Operazione Market Garden: differenze tra le versioni

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L''''operazione Market Garden''' fu un'operazione militare della [[seconda guerra mondiale]] che ebbe luogo nel settembre del [[1944]]. Ideata dal generale britannico [[Bernard Montgomery|Montgomery]], aveva come obiettivo quello di acquisire rapidamente per mezzo di 3 divisioni paracadutiste il controllo contemporaneo dei ponti sul [[Reno]], sulla [[Mosa (fiume)|Mosa]] e sul [[Waal]] lungo un percorso di circa 60 miglia che sarebbe stato percorso rapidamente dalle truppe celeri corazzate del XXX Corpo d'armata inglese che avrebbero consolidato l'acquisizione di un corridoio diretto per dilagare poi in Germania. Infatti nelle intenzioni dei pianificatori questo corridoio che superava i principali fiumi della regione avrebbe consentito alle truppe alleate la rapida penetrazione nei [[Paesi Bassi]] e quindi nel [[bacino della Ruhr]], cuore pulsante dell'industria bellica tedesca. L'obiettivo dichiarato era quello di porre fine alla guerra entro la fine del 1944. È da notare che fino al Gennaio del 1945 le truppe sovietiche e tedesche furono attestate sulla [[Vistola]].


L'operazione ebbe successo fino alla cattura del ponte sul Waal, ma si rivelò alla fine un fallimento quando le truppe alleate non riuscirono a mantenere il controllo del ponte sul [[Reno]], causando la distruzione della [[1ª Divisione Aviotrasportata (Gran Bretagna)|1ª Divisione Aviotrasportata britannica]] e della brigata autonoma paracadutisti polacca.


Iniziata ufficialmente il 17 settembre [[1944]], '''''l’operazione Market Garden''''' rappresenta il prosieguo di quella che è oggi conosciuta come lo [[sbarco in Normandia]]; brillante vittoria condotta dall’intero schieramento alleato che, dal principio, ha saputo farsi strada dopo l’approdo sulle spiagge della [[Francia]] e mantenere le posizioni conquistate.</br>
== Cronaca dell'operazione ==
La rotta improvvisa delle armate tedesche permisero agli alleati di consolidare le proprie teste di ponte lungo l’area nord della [[Francia]], impiegando sufficienti forze militari da spedire al confine, quel tanto che bastava per ripulire l’area di collegamento che dalla Senna portava verso il [[Belgio]] e la [[Germania]] occidentale.</br>
Domenica [[17 settembre]] [[1944]] ebbe inizio l'operazione con il lancio della [[1ª armata Aviotrasportata (Gran Bretagna)|1ª Divisione Aviotrasportata britannica]] su [[Arnhem]] nei [[Paesi Bassi]], con il compito di occupare i ponti sul basso Reno, della [[101ª Divisione Aviotrasportata]] statunitense a nord di [[Eindhoven]] e della [[82ª Divisione Aviotrasportata]] a sud di [[Nijmegen]] per occupare le due città e conquistarne i ponti.
Non è il frutto di una preparazione meticolosa, ma il susseguirsi di una serie di eventi improvvisati – spesso contrastanti a causa delle volontà di chi eseguiva – che vide protagonista l’impiego del più alto numero di truppe aviotrasportate alleate nell’intera campagna della Seconda guerra mondiale.
[[Immagine: Airspeed Horsas - Arnhem 1944 1.jpg|thumb|250px|right|Alianti da trasporto, atterrati nei pressi di Arnhem]]


La 101ª occupò Eindhoven senza danni e riuscì a conquistare i ponti sui canali [[Wilhelmina]] e [[Zuiter Willemsvaart]], mentre l'82ª occupò il ponte di Grave sulla Mosa, ma non quello sul Waal a Nijmegen a causa di un determinato contrattacco tedesco.
La situazione più difficile si presentò ai paracadutisti britannici che, trovando la strada per [[Arnhem]] bloccata da ingenti forze tedesche, riuscirono a raggiungere ed occupare il ponte sul Reno solo con il II battaglione che venne però bloccato, rimanendo isolato. La divisione britannica si trovò a fronteggiare due Panzerdivisionen delle SS che erano di stanza ad Arnehm ([[9ª SS-Panzerdivision "Hohenstaufen"]] e [[10ª SS-Panzerdivision "Frundsberg"]]).


==I campi prima delle operazioni==
Il [[18 settembre]], mentre il XXX corpo inglese, il cui fulcro era la [[Divisione Corazzata della Guardia]], si congiunse con la 101ª, il comando tedesco fece convergere nella zona di [[Arnhem]] tutte le truppe disponibili per arginare l'avanzata inglese e cercare di togliere la testa di ponte stabilita dalla divisione britannica ad Arnhem.


===Alleati===
Il giorno successivo anche i paracadutisti della 82ª vennero raggiunti dal XXX corpo inglese, mentre nel settore di [[Arnhem]] fallirono tutti i tentativi britannici di spezzare la linea difensiva nemica.
Dopo il grande successo dell’invasione era prevedibile che le alte sfere alleate spronassero gli uomini al fronte per guadagnare terreno. [[Washington]] premeva con insistenza, desiderando di vedere realizzata la volontà di utilizzare a scopo tattico un’ingente forza aviotrasportata. Non si sapeva ancora dove né quando; tuttavia sia il capo di stato maggiore dell’esercito, [[George Marshall]], sia il comandante delle forze aeree, [[Henry Arnold]], facevano pressioni sul comandante supremo dell’esercito, [[Dwight Eisenhower]], affinché si consultasse con i suoi sottoposti. Cosa che egli stava già facendo da metà agosto del ’44, quando il giorno 13 il generale britannico [[Bernard Montgomery]] gli suggerì per la prima volta di formare un unico blocco offensivo che comprendesse il proprio gruppo di armate, con tanto di supporto da parte dell’armata del generale Hodges. Sulle prime l’idea venne scartata, ma dopo dieci giorni venne accordato un compromesso reso ufficiale solamente il 1° settembre, quando [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] si pose alla testa del Ventunesimo Gruppo di Armate di [[Bernard Montgomery|Montgomery]], del Dodicesimo Gruppo di Armate del generale americano [[Omar Bradley]] e del Sesto Gruppo di Armate del generale [[Jacob Devers]]. Con questo compromesso [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] accarezzava l’idea di avanzare su due fronti, da nord e da sud, mentre la tattica originaria di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] escludeva ogni dispersione di uomini e mezzi. La scelta definitiva cadde in favore del generale britannico. [[Omar Bradley|Bradley]], incurante degli ordini, respinse le proposte di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] a più riprese, palesando l’antipatia reciproca che correva tra i due spingendo le proprie unità verso sud, sulla scia dell’altro generale statunitense [[George Patton]]. Non è l’unico caso di astio tra gli ufficiali alleati; molta di questa antipatia era dovuta all’antica rivalità tra i due Paesi. Più volte [[Bernard Montgomery|Montgomery]] preferì inviare un intermediario durante le riunioni, prevedendo i disordini che sarebbero potuti nascere nel caso fosse stato presente di persona.</br>
Lo stesso 1° settembre [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] trasferì il quartier generale dello [[Supreme Headquarters Allied Expeditionary Forces|SHAEF]] a [[Granville]], dove le comunicazioni erano pessime e causavano un ritardo di almeno tre giorni nella trasmissione di messaggi di massima priorità. Tuttavia i piani alleati stavano prendendo forma grazie alle rapide direttive di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] che, dopo essere stato promosso feldmaresciallo e assunto il comando della Seconda Armata britannica di Dempsey sotto di sé, preparava a inoltrarsi nel [[Belgio]].


===Germania===
Il ponte sul Waal a Nijmegen venne conquistato il [[20 settembre]] dalle truppe congiunte inglesi e statunitensi, ma il giorno dopo le truppe britanniche che difendevano il ponte di [[Arnhem]] vennero sopraffatte ed il resto della 1ª Divisione britannica si attestò per resistere sulla riva settentrionale del Reno presso [[Osterbeek]].
Il clima che aleggiava nella [[Germania]] del [[1944]] era grigio e cupo, dove il sogno di [[Hitler]] di estirpare il comunismo sovietico e di rendere il proprio impero inconquistabile da qualunque assalto alleato pareva sempre più lontano. Lo [[sbarco in Normandia]] aveva scosso i tedeschi, tant’è che a distanza di un mese, il 20 luglio, un gruppo di ufficiali ordì un complotto con l’intento di uccidere il [[Führer]]; intento fallito. Coloro che si salvarono dall’arresto per tradimento dovettero convivere con la paura di non poter offrire altre tattiche valide che non fossero la ritirata o la resa.</br>
Per penetrare nelle maglie difensive tedesche una brigata di paracadutisti polacchi tentò, giungendo da sud di [[Arnhem]], di attraversare il Reno, ma vennero respinti il [[22 settembre]].
Il 3 settembre il feldmaresciallo [[Gerd von Rundstedt]] venne richiamato al comando con l’incarico di dirigere l’OB West. Sostituito da [[Gerd von Rundstedt|Rundstedt]], il feldmaresciallo [[Walther Model]] poté concentrarsi maggiormente nelle manovre da far effettuare alle unità tedesche in ritirata oltre l’estuario della [[Schelda]], e chiedere rinforzi alle vicine squadre olandesi o provenienti direttamente dalla [[Germania]].



Nei tre giorni successivi si susseguirono attacchi senza esito da parte delle truppe alleate. Il 26 settembre venne effettuata l'evacuazione del perimetro di Oosterbeek, per riuscire a salvare i rimanenti soldati della 1°Divisione britannica che tenevano ancora caparbiamente la testa di ponte, ma che erano ormai giunti al limite delle loro possibilità. L'operazione di evacuazione venne chiamata "Operazione Berlino" (nome crudelmente ironico, poiché secondo Montgomery l'operazione Market-Garden doveva consentire agli alleati di arrivare fino a Berlino e porre fine alla guerra). L'attraversamento del Reno avvenne nella notte del 26 settembre e le truppe vennero evacuate ricorrendo ad uno stratagemma: pochi gruppi di uomini (tra cui anche feriti non più in grado di camminare) avrebbero continuato a sparare ed opposto una sorta di resistenza, posizionati in punti strategici del perimetro di difesa, per far credere al nemico che l'intera divisione era ancora al suo posto mentre invece stava lentamente ritirandosi. Anche le comunicazioni radio vennero mantenute fino all'ultimo, per far credere ai tedeschi che tutto fosse normale. L'attraversamento del fiume avvenne con pochi mezzi di fortuna, molti tentarono l'attraversamento a nuoto, parecchie imbarcazioni vennero affondate.
==Piani di battaglia==
Al termine dell'operazione Market-Garden, solo 2.163 britannici su un totale di 10.005 uomini della 1° divisione riuscirono a salvarsi. In 9 giorni di combattimento la divisione aveva avuto 1200 morti, 6642 dispersi, feriti o prigionieri.

