Il calamistro è un organo specifico dei ragni presente sul margine superiore del metatarso del quarto paio di zampe. Si trova solo sui ragni provvisti di cribellum, organo atto alla filatura.

Etimologia

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Il termine deriva dal latino calamistrum; si trattava di un ferro, vuoto all'interno, che, arroventato, veniva adoperato nell'antica Roma per arricciare i capelli; per assonanza il termine è passato ad indicare questa sorta di pettine grazie al quale il ragno riesce ad intrecciare e a dirigere precisamente i fili del cribellum nella composizione della ragnatela.

Struttura

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Il calamistro è composto da una fila di peli semirigidi, regolarmente intervallati, posti sul metatarso del quarto paio di zampe, lungo i quali, con abili movimenti, il ragno inserisce i fili delle filiere per poterli direzionare e intrecciare precisamente. Ciascun pelo del calamistro è dentellato da un lato e liscio dall'altro.[1]

La lunghezza del calamistro di un ragno è sempre uguale o superiore alla larghezza del cribellum. Il rapporto fra la lunghezza del calamistro e la larghezza del cribellum può variare anche fra specie dello stesso genere. Ciò può essere dovuto o a differenze comportamentali nel modo di filare oppure a differenti rapporti di dimensioni fra le zampe e l'opistosoma.[2]

Funzione

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In pratica le fibre secrete dal cribellum vengono tenute ben tese da questi peli o setae proprio come i fili di un telaio al fine di cardarle in un filato robusto che è la struttura di base delle tele.[3].

 
Calamistro del ragno Zosis geniculata, ben visibile sul margine superiore del metatarso
  1. ^ Rainer F. Foelix, Biology of Spiders, 1996, Oxford University Press, p. 70.
  2. ^ Exploring Functional Associations between Spider Cribella and Calamistra (PDF), su americanarachnology.org. URL consultato il 15 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2010).
  3. ^ Ruppert, Fox & Barnes, Zoologia degli invertebrati, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 636 fig.

Bibliografia

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  • Edward E.Ruppert, Richard S. Fox & Robert D. Barnes. 2007. Zoologia degli invertebrati, quarta edizione italiana condotta sulla settima edizione americana, Piccin Nuova Libraria, Padova.
  • Rainer F., Foelix. 1996. Biology of Spiders, seconda edizione, Oxford University Press

Collegamenti esterni

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