Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg

duca di Sassonia-Gotha-Altenburg (1676-1732)

Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg (Gotha, 28 luglio 1676Altenburg, 23 marzo 1732) fu duca di Sassonia-Gotha-Altenburg.

Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg
Ritratto di Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg di Christian Schilbach
Duca di Sassonia-Gotha-Altenburg
Stemma
Stemma
In carica2 agosto 1691 –
23 marzo 1732
PredecessoreFederico I
SuccessoreFederico III
NascitaGotha, 28 luglio 1676
MorteAltenburg, 23 marzo 1732 (55 anni)
Casa realeSassonia-Gotha-Altenburg
DinastiaWettin
PadreFederico I di Sassonia-Gotha-Altenburg
MadreMaddalena Sibilla di Sassonia-Weissenfels
ConsorteMaddalena Augusta di Anhalt-Zerbst
FigliFederico
Guglielmo
Giovanni Augusto
Cristiano Guglielmo
Ludovico Ernesto
Maurizio
Federica
Augusta
Giovanni Adolfo
ReligioneLuteranesimo

Biografia

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Egli era il quinto ma il maggiore dei figli sopravvissuti di Federico I di Sassonia-Gotha-Altenburg e di Maddalena Sibilla di Sassonia-Weissenfels.

Alla morte del padre, nel 1691, Federico II assunse il Ducato di Sassonia-Gotha-Altenburg.

Dal momento che non era ancora maggiorenne, venne formata una salvaguardia costituita dagli zii, il Duca Bernardo I di Sassonia-Meiningen ed Enrico di Sassonia-Römhild. Nel 1693, dopo essere tornato da un viaggio in Olanda ed in Inghilterra, egli scrisse all'imperatore per ottenere una licenza di maggiore età e governò personalmente il ducato. Federico fu uno dei rappresentanti più tipici del regnante barocco; la sua volontà di avere un esercito stabile, però, assottigliò le sue ricchezze. Come soluzione per fronteggiare questo problema, Federico creò nel suo esercito un corpo di mecenari che "affittò" man mano a diversi principi, il che gli creò non poche difficoltà nel 1702, quando il Re Luigi XIV di Francia le prese in pagamento per usarle contro l'Imperatore.

Riguardo agli affari interni, Federico essenzialmente proseguì la politica del padre. Egli creò un orfanotrofio a Altenburg (1715) e un manicomio Kahla (1726), oppure la Magdalenenstift -in onore della madre e della moglie (entrambe con lo stesso nome)- (1705), una scuola per nobildonne. Per 100,000 talenti dalla sua cassa personale, acquisì la famosa collezione numismatica del Principe Antonio Günther di Schwarzburg-Arnstadt, che andò a formare l'attuale collezione (Münzkabinetts) del Castello di Friedenstein.

Con l'accumulo di parte delle linee di Sassonia-Coburgo (estinta nel 1699), Sassonia-Eisenberg (estinta nel 1707) e Sassonia-Römhild (estinta nel 1710), succedette nei domini dei cugini, incrementando la disputa con la linea Ernestina.

Matrimonio

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Sposò, il 7 giugno 1696 al Castello di Friedenstein, presso Gotha, Maddalena Augusta di Anhalt-Zerbst, figlia di Carlo Guglielmo di Anhalt-Zerbst. Dal matrimonio nacquero diciannove figli, di cui solo nove raggiunsero l'età adulta:

Onorificenze

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Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni di Sassonia-Weimar Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar  
 
Dorotea Susanna di Wittelsbach-Simmern  
Ernesto I di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Dorotea Maria di Anhalt Gioacchino Ernesto di Anhalt  
 
Eleonora di Württemberg  
Federico I di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Giovanni Filippo di Sassonia-Altenburg Federico Guglielmo I di Sassonia-Weimar  
 
Anna Maria del Palatinato-Neuburg  
Elisabetta Sofia di Sassonia-Altenburg  
Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg  
 
Elisabetta di Danimarca  
Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Giovanni Giorgio I di Sassonia Cristiano I di Sassonia  
 
Sofia di Brandeburgo  
Augusto di Sassonia-Weissenfels  
Maddalena Sibilla di Hohenzollern Alberto Federico di Prussia  
 
Maria Eleonora di Jülich-Kleve-Berg  
Maddalena Sibilla di Sassonia-Weissenfels  
Adolfo Federico I di Meclemburgo-Schwerin Giovanni VII di Meclemburgo-Schwerin  
 
Sofia di Holstein-Gottorp  
Anna Maria di Mecleburgo-Schwerin  
Anna Maria della Frisia Orientale Enno III della Frisia orientale  
 
Anna di Holstein-Gottorp  
 

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN262382037 · ISNI (EN0000 0003 8187 5951 · CERL cnp00259922 · LCCN (ENnr96004064 · GND (DE102109117