===Alleati===
Alcuni reparti avevano continuato a inseguire i tedeschi in fuga, proseguendo il cammino dall’interno verso il confine olandese. Il 10 settembre la Divisione corazzata Guardie, sotto il comando di Allan Adair, in un’analoga operazione, catturò un ponte intatto sul Canale [[Mosa (fiume)|Mosa]]-[[Schelda]]. Subito ridenominato “ponte di Joe”, venne scelto come il punto di partenza dell’assalto via terra nell’ardua operazione di addentrarsi in [[Olanda]].</br>
Sempre lo stesso giorno, [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] incontrò [[Bernard Montgomery|Montgomery]] a Bruxelles, riuscendo a strappare a quest’ultimo una posticipazione dell’avanzata in cambio di un maggior numero di rinforzi che avrebbero rimpinguato le truppe di [[Bernard Montgomery|Montgomery]]. L’accordo comprendeva che, parallelamente alle forze di terra, sarebbero entrate in azione anche le unità disponibili dal cielo.</br>
Il piano con nome in codice “Market-Garden” era in realtà diviso in due, proprio a indicare l’avanzata simultanea delle truppe di terra e di aria.

====Operazione Market====
Fu il generale [[Lewis H. Brereton]] l’ideatore del piano, comandante in capo della Prima Armata aviotrasportata alleata, riuscendo a escogitarlo in poco tempo e a renderlo definitivo per il 12 settembre. L’intento era quello di utilizzare tutti i velivoli disponibili e trasportare gli uomini in [[Olanda]] a ondate, una al giorno per almeno tre giorni, coperti dai caccia e dai bombardieri. Sfortunatamente non era possibile addentrarsi oltre la Manica di notte in quel periodo, a causa della completa oscurità del novilunio. L'insieme delle forze aeree complessive di [[Lewis H. Brereton|Brereton]] ammontava a 1300 velivoli [[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|C-47 Dakota]]; 250 Albemarle, [[Handley Page Halifax|Handley Page Halifax]] e [[Short S.29 Stirling|Short S.29 Stirling]]; 2000 [[alianti]]. Un numero discreto di capacità di carico, messo a disposizione del suo vice, il generale Browning, comandante del I Corpo aviotrasportato britannico.</br>
Browning, dopo aver ottenuto il permesso di prendere sotto la sua unità le tre divisioni della Prima Armata aviotrasportata alleata, mise a punto una strategia il cui scopo era quello di impadronirsi dei ponti principali delle tre città olandesi con almeno 90.000 abitanti: [[Eindhoven]], [[Nimega]] e [[Arnhem]]. I meteorologi avevano dato un responso positivo per il 17 settembre, in cui il clima sarebbe migliorato per circa 48 ore – la visibilità aerea era importante – giorno che venne scelto come D-Day delle operazioni.

=====Direttive di Browning=====
Dopo il lancio a nord di [[Eindhoven]], la 101a Divisione aviotrasportata americana del generale Maxwell Taylor avrebbe dovuto muoversi lungo il fiume Aa e conquistare il ponte sul Canale Guglielmo a [[Veghel]]. Successivamente gli uomini di Taylor avrebbero piegato a sud, facendo lo stesso con il ponte di [[Sint-Oedenrode|St. Oedenrode]], sul fiume [[Dommel]], e di [[Son (Paesi Bassi)|Son]], sul Canale Guglielmina. Infine, a sera inoltrata, sarebbero penetrati a [[Eindhoven]].</br>
Allo stesso modo l'82a Divisione aviotrasportata americana, sotto il comando del generale [[James Maurice Gavin|James Gavin]], avrebbe seguito una procedura simile a quella della 101a. Lo spionaggio alleato aveva ritenuto molto probabile una concentrazione nemica nei pressi di [[Kleve]] – diversi km a est di [[Nimega]] – e perciò l'82a venne paracadutata a [[Groesbeek]], una zona boscosa conosciuta per i suoi picchi massimi di 100 m. Una volta ottenuto [[Groesbeek]] come punto di controllo, l'82a si sarebbe diretta a est verso [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]] per conquistare il ponte sulla [[Mosa (fiume)|Mosa]] e sul Canale [[Mosa (fiume)|Mosa]]-[[Waal]]. Se tutto fosse andato secondo i piani, gli uomini di [[James Maurice Gavin|Gavin]] avrebbero potuto puntare su [[Nimega]] e dirigersi direttamente al ponte principale sul [[Waal]].</br>
Apparentemente più semplice era l'obbiettivo della 1a Divisione aviotrasportata britannica. Dopo essere stati trasportati a ovest di [[Arnhem]], il generale [[Roy Urquhart|Urquhart]] avrebbe guidato gli uomini verso il ponte stradale lungo il [[Reno|Basso Reno]] – senza dimenticare della necessità di conquistare anche il ponte ferroviario e un ponte di barche poco distante dai primi due. La presenza di nemici era ancora più probabile che a [[Kleve]], inoltre [[Roy Urquhart|Urquhart]] sarebbe dovuto entrare in città per arrivare a destinazione.

====Operazione Garden====
Il piano originario di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] veniva ora supportato a pieno regime, lasciandogli spazio di manovra. Quest'ultimo non perse tempo e affidò al generale britannico [[Brian Horrocks]] il comando del XXX Corpo d'Armata che, dal 4 settembre, aveva iniziato a muovere verso il [[Belgio]] respingendo i tedeschi ancora più indietro. Coadiuvato dal XII e dall'VIII Corpo, rispettivamente dei generali Ritchie (alla sua sinistra) e O'Connor (alla sua destra), sarebbe avanzato a nord lungo la strada che dal ponte di Joe conduceva a [[Eindhoven]], [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]], [[Nimega]] e [[Arnhem]], ribattezzata “Club Route”: la strada dalle carte da gioco. Il 16 settembre il piano venne ufficializzato per il giorno successivo.

===Germania===
La situazione tedesca era molto preoccupante. Circa 82.000 uomini, 46.000 veicoli e 530 cannoni erano in rotta verso l'[[Olanda]] dal Canale [[Mosa (fiume)|Mosa]]-[[Schelda]] durante la ritirata dai primi di settembre al giorno 23. Riguardo i dati pre-operazioni, le uniche forze che [[Walther Model|Model]] poteva schierare in campo ammontavano temporaneamente a 15.000 soldati di fanteria e 250 carri armati. Secondo queste ultime cifre gli alleati erano superiori dieci a uno per numero di carri, tre a uno per l'artiglieria. Assolutamente insignificante la presenza della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], poiché i velivoli alleati dominavano i cieli d'[[Europa]]. Inoltre il sistema di spionaggio tedesco non era solo fuori gioco, dal momento che il codice [[Enigma (crittografia)|Enigma]] era stato decifrato, ma anche inefficiente a tal punto da non riuscire a identificare correttamente le unità britanniche e americane al di là del confine olandese. In questo clima infelice [[Walther Model|Model]] si ritrovò a gestire le poche forze rimaste, smembrandole e riunendole più volte in gruppi d'assalto improvvisati chiamati “[[Kampfgruppe]]”.</br>
Al comando del suo [[Kampfgruppe]] Walther, [[Walther Model|Model]] diede disposizioni affinché l'area orientale olandese fosse coperta, impedendo ogni manovra alleata su cui gli strateghi tedeschi avevano riflettuto per giorni. Questi si aspettavano due manovre. La prima avrebbe visto lo sbarco della Quarta Armata britannica (fittizia) sulle coste olandesi, con l'obbiettivo di accerchiare la 15a Armata di von Zangen. La seconda prevedeva una manovra a tenaglia alla regione della [[Regione della Ruhr|Ruhr]], dove il Ventunesimo Gruppo di Armate di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] avrebbe puntato a nord verso [[Wesel]] e la Prima Armata statunitense di Hodges a sud lungo il [[Reno]]. Una cosa però era loro certa: l'appoggio della Prima Armata aviotrasportata alleata a supporto delle operazioni di terra.</br>
Durante la formazione di altri [[Kampfgruppe]], di rimpiazzi e addestramenti nei giorni precedenti al 17 settembre, il generale [[Wilhelm Bittrich]], comandante del II Corpo Panzer SS, inviò il generale di brigata [[Heinz Harmel|Harmel]] a [[Berlino]] per richiedere rinforzi. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il giorno 17 gli alleati avrebbero attaccato.


==Schieramenti avversi==

===Alleati===
'''COMANDO SUPREMO DELLA FORZA DI SPEDIZIONE ALLEATA ([[Supreme Headquarters Allied Expeditionary Forces|SHAEF]])'''</br>
Comandante supremo: generale [[Dwight D. Eisenhower]]</br>
Vicecomandante supremo: maresciallo dell'aria Sir [[Arthur Tedder]]</br>
Capo di stato maggiore: generale [[Walter Bedell Smith]]


: Dodicesimo Gruppo di Armate (generale [[Omar N. Bradley]])


:: '''PRIMA ARMATA STATUNITENSE''' (generale [[Courtney H. Hodges]])

::: '''XIX Corpo d'Armata statunitense''' (generale [[Charles H. Corlett]])
:::: 2a Divisione corazzata
:::: 30a Divisione fanteria
:::: 7a Divisione corazzata
:::: 29a Divisione fanteria
:::: 113° Gruppo cavalleria


: '''Ventunesimo Gruppo di Armate'''</br>
:Feldmaresciallo Sir [[Bernard Montgomery]]</br>
:Capo di stato maggiore: generale F. W. De Guingand

:: '''SECONDA ARMATA BRITANNICA''' (generale Sir [[Miles Dempsey]])
::: '''XII Corpo d'Armata''' (generale N. M. Ritchie)
:::: 7a Divisione corazzata (generale G. L. Verney)
:::: 15a Divisione scozzese (generale C. M. Barber)
:::: 53a Divisione gallese (generale R. K. Ross)
::: '''VIII Corpo d'Armata''' (generale Sir [[Richard O'Connor]])
:::: 11a Divisione corazzata (generale G. P. B. Roberts)
:::: 3a Divisione (generale L. G. Whistler)
:::: 4a Brigata corazzata (generale R. M. Carver)
:::: 1a Brigata belga (colonnello B. Piron)
::: '''XXX Corpo d'Armata''' (generale [[Brian G. Horrocks]])

