Carmen Villani: differenze tra le versioni

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Il libro da cui è tratta la biografia è Gordiano Lupi - Sexy Made in Italy (Profondo Rosso, 2007)- sarebbe stato bene avvisare l'autore dell'articolo prima di pubblicarlo, ma fa lo stesso.


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Versione delle 23:23, 1 mag 2008

Carmen Villani (Ravarino, 21 maggio 1944) è una cantante, attrice e showgirl italiana.

Biografia

Gli inizi

Appassionata di musica sin da giovanissima, inizia ad esibirsi nelle balere dell'Emilia, grazie all'interessamento del suo fratello maggiore Foliero, appassionato di jazz (mentre la sorella Renata, sarta, si occupa di confezionarle gli abiti di scena); nell'agosto del 1959 a quindici anni vince il Festival di Castrocaro, in cui aveva presentato la swingata Quando una ragazza (a New Orleans) di Lelio Luttazzi e Cry me a river, e viene ingaggiata dall'etichetta dicografica Bluebell Records, con la quale incide due 45 giri.
Il primo, Sul banco di scuola, è un blues scritto da Giorgio Calabrese (che si firma con lo pseudonimo Screwball).
Dopo averla notata in uno spettacolo al Teatro Sociale di Busto Arsizio, Fred Buscaglione, le propone di entrare nel suo gruppo, gli Asternovas, ma l'esperienza si interrompe dopo pochi mesi in seguito alla tragica scomparsa dell'artista in un incidente d'auto.
Continua comunque ad incidere con la Bluebell altri brani.

I primi successi

Dopo alcuni altri 45 giri, arriva la svolta con la partecipazione al film Un uomo da bruciare (1962) diretto da Valentino Orsini e dai fratelli Taviani, in cui canta Un domani per noi, composta dal maestro Gianfranco Intra e da Federico Monti Arduini.
Con il singolo successivo, Brucia (cover di Come and get it) Carmen entra per la prima volta in hit-parade, e grazie a questo successo si moltiplicano le apparizioni televisive: in particolare è ospite fissa (insieme alla collega Cocky Mazzetti) di Strettamente musicale, condotto da Lelio Luttazzi, e di Il paroliere questo sconosciuto, sempre presentato da Luttazzi, con Nicola Arigliano, Fausto Cigliano e Jenny Luna.
Nel 1963 partecipa al Cantagiro con la cover di un brano di Burt Bacharach, dal titolo Io sono così, e la sua voce comincia a incuriosire gli addetti ai lavori per la sua grinta e le venature blues; lo stesso Bacharach, colpito dalla sua voce, vorrebbe affidarle la versione italiana di Anyone Who Had A Heart, brano che negli Stati Uniti ha avuto un grande successo nell'interpretazione di Dionne Warwick, ma la casa discografica di Carmen lascia cadere l'opzione, forse per scarso fiuto commerciale, forse per mancanza di mezzi, e la canzone viene incisa da Petula Clark con il titolo Quelli che hanno un cuore.
Nel 1964 presenta Imparerò a nuotare a Un disco per l'estate e si fa ascoltare nei juke box con Congratulazioni a te, una delle prime canzoni italiane con sonorità beat.
Il 1965 dovrebbe essere l'anno del suo debutto a Sanremo, in coppia con Paul Anka con la canzone La verità (scritta da Sergio Bardotti, Carlo Pes e Armando Trovajoli), ma il progetto va a monte in seguito al ritiro della RCA dalla competizione; il disco esce lo stesso, imponendo al pubblico il personalissimo stile della cantante e più tardi vengono pubblicati il blues Amerai solo me e il melodico Io ca te voglio bene, con cui Carmen si afferma al Festival di Napoli 1965.
Per le esibizioni dal vivo la Villani ingaggia un gruppo beat proveniente dalla sua stessa regione, gli Avengers (in cui alla batteria c'è Ellade Bandini e al basso Ares Tavolazzi), che partecipano spesso anche alle incisioni su disco della Villani; Carmen inoltre canta nel loro unico 45 giri omonimo pubblicato il primo luglio del 1965 per la Bluebell (senza essere citata in copertina), che diventa la sigla della serie di telefilm Agente speciale.

