della nuova popolazione, l'insediamento nocerino crebbe d'importanza fino ad arrivare a battere moneta. Grazie alla produzione numismatica (si veda anche [[monetazione di Nuceria Alfaterna]]), è stato possibile conoscere il primo nome dalla città: ''Nuvkrinum Alafaternum''. Il toponimo, che significa letteralmente "Nuova Rocca della tribù [sannita] degli alfaterni", fa chiaramente riferimento alla ricostruzione della città sulle rovine dell'insediamento precedente. Questo rinnovamento è dimostrabile anche per Nola il cui toponimo antico "Nuvla" è tradotto come "Nuova città")<ref>"Le contrapposizioni e i conflitti cominciano ora a marcare il paradigma dell'etnicità, come dimostrano in maniera emblematica i nomi parlanti di Nocera e Nola, quest'ultima già nota a Ecateo in un orizzonte di fine VI secolo a.C.: entrambi significano "Città Nuova", con riferimento alla fase di rinnovamento che investe i due centri e in analogia a Neapolis, la "Città Nuova" dei Greci. La lingua, nel caso di Nola e Nocera, è quella osca, che presto prende il sopravvento sulla lingua etrusca precedentemente utilizzata tra la piana campana e la Valle del
Fu durante il periodo sannita che Nuvcrinum si attesta come una delle più importanti città dell'antica [[Campania]]. Secondo una vecchia teoria, divenne capitale di una confederazione (Lega Nucerina) che comprendeva [[Pompei (città antica)|Pompei]], [[Ercolano (città antica)|Ercolano]], [[Stabia]]. Lo sviluppo della città prima sannita e poi [[antica Roma|romana]] deriva anche dal passaggio di importanti vie di comunicazione, quali la ''via Stabiana'' (verso ''[[Stabia]]''), la ''via Nuceria'' da Pompei e la ''[[Via Capua-Regium|Via Popilia]]'', tra [[Capua (città antica)|Capua]] e [[Reggio Calabria|Reggio]].
Sarno", Carmine Pellegrino, Rita Benessai, Valeria Petta, ''Etruschi, Campani e Sanniti'', in Osanna, Verger, 2018, pp. 254-257</ref>.
Fu durante il periodo sannita che Nuvcrinum si attesta come una delle più importanti città dell'antica [[Campania]]. Secondo una vecchia teoria, divenne capitale di una confederazione (Lega Nucerina) che comprendeva [[Pompei (città antica)|Pompei]], [[Ercolano (città antica)|Ercolano]], [[Stabia]]. Lo sviluppo della città prima sannita e poi [[antica Roma|romana]] deriva anche dal passaggio di importanti vie di comunicazione, quali la ''via Stabiana'' (verso ''[[Stabia]]''), la ''via Nuceria'' da Pompei e la ''[[Via Capua-Regium|Via Popilia]]'', tra [[Capua (città antica)|Capua]] e [[Reggio Calabria|Reggio]].
Nuvkrinum fu ostile ai Romani durante la [[seconda guerra sannitica]]. Sconfitta divenne alleata di Roma nel [[307 a.C.]] Nel [[216 a.C.]] fu distrutta da [[Annibale]] proprio per la sua fedeltà ai romani. Alla fine della guerra fu ricompensata con una completa ricostruzione. Nel [[210 a.C.]], poiché gli abitanti di Nuceria e [[Acerra]] si lamentavano di non sapere dove andare a vivere, in quanto Acerra era stata in parte incendiata e Nuceria completamente distrutta, essi furono inviati dal [[proconsole]] [[Quinto Fulvio Flacco (console 237 a.C.)|Fulvio Flacco]] al [[Senato romano|Senato]] di [[Roma (città antica)|Roma]] a fare le loro rimostranze. Ai primi, gli Acerrani, venne concesso di ricostruire gli edifici incendiati; ai Nucerini si permise loro di trasferirsi ad [[Atella (città antica)|Atella]], mentre agli Atellani fu imposto di spostarsi a ''[[Calatia]]''<ref>{{cita|Livio|XXVII, 3.6-7}}.</ref>. Fu ancora saccheggiata durante la [[guerra sociale]] ([[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Bellum Civile'') a seguito della quale ottenne la cittadinanza romana, inserita nella tribù [[Gens Menenia|Menenia]].
 
[[File:Parcoarcheologiconuceria1.jpg|thumb|left|Resti delle terme, oggi parte del parco archeologico]]