:: '''2° Reggimento Household Cavarly'''
::: '''Divisione corazzata Guardie''' (generale A. H. S. Adair)
:::: 5a Brigata Guardie Granatieri irlandese
:::: 32a Brigata Guardie Coldstream gallese
::: '''43a Divisione Wessex''' (generale G. I. Thomas)
:::: 129a Brigata: 4° Reggimento Somerset Light Infantry (SLI), 4° e 5° Wiltshire (Wilts)
:::: 130a Brigata: 7° Reggimento Hampshire (Hamps), 4° e 5° Dorsetshire (Dorsets)
:::: 214a Brigata: 7° SLI, 1° Worcestershire Regiment (Worcs), 5° Duke of Cornwall's Light Infantry (DCLI)
:::: 8a Battaglione mitragliatrici, Reggimento Middlesex
::: '''50a Divisione Northumbrian''' (generale D. A. H. Graham)
:::: 69a Brigata: 5° Reggimento East Yorkshire (East Yorks), 6° e 7° Green Howards
:::: 151a Brigata: 6°,8° e 9° Reggimento Durham Light Infantry (DLI)
:::: 231a Brigata: 2° Reggimento Devonshire (Devons), 1° Hamps, 1° Dorsets
:::: 2° Battaglione mitragliatrici, Reggimento Cheshire
::: '''8a Brigata corazzata''' (generale E. G. Prior-Palmer)
::: '''Reale Brigata olandese Prinses Irene''' (colonnello A. de Ruyter van Steveninck)


: '''PRIMA ARMATA AVIOTRASPORTATA ALLEATA''' (generale [[Lewis H. Brereton]], vice: generale F. A. M. Browning)

:: '''Unità aeree'''

::: '''IX Comando Trasporto Truppe [[United States Army Air Forces|USAAF]]''' (generale Paul L. Williams)
:::: 52° Stormo: 61°, 313°, 314°, 315°, 316°, 349° Gruppo ([[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|Dakota]])
:::: 53° Stormo: 434°, 435°, 436°, 437°, 438° Gruppo ([[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|Dakota]])
:::: 50° Stormo: 439°, 440°, 441°, 442° Gruppo ([[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|Dakota]])
::: '''38° Gruppo [[Royal Air Force|RAF]]''' (vice maresciallo dell'aria L. N. Hollinghurst)
:::: 190a, 196a, 295a, 299a, 570a, 620a Squadriglia ([[Short S.29 Stirling|Short S.29 Stirling]])
:::: 296a, 297a, 298a, 644a Squadriglia ([[Handley Page Halifax|Handley Page Halifax]]/Albemarle)
::: '''46° Gruppo [[Royal Air Force|RAF]]''' (commodoro dell'aria A. L. Fiddament e L. Darvall)
:::: 48a, 233a, 271a, 437a (RCAF, Royal Canatian Air Force), 512a, 575a Squadriglia ([[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|Dakota]])

:: '''Unità di Terra'''

::: '''XVIII Corpo aviotrasportato statunitense''' (generale Matthew B. Ridgway)
::: '''82a Divisione aviotrasportata All american''' (generale [[James Maurice Gavin|James Gavin]])
:::: 504° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 505° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 508° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 325° Reggimento fanteria aviotrasportata
:::: 376° Gruppo artiglieria campale paracadutisti
:::: 319° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
:::: 320° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
::: '''101a Divisione aviotrasportata Screaming Eagles''' (generale [[Maxwell Taylor]])
:::: 501° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 502° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 506° Reggimento fanteria paracadutisti
:::: 327° Reggimento fanteria aviotrasportata
:::: 377° Gruppo artiglieria campale paracadutisti
:::: 321° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
:::: 907° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata

:: '''I Corpo aviotrasportato britannico''' (generale F. A. M. Browning)
::: '''1a Divisione aviotrasportata''' (generale R. E. Urquhart)
:::: 1a Brigata paracadutisti: 1°, 2°, 3° Reggimento paracadutisti
:::: 4a Brigata paracadutisti: 10°, 11°, 156° Reggimento paracadutisti
:::: 1a Brigata aviotrasportata: 1° Reggimento Border, 2° Reggimento South Staffordshire (South Staffs), 7° King's Own Scottish Borderers (KOSB)
:::: 1° Reggimento leggero aviotrasportato, Royal Artillery
::: '''1a Brigata indipendente paracadutisti polacca''' (generale Stanislav Sosabowski)
:::: 1°, 2°, 3° Battaglione, Reggimento fanteria paracadutisti
::: '''52a Divisione Lowland''' (generale E. Hakewell-Smith)
:::: 155a Brigata: 7/9° Royal Scots, 4° KOSB, 6° Highland Light Infantry (HLI)
:::: 156a Brigata: 4/5° Royal Scots Fusiliers, 6° Queen's Own Cameron Highlanders (Cameronians), 1° Glasgow Highlanders
:::: 157a Brigata: 5° KOSB, 7° Cameronians, 5° HLI
:::: 7° Battaglione mitragliatrici, Reggimento Manchester
:::: Royal Artillery: 79°, 80°, 186° Reggimento campale, 1° Reggimento da montagna
:::: 54° Reggimento controcarro

:: '''Forze Aeree'''
::: '''2a Forza aerea tattica [[Royal Air Force|RAF]]''' (maresciallo dell'aria Sir Arthur Coningham)
::: '''83° Gruppo [[Royal Air Force|RAF]]''' (vice maresciallo dell'aria H. Broadhurst)
:::: 39° Stormo ricognizione (RCAF) ([[Supermarine Spitfire|Supermarine Spitfire]])
:::: 121°, 122°, 123°, 143° Stormo ([[Hawker Typhoon|Typhoon]])
:::: 125°, 126° (RCAF), 127° (RCAF) Stormo ([[Supermarine Spitfire|Supermarine Spitfire]])
::: '''2° Gruppo [[Royal Air Force|RAF]]''' (vice maresciallo dell'aria B. E. Embry)
:::: 136°, 138°, 140° Stormo ([[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]])
:::: 137°, 139° Stormo (B-25 Mitchell)
::: '''Difesa Aerea [[Royal Air Force|RAF]] per la Gran Bretagna''' (maresciallo dell'aria Sir Roderic Hill)

:: '''Comando Bombardieri [[Royal Air Force|RAF]]''' (maresciallo capo dell'aria Sir Arthur Harris)

:: '''Comando Difesa Costiera [[Royal Air Force|RAF]]''' (maresciallo capo dell'aria Sir Sholto Douglas)

:: '''9a Forza Aerea [[United States Army Air Forces|USAAF]]''' (generale Hoyt S. Vandenberg)

:: '''8a Forza Aerea [[United States Army Air Forces|USAAF]]''' (generale James H. Doolittle)

===Germania===
'''REICHSFÜHRER HAUPTQUARTIER (RFH)/OBERKOMMANDO DER WEHRMACHT (OKW)'''</br>
Comandante in capo: [[Adolf Hitler]]</br>
Capo di stato maggiore: feldmaresciallo [[Wihlelm Keitel]]</br>
Capo delle operazioni: generale [[Alfred Jodel]]


: '''Oberbefehlshaber West (OB West)''' (feldmaresciallo [[Gerd von Rundstedt]])

: '''Comando Forze Armate Paesi Bassi''' (generale [[Friedrich Christiansen]])

: '''II Corpo Panzer SS''' (generale di corpo d'armata [[Wilhelm Bittrich]])
:: '''[[Kampfgruppe]] SS Hohenstauffen''' (colonnello delle SS Walther Harzer)
:: '''[[Kampfgruppe]] SS Frundsberg''' (generale [[Heinz Harmel]])

: '''Reggimento addestramento Divisione Hermann Goering''' (colonnello Fritz Fullreide)

: '''[[Kampfgruppe]] von Tettau''' (generale [[Hans von Tettau]])

: '''Grupo di Armate B''' (feldmaresciallo [[Walther Model]])

: '''15a Armata''' (generale Gustav von Zangen)

: '''LXVII Corpo d'Armata''' (generale Otto Sponheimer)

: '''346a Divisione di Fanteria''' (generale Erich Diester)

: '''711a Divisione statica''' (generale Josef Reichert)

: '''719a Divisione difesa costiera''' (generale Karl Sievers)

: '''LXXXVIII Corpo d'Armata''' (generale Hans Reinhard)

: '''[[Kampfgruppe]] Chill''' (generale Kurt Chill)

: '''59a Divisione di fanteria''' (generale Walter Poppe)

: '''245a Divisione di fanteria''' (colonnello Gerhard Kegler)

: '''712a Divisione statica''' (generale Friedrich-Wilhelm Neuman)

: '''1a Armata paracadutisti''' (generale [[Kurt Student]])

: '''LXXXVI Corpo d'Armata''' (generale Hans von Obstfelder)

: '''176a Divisione di fanteria''' (colonnello Christian Landau)

: '''[[Kampfgruppe]] Walther'''

: '''6° Reggimento paracadutisti''' (colonnello Friedrich Freiherr von der Heydte)

: '''107a Brigata Panzer''' (maggiore Freiherr von Maltzahn)

: '''Divisione Erdmann''' (generale Wolfgang Erdmann)

: '''II Corpo paracadutisti''' (generale Eugen Meindl)

: '''XII Corpo d'Armata SS''' (generale Kurt von Gottberg)
:: '''180a Divisione di fanteria''' (generale Bernard Klosterkemper)
:: '''190a Divisione di fanteria''' (generale Ernst Hammer)

: '''363a Divisione Volksgrenadier''' (Generalleutnant Augustus Dettling)

: '''Wehrkreis VI'''

: '''Corpo d'Armata Feldt''' (generale [[Kurt Feldt]])

: '''406a Divisione Landesschützen''' (generale Scherbening)

: '''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] Ovest''' (direttamente sotto la Luftflotte Reich)


