Poveri milionari

film del 1958 diretto da Dino Risi

Poveri milionari è un film del 1959 diretto da Dino Risi.

Poveri milionari
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1959
Durata95 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generecommedia
RegiaDino Risi
SoggettoPasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Dino Risi
SceneggiaturaPasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Dino Risi
ProduttoreSilvio Clementelli
Casa di produzioneTitanus
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioMario Serandrei
MusicheArmando Trovajoli
ScenografiaPiero Filippone
CostumiAdriana Berselli
TruccoGoffredo Rocchetti, Anacleto Giustini
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

È il terzo film della trilogia che comprende anche Poveri ma belli e Belle ma povere, entrambi del 1957.

 
Un fotogramma del film
 
Salvatori e Koscina in una scena del film

Romolo, Annamaria, Salvatore e Marisa, finalmente sposati, sono in procinto di partire per il viaggio di nozze; ma la prevista settimana a Firenze sfuma e la sera stessa si ritrovano nella nuova casa presa in affitto da Romolo, un seminterrato nella periferia romana, dove intendono vivere tutti e quattro per limitare le spese. Ben presto giunge la notizia che Salvatore è stato licenziato e vengono consegnati a casa due letti per bambini, che lo stesso Salvatore aveva ordinato per sbaglio invece di quelli per sé e Marisa.

Segue una lite fra i due e la ragazza, già stanca dell'inconcludenza del marito, dichiara di volersi separare. Salvatore si allontana di casa prendendo con sé per errore la giacca di Romolo, che contiene 300 000 lire; in strada viene investito da Alice, una giovane ricca ed eccentrica, e per il trauma perde la memoria. Alice si invaghisce dello sconosciuto, lo porta con sé in un locale, dove lui sperpera i risparmi di Romolo, poi nella sua villa e gli offre un lavoro ben retribuito, come direttore generale del grande magazzino di cui è proprietaria. Al lavoro Salvatore non riconosce il suo amico, si indispettisce per la confidenza che lui si prende e propone il suo licenziamento; poi però, incontrando Marisa, la trova adatta per interpretare la moglie ideale nella vetrina animata del grande magazzino, l'ultima trovata pubblicitaria: una ragazza dal volto piacevole deve muoversi fra i mobili esposti in vetrina.

In breve Marisa e Salvatore si scoprono innamorati, ma lei non può rivelargli di essere sua moglie, in quanto, a detta dello psichiatra, è consigliabile che l'amnesico recuperi la memoria da solo. Anche un invito a casa con la presenza dei genitori non ha successo, ma Salvatore, uscendo, sbatte di nuovo la testa e torna a ricordare chi è. Lui e Marisa fanno pace, ma Alice, delusa vedendo che il suo sentimento non è ricambiato, decide di rimuoverlo dal posto di direttore generale. Alla notifica si aggiungono il licenziamento di Romolo e l'intimazione di sfratto dalla casa nuova per morosità, ma anche una bella notizia: Annamaria e Marisa sono entrambe incinte. I quattro amici decidono di lasciare la periferia e di tornare ad abitare a Piazza Navona presso i genitori.

Produzione

modifica

Distribuzione

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema