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«Ad montem duc nos» I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. |
Ludovico II Gonzaga, alias Luigi III, detto il Turco (5 giugno 1412 – Goito, 11 giugno 1478), figlio di Gianfrancesco I Gonzaga e di Paola Malatesta, fu il secondo marchese di Mantova dal 1444 alla data della sua morte. Educato alla Ca' Zoiosa di Vittorino da Feltre, Ludovico seguì le orme del padre Gianfrancesco, combattendo come condottiero per la famiglia Visconti al fianco di Milano dal 1446, ma l'anno seguente passò al servizio della Repubblica di Venezia, nella lega formata con la Repubblica di Firenze, contro Milano. Nel 1450 gli fu concesso di condurre un esercito per il re Alfonso V d'Aragona in Lombardia, con l'intento principale di conquistare possedimenti per se stesso. Ma Francesco Sforza, il nuovo duca di Milano, lo attrasse a sé con la promessa di Lonato, Peschiera e Asola, ex territori mantovani in possesso di Venezia. Il 14 giugno 1453, Ludovico mise in rotta le truppe di Carlo a Goito, ma le truppe veneziane sotto la guida di Niccolò Piccinino contrastarono qualunque tentativo di riconquistare Asola. La Pace di Lodi (1454) costrinse Ludovico a restituire tutti i territori conquistati e a rinunciare definitivamente alle tre città. Il momento di massimo prestigio di Mantova fu il Concilio di Mantova, tenuto in città dal 27 maggio 1459 al 19 gennaio 1460, convocato da Papa Pio II. |
Capitani del popolo di Mantova: Luigi I * Guido * Ludovico I * Francesco I * Gianfrancesco Gianfrancesco Gonzaga (1395 – Mantova, 25 settembre 1444) fu dapprima V Capitano del Popolo di Mantova dal 1407 al 1433, quindi primo marchese di Mantova dal 1433 alla morte. Gianfrancesco (o Gianfrancesco I), nato dal secondo matrimonio del padre Francesco, con Margherita Malatesta, al momento della morte del padre (avvenuta nel 1407) aveva solo 12 anni. Gianfrancesco venne riconosciuto signore di Mantova il 20 marzo 1407, e in attesa di raggiungere la maggiore età era stato nominato come tutore lo zio Carlo I Malatesta. Grazie alla politica filo-veneziana tenuta già dal padre e ora dallo zio, il piccolo Gianfrancesco venne posto sotto l'importante protezione della Serenissima (che inviò un contingente di 150 lance a protezione della città), che gli permise di trascorrere senza pericoli gli anni che lo separavano dalla maggiore età. |
Il castello di San Giorgio fu costruito sulle macerie della Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove a partire dal 1395 e concluso nel 1406 su committenza di Francesco I Gonzaga e su progetto di Bartolino da Novara, è un edificio a pianta quadrata costituito da quattro torri angolari e cinto da un fossato con tre porte e relativi ponti levatoi, volto a difesa della città. L'architetto Luca Fancelli, nel 1459 su indicazione del marchese Ludovico III Gonzaga, che liberò ambienti di Corte Vecchia per il Concilio indetto da Pio II, ristrutturò il castello che perse definitivamente la sua primitiva funzione militare e difensiva. |
L'Ordine del Redentore fu un ordine del ducato di Mantova. L'Ordine venne istituito a Mantova il 25 maggio 1608 dal duca Vincenzo I Gonzaga, con la divisa Domine probasti me, o Nihil hoc triste recepto. In realtà l'idea della fondazione di un ordine cavalleresco erano già pervenuti nella mente del duca l'anno precedente, ma egli decise di far sanzionare ecclesiasticamente l'ordine dal pontefice Paolo V e perciò le pratiche si protrassero sino all'anno successivo. Jean Hermant dà all'interno delle proprie opere alcuni accenni relativi a tale ordine e lo ricondurrebbe alla reliquia del sangue di Gesù conservata presso la Basilica di Sant'Andrea di Mantova. I cavalieri giuravano di difendere con le armi la dignità del Papa, la religione cattolica, l'onore delle dame, delle vedove e degli orfani. |
La dinastia gonzaghesca nella sua storia plurisecolare mutò il proprio stemma una settantina di volte. |
Signoria di Mantova * Marchesato di Mantova * Ducato di Mantova * Marchesato e ducato del Monferrato * Ducato di Guastalla * Ducato di Sabbioneta * Marchesato di Vescovato * Marchesato di Luzzara * Marchesato di Palazzolo * Marchesato di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino * Principato di Sabbioneta e Bozzolo * Principato di Castiglione * Contea di Novellara * Ducato di Nevers * Ducato di Rethel * Ducato di Mayenne * Principato di Arches Il Marchesato di Monferrato, dal 1575 Ducato di Monferrato, fu un antico stato italiano preunitario, situato nel Piemonte meridionale tra le province di Alessandria, di Asti e in parte di Torino, Cuneo, Vercelli, Savona nel territorio ancora oggi noto come Monferrato. |
A Mantova: Basilica di Sant'Andrea * Basilica palatina di Santa Barbara * Chiesa di San Sebastiano * Chiesa di Santa Maria della Vittoria * Chiesa di Santa Paola * Chiesa di San Francesco
Il Tempio di San Sebastiano, altra denominazione della chiesa, è un edificio religioso di Mantova, progettato da Leon Battista Alberti e oggi adibito a famedio dei caduti. La chiesa sorge a margine del centro lungo una delle arterie principali che conducevano alla zona paludosa del Tè, appena fuori le mura, dove si trovavano le stalle dei famosi cavalli vanto della casata dei Gonzaga. La costruzione fu iniziata circa nel 1460, un decennio prima dell'altra realizzazione albertiana a Mantova, Sant'Andrea. Come la maggior parte dei progetti albertiani, la chiesa venne completata da Luca Fancelli. Consacrata nel 1529 la chiesa fu oggetto di un primo restauro nel 1600 e subì un arbitrario restauro completato nel 1926 che ha previsto l'aggiunta di due scalinate. Il tempio è ora adibito a Famedio dei caduti per la Patria. |
Le collezioni Gonzaga sono storicamente le cospicue raccolte di opere d'arte commissionate e appartenute ai Gonzaga, un tempo esposte in Palazzo Ducale, in Palazzo Te, in Palazzo San Sebastiano e in altri edifici di Mantova e dintorni. Attualmente le opere d'arte appartenute ai Gonzaga sono disperse nei musei di tutto il mondo. Oltre alle opere pittoriche i signori di Mantova portarono nei palazzi ducali il meglio in materia di oreficeria, pietre preziose e mirabilia. Tra queste il Cammeo Gonzaga che dal 12 ottobre 2008 all'11 gennaio 2009 fu il pezzo più pregiato della mostra in Palazzo Te, Il Cammeo Gonzaga - Arti preziose alla corte di Mantova, che idealmente proseguiva l'esposizione della "Celeste Galeria". |
La famiglia Gonzaga fece uso di diversi luoghi sacri per le proprie sepolture. Il ramo principale di Mantova utilizzò come pantheon queste chiese della città:
Molte di queste sepolture furono profanate nel corso dei secoli e le tombe di almeno cinque duchi, di cui non si conosceva l'esistenza, sono venute alla luce solo di recente (2007). Molti sepolcri restano ancora avvolti nel mistero, come il ritrovamento nel 1965 della tomba di Isabella d'Este nella chiesa di Santa Paola, i cui resti scomparvero dal sarcofago. |