==L'inizio delle operazioni==

===La traversata alleata (16-17 settembre)===
Alle ore 23:00 del 16 settembre, orario britannico – ovvero orario locale olandese meno un'ora – l'operazione Market ebbe ufficialmente inizio. I bombardieri iniziarono a ripulire la via che da [[Eindhoven]] portava a [[Nimega]] e [[Arnhem]]. Tutte le 117 postazioni della contraerea tedesca vennero ripetutamente colpite, molte delle quali evacuate ancora prima di subire il bombardamento. La prima ondata vide 200 bombardieri Lancaster e ventitré [[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]] sganciare 890 tonnellate sugli aeroporti militari tedeschi dell'[[Olanda]] settentrionale, un'operazione che si ripeté lungo tutte le 117 postazioni più le basi aeree a [[Eindhoven]], [[Ede]], [[Nimega]], [[Wesel]] e [[Kleve]] per le 24 ore successive.</br>
Alle 8:00 del 17 settembre venne segnalata una pausa per i raid di bombardieri e caccia, che ora avrebbero dovuto appoggiare i velivoli da trasporto. Le truppe iniziarono a imbarcarsi; riguardo ai velivoli si dispose la precedenza agli [[alianti]], più lenti, seguiti dai [[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|Dakota]] e poi ancora dai ricognitori. Dalle 9:30 alle 10:25 tutti gli aerei della prima ondata erano decollati; un totale di 2083 velivoli sorvolava le coste inglesi e ognuno si preparava a seguire la propria rotta. La 101a Divisione aviotrasportata, incluso l'aereo privato di [[Lewis H. Brereton|Brereton]] e Ridgway Fortezza Volante – da cui potevano avere il controllo diretto della situazione – avrebbe seguito un percorso più a sud. L'82a Divisione aviotrasportata avrebbe seguito una rotta più settentrionale, alla cui testa si trovava il I Corpo Aviotrasportato di [[Roy Urquhart|Urquhart]].</br>
Durante la traversata le postazioni contraeree tedesche vennero bombardate ancora. Alle 12:40 i velivoli da trasporto entravano in territorio nemico. Alle 13:00 i primi [[alianti]] toccarono terra a ovest di [[Arnhem]]: erano gli uomini delle truppe divisionali e l'artiglieria di [[Roy Urquhart|Urquhart]]. I soldati della 101a si paracadutarono nel frattempo a nord di [[Eindhoven]]; l'82a si paracadutò correttamente a sud di [[Nimega]]. Alcune unità sbagliarono di poco il lancio e atterrarono poco distante – chi a [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]], chi direttamente sulle alture di [[Groesbeek]], chi dall'altra parte del fiume Aa – rispetto al proprio obbiettivo. Circa sessantotto aerei e settantuno [[alianti]] furono abbattuti o dispersi per molteplici motivi; nonostante tutto, su 2083 aerei da trasporto, ciò non corrispose a una grave perdita.</br>
Alle 14:08 tutte le unità uscite indenni nella traversata erano atterrate senza problemi. Circa 20.000 soldati, 511 veicoli, 330 pezzi d'artiglieria e 590 tonnellate di materiale.

===D-Day (17 settembre)===
All'incirca verso le 14:00, dopo che tutte le unità erano atterrate o lanciate correttamente, l'operazione Market-Garden ebbe ufficialmente inizio. Le forze di terra iniziarono l'attacco al ponte di Joe con 480 cannoni, mentre la Divisione corazzata Guardie procedeva lungo la Club Route protetta dal fuoco di sbarramento. Le armate di [[Brian Horrocks|Horrocks]], Ritchie e O'Connor avanzarono verso nord in modo parallelo puntando a nord sia di Lommel sia di Aart, mentre la Divisione corazzata Guardie di Adair raggiunse [[Valkenswaard]] alle 19:30 e lì rimase fino a nuovo ordine. La linea difensiva tedesca si infranse subito, anche se le forze di [[Bernard Montgomery|Montgomery]] non poterono spingersi oltre a causa della mancanza di supporto aereo. Il [[Kampfgruppe]] Walther non si aspettava di dover fronteggiare una potenza di fuoco così elevato, così venne travolto e costretto a ritirarsi.</br>
Scarsa resistenza la incontrarono anche i reparti della 101a Divisione aviotrasportata, che per il tardo pomeriggio avevano completato quasi tutti gli obbiettivi prefissati. Il 501° Reggimento di fanteria paracadutisti si era impadronito dei ponti a [[Heeswijk]] e [[Veghel]]; il 502° Reggimento di fanteria paracadutisti invece piegò verso sud, raggiungendo [[Sint-Oedenrode|St. Oedenrode]] e occupando il ponte. L'opposto accadde a [[Son (Paesi Bassi)|Son]], dove il 506° Reggimento di fanteria paracadutisti non fece in tempo a giungere il posto, lasciando che uno sparuto gruppo di reclute della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] facesse saltare il ponte. Questo episodio costituì un ritardo al piano Garden, costretto all'immobilità assoluta finché non fosse arrivato il XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]] e le rispettive attrezzature per rendere praticabile la traversata. Stessa sorte toccò a due dei tre ponti di [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]] sul Canale [[Mosa (fiume)|Mosa]]-[[Waal]]; i tedeschi lo fecero saltare in aria prima dell'arrivo del 504° e del 505° Reggimento fanteria paracadutisti. Maggior fortuna ebbero il 508° e lo stesso 505° Reggimento fanteria paracadutisti durante la cattura delle alture di [[Groesbeek]].</br>
Alle 13:30 il generale tedesco [[Wilhelm Bittrich|Bittrich]], consapevole dei ripetuti assalti alleati, diede l'allarme generale, controllando che tutti i rinforzi disponibili fossero scaricati dai treni. Quest'ultimo si incontrò con il feldmaresciallo [[Walther Model|Model]], ritenendo entrambi che il vero obbiettivo degli alleati fosse il ponte stradale di [[Nimega]]. In realtà [[Wilhelm Bittrich|Bittrich]] avrebbe preferito far saltare sia il ponte a [[Nimega]] sia ad [[Arnhem]], tuttavia [[Walther Model|Model]] sapeva che il [[Führer]] ne avrebbe avuto bisogno per un'eventuale contrattacco. [[Hitler]], sconcertato dai recenti avvenimenti, promise tutti i rifornimenti possibili, ordinando priorità assoluta alla sconfitta dell'operazione Market-Garden, più alta persino della difesa della [[Germania]]: 300 caccia, 3000 truppe in addestramento del distretto militare tedesco al confine con il [[Belgio]] (Wehrkreis VI), corazzati, artiglieria e munizioni. Inoltre, fortuna volle che il generale Student ricevette, nel tardo pomeriggio, un dispaccio che conteneva i piani dettagliati dell'intera operazione, recuperati da un aliante britannico distrutto.</br>
Grazie alla capacità di improvvisazione di [[Walther Model|Model]], il piano per sventare l'attacco alleato era già pronto tre ore dopo il loro atterraggio in [[Olanda]]. Student avrebbe mantenuto le posizioni a Endhoven: il [[Kampfgruppe]] Chill avrebbe fronteggiato il XII e il XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]]; la 59a Divisione fanteria e la 107a Brigata Panzer avrebbero respinto la 101a Divisione aviotrasportata. Il Wehkreis VI del generale [[Kurt Feldt]] si sarebbe diretto a [[Groesbeek]], liberando le alture dall'82a Divisione aviotrasportata. Il [[Kampfgruppe]] SS Frundsberg avrebbe percorso il ponte stradale di [[Arnhem]], dirigendosi a [[Nimega]] per sbarrare la strada a eventuali avanzate alleate. Il [[Kampfgruppe]] SS Hohenstauffen avrebbe respinto ogni attacco da parte della 1a Divisone aviotrasportata di [[Roy Urquhart|Urquhart]], bloccando l'accesso ovest di [[Arnhem]].</br>
Alle 15:40 la 1a Brigata aviotrasportata alleata si era assicurata il perimetro della zona di atterraggio a ovest di [[Arnhem]], nel mentre la 1a Brigata paracadutisti iniziava a inoltrarsi verso est. Il 1°, il 2° e il 3° Battaglione della Brigata avrebbero seguito tre strade differenti: i primi due rispettivamente a sud e a nord della strada principale per [[Oosterbeek]] percorsa dal 3° Battaglione. Se la mancanza di difese tedesche aveva reso l'occupazione tattica alleata una vittoria, esultata dai civili olandesi incontrati durante il cammino, man mano che la 1a Brigata paracadutisti si avvicinava ad [[Arnhem]] questa si trovava a fronteggiare un crescente numero di cecchini e squadre di mortai.</br>
Alle 18:30 i tedeschi fecero saltare in aria il ponte ferroviario di [[Arnhem]] proprio mentre il 2° Battaglione del Reggimento paracadutisti, guidato dal colonnello [[John Frost]], era in procinto di assumerne il controllo; il ponte di barche era già stato smantellato prima del loro arrivo.</br>
Alle 20:00 ci furono i primi scontri tra i soldati di [[John Frost|Frost]], che erano riusciti a occupare il lato nord del ponte stradale, e i corazzati di ricognizione tedeschi. Il 2° Battaglione riuscì a mantenere il proprio lato del ponte e, durante la notte, il maggiore C. F. H. Gough raggiunse [[John Frost|Frost]] portando con sé altre truppe della 1a Brigata paracadutisti, il contatto radio con il quartier generale della 1a Divisione aviotrasportata e una delle tre batterie di artiglieria obici da 75 mm.