La grande popolarità

Il vero successo arriva però con Bada Caterina, colonna sonora del film Adulterio all'italiana (1966), con Nino Manfredi e Catherine Spaak, scritta dal maestro Armando Trovajoli con un testo di Franco Migliacci, che vince la Caravella d'oro, alla quale fa seguito Mille chitarre contro la guerra, brano antimilitarista che viene lanciato da lei e dall'autore Umberto Napolitano al Festival delle Rose che si tiene all'Hotel Hilton di Roma.
Alla fine del 1966 scade il contratto con la Bluebell e Carmen passa alla Fonit Cetra, etichetta vicina alla RAI che le permette finalmente di debuttare al Sanremo con Io per amore, scritta da Pino Donaggio, che diventa un buon successo.
La sua vecchia casa discografica, per sfruttare la popolarità dell'artista, pubblica un ultimo 45 giri, con due canzoni, Non c'è bisogno di camminare e Se se se, registrate ma mai stampate in precedenza.
Dopo la prima esperienza del 1967 partecipa ad altre tre edizioni del Festival: nel 1969 con Piccola piccola, nel 1970 con Hippy (cantata in coppia con Fausto Leali) e nel 1971 con Come stai (presentata insieme all'autore, Domenico Modugno).
Partecipa nel 1968 alla colonna sonora del film Il profeta di Dino Risi, in cui canta la canzone omonima (su testo di Antonio Amurri e musica di Armando Trovajoli e Carlo Pes).
Nel 1969 Piccola piccola diventa anche un successo in Giappone, vendendo mezzo milione di copie e vincendo il primo Festival Internazionale della Canzone di Tokyo.
Nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Se (yes), scritta da Paolo Conte, e sempre nello stesso anno incide due canzoni scritte per lei dal maestro Gorni Kramer, Trenta 0233 e Quella strada.
Nello stesso periodo diventa showgirl e conduce in televisione a fianco di Raffaele Pisu e Ric e Gian Ma che domenica, amici! nel 1968-69 e La domenica è un'altra cosa nel 1969-70.

Il declino

Nel 1971 passa alla RCA Italiana, ed inizia a tentare strade nuove, accostandosi alla canzone d'autore: così a Canzonissima di quell'anno presenta la canzone Bambino mio, scritta da Piero Ciampi, che non riscuote il successo sperato.
Inizia però nel 1972 la registrazione di un intero album scritto dal cantautore livornese, con gli arrangiamenti di Gianni Marchetti, che non viene portato a termine per il mancato appoggio della casa discografica al progetto.
Carmen incide quindi una canzone scritta da Lucio Battisti, Perché dovrei, che viene anche presentata durante lo spettacolo Senza Rete nel 1973, ma che l'RCA non pubblica.
Viene invece distribuito il 45 giri dell'anno successivo, L'ultimo uomo di Sara, scritto da Ennio Morricone, che non riscuote alcun successo.

La carriera cinematografica

Già nel 1962 Carmen Villani aveva partecipato al film Un uomo da bruciare dei fratelli Taviani (la casa editrice della colonna sonora del film, la Bluebell Records, era la stessa della Villani)[1] e successivamente al finto documentario Per una valigia piena di donne di Renzo Russo (ma l'attrice negherà un suo coinvolgimento, sostenendo che Russo avrebbe impiegato solo sue immagini di repertorio senza che lei ne fosse a conoscenza[1]), ma dall'inizio degli anni settanta decide di dedicarsi completamente al cinema, diventando una delle principali e più popolari rappresentanti della cosiddetta Commedia erotica all'italiana.

Debutta in questo genere nel 1973, nel primo film girato dal marito, il regista Mauro Ivaldi: Brigitte Laura Ursula Monica Raquel Litz Maria Florinda Barbara Claudia e Sofia le chiamo tutte... anima mia, che verrà distribuito nel gennaio 1974 e vincerà il Premio Totò come miglior commedia, ma la fama come attrice sexy le arriverà principalmente con La supplente di Guido Leoni nel 1975. Gli altri film diretti dal marito in cui ha recitato sono: L'amica di mia madre (1975), Ecco lingua d'argento (1976), Grazie tante arrivederci (1977), L'Anello Matrimoniale (1979), Polvos mágicos (1979, distribuito quasi esclusivamente nel mercato spagnolo).

Il tentativo di rilancio

Torna alla musica nel 1987, con il bell'album Anima, che passa però inosservato.
Negli ultimi tempi ha ripreso l'attività concertistica, ed ha pubblicato alcune antologie dei suoi brani più noti con nuovi arrangiamenti. Nel 2004 canta In Pieno Agosto, un brano nell'album Weekend al Funkafè del gruppo dei Ridillo.

Discografia

33 giri

45 giri

Partecipazioni

Filmografia


Note

  1. ^ a b Biografia di Carmen Villani, estratta da Le dive nude - vol. 2 di Gordiano Lupi, riportato con autorizzazione dell'autore da MyMovies.it

Il libro da cui è tratta la biografia è Gordiano Lupi - Sexy Made in Italy (Profondo Rosso, 2007)- sarebbe stato bene avvisare l'autore dell'articolo prima di pubblicarlo, ma fa lo stesso.

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