Per avancorpo si intende la parte di una costruzione che sporge in avanti rispetto al corpo dell'edificio. Questo spiega l'etimologia del termine, prestito dal francese avant-corps[1][2].

Residenza di Würzburg, con massiccio avancorpo centrale e due avancorpi angolari
Tra gli alberi, è visibile l'avancorpo centrale alla villa di Poggio Imperiale, Firenze

È situato normalmente al centro o ai lati di una facciata: a seconda della posizione, si parlerà di avancorpo centrale e avancorpi laterali. Quando due ali di un edificio perpendicolari tra di loro si incontrano in un avancorpo, parleremo di avancorpi angolari.

L'avancorpo di un edificio simile a un tempio, con facciata colonnata e frontone, è detto pronao.

L'avancorpo viene messo in risalto rispetto al resto della facciata; del resto, la parola italiana risalto è alla base dell'etimo della parola in diverse lingue straniere (tedesco Risalit, polacco ryzalit etc.). Sporgendo rispetto alla linea principale, questo elemento contribuisce a strutturare la facciata e a darle ritmo e movimento; si tratta di caratteristiche particolarmente apprezzate nell'epoca del Barocco, quando l'avancorpo trovò il massimo impiego per rimanere in auge fino al XIX secolo.

Particolari avancorpi sono il bow window, a pianta poligonale o rettangolare e dotato di ampie vetrate, l'auslucht, elemento tipico della Bassa Sassonia, e persino l'abbaino, una sorta di avancorpo sulla copertura. Nell'architettura medioevale un piccolo avancorpo era costituito dal protiro, una copertura posta all'ingresso delle chiese.[3]

  1. ^ Avancorpo, in Grande Dizionario di Italiano, Garzanti Linguistica.
  2. ^ Architettura e stile Archiviato il 4 marzo 2007 in Internet Archive.
  3. ^ N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981.

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