===D-Day + 1 (18 settembre)===
In [[Inghilterra]] il tempo cambiò improvvisamente; il sereno lasciò il posto a nebbia e pioggia. A causa dell'errata previsione che avrebbe previsto schiarite ancora per qualche giorno, i velivoli della seconda ondata dovettero posticipare il decollo fissato per le 6:00. Ciò limitò anche il supporto aereo da parte di caccia e bombardieri alleati alle forze impegnate sul campo, mentre più a nord, in [[Olanda]], il cielo era ancora abbastanza limpido da permettere alla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] di compiere raid lungo l'intera Club Route, giungendo fino al ponte di Joe.</br>
Sempre alle 6:00 la Divisione corazzata Guardie lasciava [[Valkenswaard]] per dirigersi a nord; verso sera avrebbe oltrepassato [[Eindhoven]] e arrivata a [[Son (Paesi Bassi)|Son]] in tempo per iniziare i lavori di costruzione del nuovo ponte Bailey. Parallelamente, il Gruppo Guardie Granatieri e il Gruppo Guardie gallesi seguivano una nuova direttrice per [[Helmond]], la “Heart Route” (strada di cuori). Poco distante da [[Son (Paesi Bassi)|Son]], a [[Best (Paesi Bassi)|Best]], si stava consumando una lotta accanita presso il ponte sul Canale Guglielmina tra il 2/502°, il 3/503° Reggimento fanteria paracadutisti e la 59a Divisione di fanteria tedesca. Il tentativo di cattura del ponte fallì definitivamente alle 11:00, quando i tedeschi riuscirono a farlo saltare. In caso di vittoria il piano Garden avrebbe potuto far deviare le proprie unità a [[Best (Paesi Bassi)|Best]]; adesso l'avanzata delle forze di [[Brian Horrocks|Horrocks]] e di Adair dipendevano unicamente dal tempo impiegato nella costruzione del ponte Bailey.</br>
A [[Nimega]] la situazione era controversa; entrambi gli schieramenti erano trincerati alle estremità del ponte. [[James Maurice Gavin|Gavin]] diede disposizione affinché il 1/508° e il 3/508° fanteria paracadutisti tentassero di conquistare definitivamente il ponte lungo il [[Waal]], ma le postazioni tedesche resistettero. Lo stesso accadde a [[Groesbeek]] quando i 3400 soldati provenienti dal Wehrkreis VI di [[Kurt Feldt|Kurt Feldt]] si lanciarono all'assalto delle postazioni alleate, quasi ripulendo il villaggio attorno alle alture.</br>
Sulla strada per [[Arnhem]] le azioni della 1a Brigata paracadutisti diventavano via via meno incisive, considerato che le forze di [[Roy Urquhart|Urquhart]] erano circondate: a ovest il [[Kampfgruppe]] von Tettau proveniente da [[Renkum]], a nord-est il [[Kampfgruppe]] SS Spindler. Una volta giunti in città i soldati di [[Roy Urquhart|Urquhart]] e del suo vice, il generale [[Gerald Lathbury]], si trovarono costretti a combattere strada dopo strada, a causa della pullulante presenza di fanteria tedesca. I due comandanti in capo rimasero isolati dal resto del 3° Battaglione, rifugiatisi nella soffitta di un civile olandese dove rimasero per circa 24 ore. Ufficialmente dispersi, il comando passò nelle mani di P. H. W. Hicks, generale della 1a Brigata aviotrasportata. Sul ponte, [[John Frost|Frost]] teneva ancora a bada gli assalti tedeschi dal lato nord, non molto distante dal resto della 1a Brigata paracadutisti. I nazisti, vista l'inutilità degli attacchi della fanteria, decisero di far intervenire i corazzati e l'artiglieria – di cui due cannoni da 100 mm erano già operativi – che sarebbero giunti a pieno regime nel giro di 48 ore.</br>
Alle 10:00 la seconda ondata prese il volo, atterrando alle 13:00 in entrambe le destinazioni. 2656 uomini, 146 jeep, 109 rimorchi e due bulldozer raggiunsero la 101a Divisione aviotrasportata, permettendo sia di rinforzare le posizioni sia di indebolire la 59a Divisione di fanteria tedesca a [[Best (Paesi Bassi)|Best]], facendo almeno 1400 prigionieri. 1782 uomini e trentadue cannoni dell'artiglieria divisionale toccarono terra nei pressi di [[Groesbeek]], in tempo per dar manforte all'82a Divisione aviotrasportata e respingere il Corpo d'Armata [[Kurt Feldt|Kurt Feldt]].
I rinforzi della 1a Brigata aviotrasportata britannica arrivarono alle 15:00 e non senza problemi. 2119 uomini toccarono terra ma, visto che i tedeschi avevano imparato a imitare i segnali di riconoscimento britannici, solo una residua parte di rifornimenti giunse integra – altrove ne giungeva integra almeno la metà.</br>
Nonostante molti degli obbiettivi siano risultati un successo, l'operazione Market-Garden era fallita a causa degli eventi che avevano limitato la coordinazione di entrambi i piani: il XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]] era ancora a [[Son (Paesi Bassi)|Son]], il XII Corpo e l'VIII Corpo di Richie e O'Connor non avevano sfondato sufficientemente ai lati della Club Route, perciò erano ancora molto distanti da [[Nimega]] e [[Arnhem]].

===D-Day + 2 (19 settembre)===
I ritardi e i disordini riguardo ai rifornimenti continuarono anche martedì 19 settembre, quando il decollo previsto per le 10:00 venne posticipato alle 13:00. Il maltempo perdurava con una fitta coltre di nebbia al mattino e un'intensa pioggia il pomeriggio. Molti degli aerei rimasero a terra – tra cui i rinforzi dell'82a Divisione aviotrasportata – tranne i 428 [[alianti]] della 101a Divisione aviotrasportata, di cui più della metà furono distrutti o costretti a far ritorno in [[Inghilterra]].</br>
Nel cuore della notte, alle 3:30, la 1a Brigata paracadutisti tentò l'ennesimo attacco ad [[Arnhem]], lungo il [[Reno|Basso Reno]], ma si ritrovò a dover affrontare sia il [[Kampfgruppe]] SS Spindler a nord sia un fuoco di sbarramento di artiglieria proveniente dalla sponda meridionale del fiume – una batteria di cannoni contraerei da 20 mm. Alle 10:00 i britannici ripiegarono, restando con un ammontare totale di soli 156 soldati tra il 1° e il 3° Battaglione.</br>
Alle 7:15 lo stesso [[Kampfgruppe]] SS Spindler venne messo a dura prova quando l'11° Battaglione paracadutisti e il 2° Battaglione South Staffordshires irruppero in città, facendolo arretrare. Approfittando della situazione favorevole [[Roy Urquhart|Urquhart]], e con lui gli ufficiali che condivisero quello stato di quasi-prigionia, poté fuggire e tornare alle sue unità. Una volta al suo quartier generale, l'Hotel Hartenstein – che pochi giorni prima era stato il quartier generale di [[Walther Model|Model]] – iniziò a studiare un piano per riorganizzare ciò che rimaneva della 1a Divisione aviotrasportata.</br>
Alle 8:20 il ponte Bailey era già pronto mentre il 2° Reggimento Household Cavalry aveva raggiunto [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]]. Non restava che attendere l'arrivo del XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]] che, una volta giunto sul posto, avrebbe automaticamente assunto il comando dell'82a Divisione aviotrasportata.</br>
Nel frattempo a [[Nimega]] si tentava ancora una volta di liberare il ponte ma né il 2/505° fanteria paracadutisti né i Granatieri riuscirono nell'impresa. Per l'occasione [[Brian Horrocks|Horrocks]] chiamò i rinforzi via terra da [[Hechtel]].</br>
Nella stessa mattina, i tedeschi progettarono un assalto coordinato lungo le postazioni alleate vicine a [[Son (Paesi Bassi)|Son]]: la 107a Brigata Panzer avrebbe dato manforte alla ormai debole 59a Divisione fanteria proveniente da [[Best (Paesi Bassi)|Best]]. La 101a Divisione aviotrasportata rispose per le rime, facendo altri 1400 prigionieri tedeschi. Tuttavia la 107a Brigata Panzer riuscì a mettere quasi in fuga il quartier generale a [[Son (Paesi Bassi)|Son]] se non fosse stato per i rifornimenti appena arrivati: 1342 uomini e un discreto numero di pezzi di artiglieria più 40 tonnellate di materiale.</br>
Ad [[Arnhem]] era ormai chiaro che ogni tentativo alleato di conquistare il ponte era compromesso; sia gli uomini di [[John Frost|Frost]] sia il resto della 1a Brigata paracadutisti combattevano senza sosta da almeno 48 ore, di cui le ultime 24 senza adeguati rifornimenti mentre dall'altra parte i nazisti continuavano a ricevere mezzi e cannoni dalla [[Germania]]. I britannici sul ponte ancora in grado di combattere erano 250, e si ritrovavano a presidio di dieci su diciotto edifici inizialmente occupati – alcuni dei quali vedevano tedeschi e alleati occupare piani differenti e concedersi brevi tregue per scambiarsi razioni di cibo. A [[John Frost|Frost]] venne concessa la possibilità di arrendersi, che non venne neanche presa in considerazione.</br>
Anche la 4a Brigata paracadutisti britannica del generale J. W. Hackett venne chiamata per dare manforte alle operazioni della 1a Brigata, e quest'ultimo la guidò verso le alture a nord-ovest di [[Arnhem]] prima di incontrare la resistenza del [[Kampfgruppe]] SS Krafft, successivamente costretto a ripiegare verso la strada ferroviaria che conduceva alla città.

===D-Day + 3 (20 settembre)===
Il tempo in [[Inghilterra]] non accennava a migliorare, impedendo ogni tipo di raid e di supporto ai soldati alleati in [[Olanda]]. Erano possibili solo traversate per i rifornimenti e senza la protezione dei caccia. Fortunatamente l'80 per cento delle tonnellate di materiale previsto per l'82a Divisione aviotrasportata – che il giorno prima si era vista negare i rifornimenti – toccò terra con successo.</br>
La situazione a ovest di [[Arnhem]] iniziava a sfuggire al controllo di [[Roy Urquhart|Urquhart]], che riunì la 1a Divisione aviotrasportata nei pressi di [[Oosterbeek]], disponendola a forma di sacca allungata con la base sul [[Reno|Basso Reno]], estendendosi nell'aria che andava dalla cittadina alle aree boscose fino al fiume. Circondata a ovest dal [[Kampfgruppe]] von Tettau e a est dal [[Kampfgruppe]] SS Krafft, la 1a Divisione aviotrasportata al completo si difese strenuamente, costringendo ai tedeschi a moltiplicare gli scontri in ogni angolo dell'area nemica: tra boschi e abitazioni. Tuttavia, nonostante lo stallo, lo scontro si trasformò in una guerra di logoramento per entrambe le parti, spesso inframmezzate da ripetitivi scambi di mortai e cecchini. Inoltre il problema dei feriti era divenuto insostenibile, tant'è che venne annunciata una tregua temporanea per permettere a entrambe le parti di prendersi cura dei propri feriti – quelli tedeschi erano intrappolati nel perimetro avversario, quelli britannici non potevano essere curati perché anche i reparti di primo soccorso erano costantemente sotto tiro. Si ripresenta in misura maggiore ciò che già era accaduto nei pressi del ponte di [[Arnhem]]: soldati avversari a presidio di piani diversi del medesimo edificio. Nel frattempo [[Walther Model|Model]] diede l'ordine che tutti i civili ad [[Arnhem]] e [[Oosterbeek]] si allontanassero dai luoghi degli scontri.</br>
A [[Groesbeek]] gli attacchi ripetuti da entrambi gli schieramenti continuarono dall'alba fino alla fine della giornata. [[Kurt Feldt|Kurt Feldt]] schierò la 406a Divisione Landesschützen e il II Corpo paracadutisti per liberare il villaggio con una manovra a tenaglia. All'inizio questa ebbe notevole successo, respingendo l'82a Divisione aviotrasportata di [[James Maurice Gavin|Gavin]] quasi fino a [[Heumen]]; il piano era di riappropriarsi del ponte e tagliare la strada agli alleati. Verso sera, però, il 508° Reggimento fanteria paracadutisti, i Coldstream della Divisione corazzata Guardie, respinse i tedeschi, respingendoli indietro lentamente, fino al punto di partenza.</br>
Più a sud, la 101a Divisione aviotrasportata respinse nuovamente un assalto della 107a Brigata Panzer, grazie al supporto dell'8a Brigata corazzata britannica, mentre le lance d'assalto del XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]] partite da [[Hechtel]] erano ancora in viaggio verso [[Nimega]].</br>
Parte della traversata del fiume [[Waal]] iniziò alle 14:40, con un inaspettato raid aereo alleato degli anticarro [[Hawker Typhoon|Typhoon]] dell'83° Gruppo [[Royal Air Force|RAF]] e un bombardamento a tappeto dell'artiglieria. Alle 15:00 il 3/504° e il 1/504° Reggimento fanteria paracadutisti sbarcarono sulla riva opposta, eliminando le postazioni tedesche dal ponte ferroviario e da quello stradale. I primi carri dei Granatieri attraversarono il ponte solo alle 19:10. Lo stesso ponte stradale sarebbe dovuto saltare sotto i piedi dei Granatieri ma le cariche non esplosero; [[Walther Model|Model]] aveva dato l'ordine troppo tardi, troppo preoccupato dei capricci di [[Hitler]].</br>
Ancora più a sud, il XII e l'VIII Corpo tentarono vane azioni solitarie fuori strada, rispettivamente attaccando il Canale Guglielmina a [[Best (Paesi Bassi)|Best]] e procedendo verso [[Helmond]]. Il XII Corpo non sfondò il fronte, [[Best (Paesi Bassi)|Best]] rimase ancora in mani tedesche.</br>
Ad [[Arnhem]] invece [[John Frost|Frost]] era ormai isolato, in attesa della Divisione corazzata Guardie per respingere i corazzati tedeschi. Distrutti e senza quasi più munizioni, i soldati di [[John Frost|Frost]] si ritrovarono a coprire un raggio d'azione sempre più risicato; lo stesso [[John Frost|Frost]] venne colpito gravemente. Alle 18:00 quattro dei giganteschi carri nazisti Tiger attraversarono il ponte stradale da nord e da sud. Da un lato rappresentò un deterrente per i britannici, dall'altro bloccò l'accesso al ponte anche per gli stessi tedeschi. Preso il comando, Gough negoziò una tregua alle 21:00, permettendo al nemico di tirare fuori dalle cantine dei rifugi britannici i morti e i feriti di entrambe le parti; [[John Frost|Frost]] diventò così prigioniero di guerra.</br>
Molto lontano da questi massacri, il nuovo quartier generale dello [[Supreme Headquarters Allied Expeditionary Forces|SHAEF]] si era spostato da [[Granville]] a [[Versailles]], migliorando notevolmente le comunicazioni. Nonostante il fallimento dell'operazione Market-Garden, [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] era deciso a continuare ad appoggiare il piano di [[Bernard Montgomery|Montgomery]], accantonando definitivamente la sua precedente preferenza di una manovra su due fronti.

