F-1 Race

videogioco del 1984

F-1 Race (F1レース?, F1 Rēsu) è un simulatore di guida, pubblicato per Famicom nel 1984 e per Game Boy nel 1990. La versione Famicom uscì solo in Giappone, mentre quella Game Boy giunse anche in territorio nordamericano ed europeo. Il gioco ha avuto un grande successo, generando la nascita di una serie, proseguita con Famicom Grand Prix: F-1 Race e Famicom Grand Prix II: 3D Hot Rally.

F-1 Race
videogioco
Copertina della versione Game Boy del gioco
Titolo originaleF1レース
PiattaformaNES, Game Boy
Data di pubblicazioneFamicom:
Giappone 2 novembre 1984
Game Boy:
Giappone 9 novembre 1990
3 febbraio 1991
10 ottobre 1991
GenereSimulatore di guida
OrigineGiappone
SviluppoNintendo
PubblicazioneNintendo
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGamepad
SupportoCartuccia
SerieFamicom Grand Prix
Seguito daFamicom Grand Prix: F-1 Race

Modalità di gioco

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Il gameplay è simile a quello di Pole Position. Il giocatore controlla un'auto di formula 1 (rossa, arancione o blu, a scelta, nella versione Famicom[1]) e gareggia in dieci piste di grandi città di tutto il mondo. Il gioco riprende dalla prima pista alla conclusione della decima[2]. Bisogna salire sul podio (quindi arrivare alle prime tre posizioni) per passare alla pista successiva, e dato che c'è un timer è necessario tagliare il traguardo il più in fretta possibile. I veicoli hanno una trazione manuale e due sole velocità, indicate con i generici termini "LOW" e "HI"[2]. Ci sono tre livelli di difficoltà: "skill level 1", "skill level 2" e "skill level 3"; l'unica differenza è l'IA, che nei livelli 2 e 3 è superiore[2].

Vinte tutte le corse, il giocatore verrà premiato da Mario, Peach e Bowser, personaggi provenienti dalla franchise di Mario. Nella versione Game Boy ai tre si aggiungeranno anche Zelda (dalla serie The Legend of Zelda) e Samus Aran (dalla serie Metroid).

Accoglienza

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  1. ^ F1 RACE, su RetroGameZone. URL consultato il 1º novembre 2021.
  2. ^ a b c (JA) F1レース, su Famicom Masterpieces. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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