Dolce I di Provenza

Dolce di Gévaudan o di Provenza (1090 circa – 1129 circa) fu contessa di Provenza e Gévaudan, per circa un anno, tra il 1112 ed il 1113, poi cedette il titolo ed il governo al marito, divenendo contessa consorte, così come dal 1112 era contessa consorte di Barcellona, Gerona e Osona e dal 1118 contessa consorte di Cerdagna.

Dolce I
Dolce I di Provenza
Contessa di Provenza
In carica1112 - 1113
PredecessoreGerberga
SuccessoreRaimondo Berengario I
Nascitacirca 1090
Mortecirca 1129
PadreGilberto I di Gévaudan
MadreGerberga
ConiugeRaimondo Berengario I
FigliRaimondo Berengario IV
Berengario Raimondo
Bernardo
Berengaria
Jimena
Stefania
Mafalda e
Almodis

Origine

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Figlia primogenita del Visconte di Millau, di Gévaudan, e di Carlat, Gilberto I di Gévaudan e della Contessa di Provenza, Gerberga (come ci viene confermato dalle Note dell'Histoire Générale de Languedoc, Tome II[1]), figlia secondogenita del conte di Provenza, Goffredo I e della moglie Stefania o Dolce (?- dopo il 1096, anno in cui Stefania fece una donazione per l'anima del figlio Bertrando[2]), come viene riportato a pagina 529 delle Note dell'Histoire Générale de Languedoc, Tome II[1]; secondo lo storico Szabolcs de Vajay, Stefania era viscontessa di Marsiglia, figlia del visconte di Marsiglia, Guglielmo II.
Gilberto I di Gévaudan era figlio primogenito del visconte di Millau e di Gévaudan, Berengario II (?-1090 circa) e della moglie la viscontessa di Carlat, Adela, figlia del visconte di Carlat, Gilberto e di Nobilia, Viscontessa di Lodève.

Biografia

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Nel 1112 ereditò il titolo di contessa di Provenza, avendo la madre abdicato all'atto del suo matrimonio, come testimoniato dalla Ex Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium con il conte di Barcellona, Raimondo Berengario III[3], che, secondo la Inquisitio circa comitatum Carcassonæ quomodo pervenerit ad comites Barcinonenses era l'unico figlio maschio del conte di Barcellona, Gerona, Osona e Carcassonne, Raimondo Berengario II, detto testa di stoppa[4] e di Matilde d'Altavilla (o Mafalda di Puglia)[5], che secondo il cronista attivo in Italia in epoca normanna, a cavallo tra la fine del secolo XI e l'inizio del secolo XII, Guglielmo di Puglia, nel suo Gesta Roberti Wiscardi era la figlia primogenita del duca di Puglia e Calabria e conte di Sicilia, Roberto il Guiscardo (anche l'Ex Gestis Comitum Barcinonensium ci conferma che era figlia del Guiscargo[6]) e della principessa longobarda, Sichelgaita di Salerno[7], che secondo il Gestis Ducum Normannorum, Continuatione Roberti era la figlia primogenita di Guaimario[8], principe di Salerno e di Capua, duca di Amalfi e Gaeta e duca di Puglia e Calabria e della sua terza moglie[9], Gemma di Capua, figlia del conte di Capua Laidolfo.

Nel 1113 Dolce cedette al marito, Raimondo Berengario, i suoi diritti sulla Provenza ed il Gévaudan, dando così inizio alla dinastia catalano/aragonese, nel governo della contea. Infatti già in una donazione del 28 luglio 1114, Raimondo Berengario si cita col titolo di conte e marchese di Provenza in un documento di una donazione fatta all'abbazia di Saint-Victor di Marsiglia[10].

Dolce è citata in altri due documenti, una donazione all'abbazia di Grasse, ancora del 1114[11], ed un secondo documento della Gallia Christiana Novissima, Tome I, Aix, Instrumenta, (Col. 10-11, doc. VIII, non consultato) del 1125[11].

Alla sua morte, avvenuta nel 1129 circa, ebbe inizio un periodo d'instabilità, che si concluse con la guerra di Baux e che vide Ugone e Bertrando de Baux, figli della sorella di Dolce, Stefania (?-1160),[12] incoraggiati dalla madre alla guerra (1144-1162) per il possesso della Provenza, entrare in guerra contro i conti di Barcellona. Si scatenò quindi una serie di conflitti armati detti "guerre di successione di Baux", uscire infine sconfitti ad opera degli avversari catalani.

Discendenza

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Dolce a Raimondo Berengario diede 8[13] (oppure 7[14]) figli:

  1. ^ a b (FR) Histoire générale de Languedoc, Notes, tomus II, pagina 529
  2. ^ (LA) Cartoulaire de l'abbaye de Saint-Victor de Marseille tome I, documento 220, pagg. 242 e 244
  3. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XII, Ex Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium, pag 361
  4. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XII,Inquisitio circa comitatum Carcassonæ quomodo pervenerit ad comites Barcinonenses, par. C, pag 374
  5. ^ Matilde d'Altavilla, in Catalogna, fu conosciuta come Mafalda di Puglia
  6. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XI, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, par. 9, pag 289
  7. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus IX, Gesta Roberti Wiscardi, liber IIII, pag 279 Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.
  8. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXVI, Gestis Ducum Normannorum, Continuatione Roberti, par. 42, pag 8 Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.
  9. ^ (LA) Antiquitates Italicæ Medii ævi, Tome I, colonne 323 e 324
  10. ^ (LA) Cartoulaire de l'abbaye de Saint-Victor de Marseille tome II, documento 686, pag. 25
  11. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà di Provenza - DOUCE
  12. ^ Stefania aveva sposato, nel 1116, il signore di Baux, Raimondo I (?-1150)
  13. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :Conti di barcellona - DULCE (RAMON BERENGUER III)
  14. ^ (EN) #ES Genealogy :barcellona - Dulcia I de Gevaudun (Ramon Berenguer III "el Grande")
  15. ^ (LA) España Sagrada, Apendices, doc.XXXVIII, pagine 454 e 455
  16. ^ (LA) Rerum Gallicarun et Francicarum Scriptores, Tome XII, Ex Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium, pag. 366
  17. ^ (LA) Histoire générale de Languedoc, Notes, tomus IV, pagine 457 e 458
  18. ^ (LA) Histoire générale de Languedoc, Notes, tomus IV, pagina 425

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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