===D-Day + 4 (21 settembre)===
Il maltempo peggiorò ulteriormente, aggiungendo freddo intenso alle scarse condizioni di visibilità e umidità. Entrambi gli schieramenti si stavano consumando lentamente e – tranne qualche raro caso di stallo – l'una stava prevalendo sull'altra in modo progressivo. Infatti, il Corpo d'Armata di [[Kurt Feldt|Kurt Feldt]] venne definitivamente respinto dalla 82a Divisione aviotrasportata a [[Groesbeek]], con un attacco combinato del 504° e del 508° Reggimento fanteria paracadutisti.</br>
Sul ponte di [[Arnhem]] accadeva l'opposto. Gli uomini di Gough erano esausti e senza razioni di cibo e acqua da 12 ore, tuttavia tentarono un ultimo attacco alle 9:00, cercando di ricacciare indietro il [[Kampfgruppe]] SS Knaust – che era una parte dell'Hohenstauffen. Non fu né una vittoria né una sconfitta; lo stallo continuò finché il 2° Battaglione non finì le munizioni e fu costretto ad arrendersi. Alcuni continuarono a combattere con l'arma bianca, ma finirono con l'essere sopraffatti. Alle 12:00 i tedeschi avevano liberato il ponte stradale. Il [[Kampfgruppe]] SS Knaust venne spedito subito a Elst per fronteggiare un'eventuale risalita da parte degli alleati provenienti da [[Nimega]].</br>
Sempre alle 9:00 [[Roy Urquhart|Urquhart]] dava disposizioni affinché la sacca di [[Oosterbeek]] potesse fronteggiare un altro attacco del [[Kampfgruppe]] von Tettau da ovest. Questo costrinse i britannici ad arretrare leggermente, e solo nel pomeriggio [[Roy Urquhart|Urquhart]] poté contattare tramite radio il 64° Reggimento della Royal Artillery per richiedere fuoco di copertura. A causa della strenua resistenza dei britannici, [[Walther Model|Model]] si trovò costretto a chiedere ulteriori rinforzi tra cui squadre specializzate in combattimenti stradali e il 506° Battaglione carri pesanti – comprendente quarantacinque dei nuovi Panzer [[Panzer VI Tiger II|Tigre Reale]].</br>
Alle 10:00 [[Nimega]] era ufficialmente in mano alle forze alleate, che stavano ora attraversando il ponte per puntare a nord, ritrovandosi faccia a faccia con il [[Kampfgruppe]] SS Knaust verso le 16:00.</br>
Finalmente la 1a Brigata paracadutisti polacca poté effettuare la traversata dopo due giorni di posticipo, decollando alle 14:00 e arrivando a [[Driel]] alle 17:00. I tedeschi credettero che [[Stanislaw Sosabowski|Sosabowski]] volesse tentare di congiungersi alle deboli forze di Gough per riconquistare il ponte di [[Arnhem]]; in realtà avrebbero dovuto effettuare la traversata del [[Reno|Basso Reno]] e unirsi ai britannici a [[Oosterbeek]]. L'attraversamento del fiume non poté iniziare fino al giorno successivo.</br>
A [[Eindhoven]] lo stallo continuava imperterrito; le azioni solitarie di Richie e O'Connor si erano ufficialmente interrotte e non avevano portato a nulla di concreto. I fianchi tedeschi lungo la “Hell's Highway”, la strada dell'inferno – così veniva chiamata la strada che da [[Eindhoven]] conduceva a nord – continuavano a resistere.

===D-Day + 5 (22 settembre)===
Lo stallo lungo la Hell's Highway venne rotto da un attacco tedesco che riproponeva l'ennesima manovra a tenaglia da est e da ovest – rispettivamente il [[Kampfgruppe]] Walther di [[Walther Model|Model]] e il [[Kampfgruppe]] Huber di Student. L'obbiettivo dei tedeschi era di isolare il tratto di strada che collegava [[Uden]] e [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]], isolando in due gruppi le forze alleate rispettivamente a nord e a sud. Grazie a un tempestivo avviso del [[Resistenza olandese|PAN]], Taylor poté inviare 150 uomini a presidio di [[Uden]] alle 11:00. Dall'altra parte, alle 14:00, il 501° e il 502° Reggimento fanteria paracadutisti affrontarono il [[Kampfgruppe]] Huber a [[Veghel]], ma non riuscirono a salvare il ponte che venne incendiato dai nazisti. Per liberare la città si sarebbe dovuto aspettare l'intervento dell'artiglieria divisionale, l'arrivo di otto battaglioni alleati e alcune unità corazzate provenienti dal XXX Corpo di [[Brian Horrocks|Horrocks]] reindirizzate a sud.</br>
Sulla strada per [[Driel]], solo poche forze del XXX Corpo raggiunsero la sponda meridionale del [[Reno|Basso Reno]], unendosi ufficialmente alla 1a Divisione aviotrasportata britannica. Quello che era il compito primario del piano Market-Garden era riuscito dopo quattro giorni e diciotto ore dall'inizio delle operazioni.</br>
Alle 21:00 [[Stanislaw Sosabowski|Sosabowski]] iniziò la traversata del fiume su gommoni. Fu un tentativo arduo perché alla fine cinquanta soldati arrivarono incolumi, minacciati dall'artiglieria tedesca, ma solo trentacinque raggiunsero la 1a Brigata aviotrasportata a [[Heveadorp]].</br>
A [[Versailles]] gli ufficiali di [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] si riunirono in un consiglio generale. [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] riaffermò la priorità dell'operazione Market-Garden, a condizione che vengano modificate le strategie d'azione, considerando ogni avanzata oltre [[Nimega]] e [[Arnhem]] a livello secondario. Le armate statunitensi avrebbero virato a nord per unirsi alle forze britanniche verso [[Aquisgrana]], lasciando alle unità più a nord il compito di liberare il porto di [[Anversa]]. Le future offensive sarebbero dovute avvenire su un fronte unico e compatto. Infatti, i numerosi successi contro la [[Germania]] avevano fatto credere che si potesse allentare la pressione e vincere comunque la guerra prima di Natale. Questo aveva promosso iniziative personali e disobbedienza, mentre dall'altra parte i tedeschi – che sentivano di essere ormai sconfitti – si impegnavano a rallentare la propria disfatta caparbiamente.

===D-Day + 6 (23 settembre)===
Il cielo nell'area delle operazioni stava finalmente iniziando a schiarirsi. Grazie a questo fatto la 2a Forza aerea tattica poté compire numerosi raid contro i tedeschi schierati attorno a [[Oosterbeek]] che, grazie anche al supporto dell'artiglieria, non riuscirono a strappare altro terreno ai britannici. [[Walther Model|Model]], che aveva modificato senza sosta l'assetto delle forze in questi sei giorni, non riusciva a capacitarsi di come [[Wilhelm Bittrich|Bittrich]] non fosse ancora stato in grado di sfondare il perimetro nemico; senza contare i continui rinforzi. Furioso, [[Walther Model|Model]] diede a [[Wilhelm Bittrich|Bittrich]] un ultimatum di 24 ore per stanare i britannici e spazzarli via.</br>
A [[Veghel]] lo stallo persisteva; il [[Kampfgruppe]] Chill e il [[Kampfgruppe]] Walther tentarono ancora una volta di prendere la città su due fronti ma vennero respinti entrambi.</br>
Alle 13:00 tutti gli aerei dell'ultima ondata di rifornimenti – che in realtà sarebbe dovuta arrivare il giorno prima – lasciarono le piste di decollo e arrivarono a destinazione due ore più tardi. L'82a Divisione aviotrasportata ricevette 3385 uomini; la 101a Divisione aviotrasportata ricevette il 907° Gruppo artiglieria campale aviotrasportato; la 1a Brigata paracadutisti polacca ricevette l'equipaggiamento pesante andato perduto durante i precedenti rifornimenti.</br>
Nel pomeriggio la 130a Brigata raggiunse [[Stanislaw Sosabowski|Sosabowski]] e, in possesso di attrezzature specializzate per l'attraversamento, aiutò i polacchi nella traversata del [[Reno|Basso Reno]]: verso la fine della giornata 200 uomini si erano ricongiunti al resto della 1a Divisione aviotrasportata britannica.

===D-Day + 7 (24 settembre)===
Ad ovest di [[Arnhem]] la situazione stava sfociando nella stessa guerra di logoramento che aveva colpito [[John Frost|Frost]]. Entrambi gli schieramenti erano esausti e combattevano giorno e notte, quasi senza dormire. Nonostante tutto la 1a Divisione aviotrasportata reggeva agli assalti tedeschi. Per le 15:00 fu concessa una tregua, che permise di prendersi cura dei propri feriti in modo adeguato. A [[Roy Urquhart|Urquhart]] non restavano che 1800 uomini a difesa della sacca. La fortuna giocò ancora a favore dei nazisti quando, nel corso della giornata, due compagnie corazzate dei Panzer [[Panzer VI Tiger II|Tigre Reale]] si unirono al [[Kampfgruppe]] Frundsberg.</br>
Dalla sponda opposta del [[Reno|Basso Reno]] [[Roy Urquhart|Urquhart]], [[Stanislaw Sosabowski|Sosabowski]] e il generale Thomas della 43a Divisione Wessex controllavano l'andamento della battaglia. Non si sa con certezza ma l'ipotesi di ritirarsi sulla sponda meridionale del fiume – riguado la 1a Divisione aviotrasportata – cominciò a trasformarsi in ordine fra gli ufficiali, diventando autentica solo quando [[Bernard Montgomery|Montgomery]] comunicò la decisione a Londra.

===D-Day + 8/+ 9 (25-26 settembre)===
L'evacuazione della 1a Divisione aviotrasportata, denominata Operazione [[Berlino]], prese il via alle 8:00 di lunedì 25 settembre. Tutto doveva essere pronto per quella notte; per l'occasione furono preparate trentasette barche d'assalto. Durante la pianificazione della fuga, il [[Kampfgruppe]] SS von Allworden – con i giganteschi carri [[Panzer VI Tiger II|Tigre Reale]] – fece una sortita dal lato est della sacca di [[Oosterbeek]]. I britannici furono costretti a lavorare di artiglieria, chiamando in soccorso la 2a Forza aerea tattica che permise loro di resistere in tempo per imbarcarsi e raggiungere la sponda opposta del [[Reno|Basso Reno]].</br>
Alle 21:00 l'Operazione [[Berlino]] ricevette il battesimo di fuoco con un cannoneggiamento a tappeto sulle aree in mano ai tedeschi. L'attacco durò quaranta minuti, il tempo necessario per permettere alla prima ondata di uomini ancora incolumi di attraversare il fiume. I feriti furono costretti a restare a [[Oosterbeek]]; i tedeschi presero più di 6450 prigionieri tra feriti, ufficiali e medici – questi ultimi decisi a restare al loro fianco. L'operazione ebbe fine alle 01:30 del giorno successivo; i soldati giunsero a [[Driel]] dove continuarono a marciare fino a [[Nimega]].</br>
Con la ritirata della 1a Divisione aviotrasportata si conclude la campagna di [[Arnhem]], anche se la lotta per il controllo delle zone finora citate erano tutt'altro che finite.


== Conseguenze dell'operazione ==
== Conseguenze dell'operazione ==


L'operazione "Market Garden" si rivelò quindi un fallimento: l'ipotizzato crollo delle difese tedesche sul Reno non si verificò e lo sfondamento a nord verso la [[Ruhr]] fu possibile solo quattro mesi dopo.
L'operazione "Market Garden" si rivelò quindi un fallimento: l'ipotizzato crollo delle difese tedesche sul Reno non si verificò e lo sfondamento a nord verso la [[Ruhr]] fu possibile solo quattro mesi dopo.
Dopo questa battaglia Montgomery, che aveva progettato l'operazione per costringere il comando americano ad abbandonare la sua strategia di avanzata, dovette tornare sui suoi passi mettendosi a disposizione di [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]].
Dopo questa battaglia Montgomery, che aveva progettato l'operazione per costringere il comando americano ad abbandonare la sua strategia di avanzata, dovette tornare sui suoi passi mettendosi a disposizione di [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]].


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Su questo evento storico si basano i videogiochi [[Close Combat|Close Combat 2: A Bridge Too Far]] e [[Brothers in Arms: Hell's Highway]].
Su questo evento storico si basano i videogiochi [[Close Combat|Close Combat 2: A Bridge Too Far]] e [[Brothers in Arms: Hell's Highway]].


==Bibliografia==

*{{cita libro | cognome=Badsey | nome=Stephen | titolo=Operazione Market Garden | anno=2009 | editore=Osprey Publishing/RBA Italia | id=ISSN 1974-9414}}

*{{cita libro | cognome=Cornelius | nome=Ryan | titolo=Quell'ultimo ponte}}






== Collegamenti esterni ==

* [http://www.market-garden.info Market Garden Airborne Cemetery]
* [http://www.pegasusarchive.org/arnhem/frames.htm The Pegasus Archive]
* [http://www.marketgarden.com/ The Digital Monument]
* [http://www.historynet.com/magazines/world_war_2/6382572.html Operation Market Garden: Last Stand at an Anhem Schoolhouse] articolo di Niall Cherry
* [http://www.hill107.net/ Hill107.net] materiale relativo agli eventi ad Arnhem
* [http://battlefieldseurope.co.uk/ww2hol.aspx Illustrated article on Operation Market Garden at Battlefields Europe]
* [http://www.american-divisions.com/doc.asp?documentid=133 82nd Airborne Division Operation Market historical data]
* [http://www.american-divisions.com/doc.asp?documentid=3 82nd Airborne Division - Field Order No 11 - 13 September 1944]
* [http://commons.wikimedia.org/wiki/Operation_Market-Garden Gallery of Arnhem photographs]

== Bibliografia ==

*Cornelius Ryan - Quell'ultimo ponte
{{portale|guerra}}

[[Categoria:Operazioni del fronte occidentale|Market Garden]]

{{Link AdQ|es}}

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[[ar:ماركت جاردن]]
[[bg:Операция Маркет-Гардън]]
[[ca:Operació Market Garden]]
[[cs:Operace Market Garden]]
[[da:Operation Market Garden]]
[[de:Operation Market Garden]]
[[en:Operation Market Garden]]
[[es:Operación Market Garden]]
[[eu:Market Garden Operazioa]]
[[fi:Operaatio Market Garden]]
[[fr:Opération Market Garden]]
[[fy:Market Garden]]
[[he:מבצע מרקט גארדן]]
[[hu:Market Garden hadművelet]]
[[id:Operasi Market Garden]]
[[io:Operaco Market Garden]]
[[ja:マーケット・ガーデン作戦]]
[[ka:ოპერაცია მარკეტ-გარდენი]]
[[ko:마켓가든 작전]]
[[la:Operatio Market Garden]]
[[ms:Market-Garden]]
[[nl:Operatie Market Garden]]
[[no:Operasjon Market Garden]]
[[pl:Operacja Market Garden]]
[[pt:Operação Market Garden]]
[[ro:Operaţiunea Market Garden]]
[[ru:Голландская операция (1944)]]
[[sk:Operácia Market Garden]]
[[sl:Operacija Market-Garden]]
[[sr:Операција Маркет гарден]]
[[sv:Operation Market Garden]]
[[th:ปฏิบัติการมาร์เก็ตการ์เดน]]
[[tr:Market Garden Harekâtı]]
[[uk:Голландська повітряно-десантна операція]]
[[vi:Chiến dịch Market Garden]]
[[zh:市場花園行動]]

Versione delle 21:24, 7 nov 2009

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Operazione Market Garden
Voci di guerre presenti su Wikipedia


Iniziata ufficialmente il 17 settembre 1944, l’operazione Market Garden rappresenta il prosieguo di quella che è oggi conosciuta come lo sbarco in Normandia; brillante vittoria condotta dall’intero schieramento alleato che, dal principio, ha saputo farsi strada dopo l’approdo sulle spiagge della Francia e mantenere le posizioni conquistate.
La rotta improvvisa delle armate tedesche permisero agli alleati di consolidare le proprie teste di ponte lungo l’area nord della Francia, impiegando sufficienti forze militari da spedire al confine, quel tanto che bastava per ripulire l’area di collegamento che dalla Senna portava verso il Belgio e la Germania occidentale.
Non è il frutto di una preparazione meticolosa, ma il susseguirsi di una serie di eventi improvvisati – spesso contrastanti a causa delle volontà di chi eseguiva – che vide protagonista l’impiego del più alto numero di truppe aviotrasportate alleate nell’intera campagna della Seconda guerra mondiale.


I campi prima delle operazioni

Alleati

Dopo il grande successo dell’invasione era prevedibile che le alte sfere alleate spronassero gli uomini al fronte per guadagnare terreno. Washington premeva con insistenza, desiderando di vedere realizzata la volontà di utilizzare a scopo tattico un’ingente forza aviotrasportata. Non si sapeva ancora dove né quando; tuttavia sia il capo di stato maggiore dell’esercito, George Marshall, sia il comandante delle forze aeree, Henry Arnold, facevano pressioni sul comandante supremo dell’esercito, Dwight Eisenhower, affinché si consultasse con i suoi sottoposti. Cosa che egli stava già facendo da metà agosto del ’44, quando il giorno 13 il generale britannico Bernard Montgomery gli suggerì per la prima volta di formare un unico blocco offensivo che comprendesse il proprio gruppo di armate, con tanto di supporto da parte dell’armata del generale Hodges. Sulle prime l’idea venne scartata, ma dopo dieci giorni venne accordato un compromesso reso ufficiale solamente il 1° settembre, quando Eisenhower si pose alla testa del Ventunesimo Gruppo di Armate di Montgomery, del Dodicesimo Gruppo di Armate del generale americano Omar Bradley e del Sesto Gruppo di Armate del generale Jacob Devers. Con questo compromesso Eisenhower accarezzava l’idea di avanzare su due fronti, da nord e da sud, mentre la tattica originaria di Montgomery escludeva ogni dispersione di uomini e mezzi. La scelta definitiva cadde in favore del generale britannico. Bradley, incurante degli ordini, respinse le proposte di Montgomery a più riprese, palesando l’antipatia reciproca che correva tra i due spingendo le proprie unità verso sud, sulla scia dell’altro generale statunitense George Patton. Non è l’unico caso di astio tra gli ufficiali alleati; molta di questa antipatia era dovuta all’antica rivalità tra i due Paesi. Più volte Montgomery preferì inviare un intermediario durante le riunioni, prevedendo i disordini che sarebbero potuti nascere nel caso fosse stato presente di persona.
Lo stesso 1° settembre Eisenhower trasferì il quartier generale dello SHAEF a Granville, dove le comunicazioni erano pessime e causavano un ritardo di almeno tre giorni nella trasmissione di messaggi di massima priorità. Tuttavia i piani alleati stavano prendendo forma grazie alle rapide direttive di Montgomery che, dopo essere stato promosso feldmaresciallo e assunto il comando della Seconda Armata britannica di Dempsey sotto di sé, preparava a inoltrarsi nel Belgio.

Germania

Il clima che aleggiava nella Germania del 1944 era grigio e cupo, dove il sogno di Hitler di estirpare il comunismo sovietico e di rendere il proprio impero inconquistabile da qualunque assalto alleato pareva sempre più lontano. Lo sbarco in Normandia aveva scosso i tedeschi, tant’è che a distanza di un mese, il 20 luglio, un gruppo di ufficiali ordì un complotto con l’intento di uccidere il Führer; intento fallito. Coloro che si salvarono dall’arresto per tradimento dovettero convivere con la paura di non poter offrire altre tattiche valide che non fossero la ritirata o la resa.
Il 3 settembre il feldmaresciallo Gerd von Rundstedt venne richiamato al comando con l’incarico di dirigere l’OB West. Sostituito da Rundstedt, il feldmaresciallo Walther Model poté concentrarsi maggiormente nelle manovre da far effettuare alle unità tedesche in ritirata oltre l’estuario della Schelda, e chiedere rinforzi alle vicine squadre olandesi o provenienti direttamente dalla Germania.


Piani di battaglia

Alleati

Alcuni reparti avevano continuato a inseguire i tedeschi in fuga, proseguendo il cammino dall’interno verso il confine olandese. Il 10 settembre la Divisione corazzata Guardie, sotto il comando di Allan Adair, in un’analoga operazione, catturò un ponte intatto sul Canale Mosa-Schelda. Subito ridenominato “ponte di Joe”, venne scelto come il punto di partenza dell’assalto via terra nell’ardua operazione di addentrarsi in Olanda.
Sempre lo stesso giorno, Eisenhower incontrò Montgomery a Bruxelles, riuscendo a strappare a quest’ultimo una posticipazione dell’avanzata in cambio di un maggior numero di rinforzi che avrebbero rimpinguato le truppe di Montgomery. L’accordo comprendeva che, parallelamente alle forze di terra, sarebbero entrate in azione anche le unità disponibili dal cielo.
Il piano con nome in codice “Market-Garden” era in realtà diviso in due, proprio a indicare l’avanzata simultanea delle truppe di terra e di aria.

Operazione Market

Fu il generale Lewis H. Brereton l’ideatore del piano, comandante in capo della Prima Armata aviotrasportata alleata, riuscendo a escogitarlo in poco tempo e a renderlo definitivo per il 12 settembre. L’intento era quello di utilizzare tutti i velivoli disponibili e trasportare gli uomini in Olanda a ondate, una al giorno per almeno tre giorni, coperti dai caccia e dai bombardieri. Sfortunatamente non era possibile addentrarsi oltre la Manica di notte in quel periodo, a causa della completa oscurità del novilunio. L'insieme delle forze aeree complessive di Brereton ammontava a 1300 velivoli C-47 Dakota; 250 Albemarle, Handley Page Halifax e Short S.29 Stirling; 2000 alianti. Un numero discreto di capacità di carico, messo a disposizione del suo vice, il generale Browning, comandante del I Corpo aviotrasportato britannico.
Browning, dopo aver ottenuto il permesso di prendere sotto la sua unità le tre divisioni della Prima Armata aviotrasportata alleata, mise a punto una strategia il cui scopo era quello di impadronirsi dei ponti principali delle tre città olandesi con almeno 90.000 abitanti: Eindhoven, Nimega e Arnhem. I meteorologi avevano dato un responso positivo per il 17 settembre, in cui il clima sarebbe migliorato per circa 48 ore – la visibilità aerea era importante – giorno che venne scelto come D-Day delle operazioni.

Direttive di Browning

Dopo il lancio a nord di Eindhoven, la 101a Divisione aviotrasportata americana del generale Maxwell Taylor avrebbe dovuto muoversi lungo il fiume Aa e conquistare il ponte sul Canale Guglielmo a Veghel. Successivamente gli uomini di Taylor avrebbero piegato a sud, facendo lo stesso con il ponte di St. Oedenrode, sul fiume Dommel, e di Son, sul Canale Guglielmina. Infine, a sera inoltrata, sarebbero penetrati a Eindhoven.
Allo stesso modo l'82a Divisione aviotrasportata americana, sotto il comando del generale James Gavin, avrebbe seguito una procedura simile a quella della 101a. Lo spionaggio alleato aveva ritenuto molto probabile una concentrazione nemica nei pressi di Kleve – diversi km a est di Nimega – e perciò l'82a venne paracadutata a Groesbeek, una zona boscosa conosciuta per i suoi picchi massimi di 100 m. Una volta ottenuto Groesbeek come punto di controllo, l'82a si sarebbe diretta a est verso Grave per conquistare il ponte sulla Mosa e sul Canale Mosa-Waal. Se tutto fosse andato secondo i piani, gli uomini di Gavin avrebbero potuto puntare su Nimega e dirigersi direttamente al ponte principale sul Waal.
Apparentemente più semplice era l'obbiettivo della 1a Divisione aviotrasportata britannica. Dopo essere stati trasportati a ovest di Arnhem, il generale Urquhart avrebbe guidato gli uomini verso il ponte stradale lungo il Basso Reno – senza dimenticare della necessità di conquistare anche il ponte ferroviario e un ponte di barche poco distante dai primi due. La presenza di nemici era ancora più probabile che a Kleve, inoltre Urquhart sarebbe dovuto entrare in città per arrivare a destinazione.

Operazione Garden

Il piano originario di Montgomery veniva ora supportato a pieno regime, lasciandogli spazio di manovra. Quest'ultimo non perse tempo e affidò al generale britannico Brian Horrocks il comando del XXX Corpo d'Armata che, dal 4 settembre, aveva iniziato a muovere verso il Belgio respingendo i tedeschi ancora più indietro. Coadiuvato dal XII e dall'VIII Corpo, rispettivamente dei generali Ritchie (alla sua sinistra) e O'Connor (alla sua destra), sarebbe avanzato a nord lungo la strada che dal ponte di Joe conduceva a Eindhoven, Grave, Nimega e Arnhem, ribattezzata “Club Route”: la strada dalle carte da gioco. Il 16 settembre il piano venne ufficializzato per il giorno successivo.

Germania

La situazione tedesca era molto preoccupante. Circa 82.000 uomini, 46.000 veicoli e 530 cannoni erano in rotta verso l'Olanda dal Canale Mosa-Schelda durante la ritirata dai primi di settembre al giorno 23. Riguardo i dati pre-operazioni, le uniche forze che Model poteva schierare in campo ammontavano temporaneamente a 15.000 soldati di fanteria e 250 carri armati. Secondo queste ultime cifre gli alleati erano superiori dieci a uno per numero di carri, tre a uno per l'artiglieria. Assolutamente insignificante la presenza della Luftwaffe, poiché i velivoli alleati dominavano i cieli d'Europa. Inoltre il sistema di spionaggio tedesco non era solo fuori gioco, dal momento che il codice Enigma era stato decifrato, ma anche inefficiente a tal punto da non riuscire a identificare correttamente le unità britanniche e americane al di là del confine olandese. In questo clima infelice Model si ritrovò a gestire le poche forze rimaste, smembrandole e riunendole più volte in gruppi d'assalto improvvisati chiamati “Kampfgruppe”.
Al comando del suo Kampfgruppe Walther, Model diede disposizioni affinché l'area orientale olandese fosse coperta, impedendo ogni manovra alleata su cui gli strateghi tedeschi avevano riflettuto per giorni. Questi si aspettavano due manovre. La prima avrebbe visto lo sbarco della Quarta Armata britannica (fittizia) sulle coste olandesi, con l'obbiettivo di accerchiare la 15a Armata di von Zangen. La seconda prevedeva una manovra a tenaglia alla regione della Ruhr, dove il Ventunesimo Gruppo di Armate di Montgomery avrebbe puntato a nord verso Wesel e la Prima Armata statunitense di Hodges a sud lungo il Reno. Una cosa però era loro certa: l'appoggio della Prima Armata aviotrasportata alleata a supporto delle operazioni di terra.
Durante la formazione di altri Kampfgruppe, di rimpiazzi e addestramenti nei giorni precedenti al 17 settembre, il generale Wilhelm Bittrich, comandante del II Corpo Panzer SS, inviò il generale di brigata Harmel a Berlino per richiedere rinforzi. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il giorno 17 gli alleati avrebbero attaccato.


Schieramenti avversi

Alleati

COMANDO SUPREMO DELLA FORZA DI SPEDIZIONE ALLEATA (SHAEF)
Comandante supremo: generale Dwight D. Eisenhower
Vicecomandante supremo: maresciallo dell'aria Sir Arthur Tedder
Capo di stato maggiore: generale Walter Bedell Smith


Dodicesimo Gruppo di Armate (generale Omar N. Bradley)


PRIMA ARMATA STATUNITENSE (generale Courtney H. Hodges)
XIX Corpo d'Armata statunitense (generale Charles H. Corlett)
2a Divisione corazzata
30a Divisione fanteria
7a Divisione corazzata
29a Divisione fanteria
113° Gruppo cavalleria


Ventunesimo Gruppo di Armate
Feldmaresciallo Sir Bernard Montgomery
Capo di stato maggiore: generale F. W. De Guingand
SECONDA ARMATA BRITANNICA (generale Sir Miles Dempsey)
XII Corpo d'Armata (generale N. M. Ritchie)
7a Divisione corazzata (generale G. L. Verney)
15a Divisione scozzese (generale C. M. Barber)
53a Divisione gallese (generale R. K. Ross)
VIII Corpo d'Armata (generale Sir Richard O'Connor)
11a Divisione corazzata (generale G. P. B. Roberts)
3a Divisione (generale L. G. Whistler)
4a Brigata corazzata (generale R. M. Carver)
1a Brigata belga (colonnello B. Piron)
XXX Corpo d'Armata (generale Brian G. Horrocks)
2° Reggimento Household Cavarly
Divisione corazzata Guardie (generale A. H. S. Adair)
5a Brigata Guardie Granatieri irlandese
32a Brigata Guardie Coldstream gallese
43a Divisione Wessex (generale G. I. Thomas)
129a Brigata: 4° Reggimento Somerset Light Infantry (SLI), 4° e 5° Wiltshire (Wilts)
130a Brigata: 7° Reggimento Hampshire (Hamps), 4° e 5° Dorsetshire (Dorsets)
214a Brigata: 7° SLI, 1° Worcestershire Regiment (Worcs), 5° Duke of Cornwall's Light Infantry (DCLI)
8a Battaglione mitragliatrici, Reggimento Middlesex
50a Divisione Northumbrian (generale D. A. H. Graham)
69a Brigata: 5° Reggimento East Yorkshire (East Yorks), 6° e 7° Green Howards
151a Brigata: 6°,8° e 9° Reggimento Durham Light Infantry (DLI)
231a Brigata: 2° Reggimento Devonshire (Devons), 1° Hamps, 1° Dorsets
2° Battaglione mitragliatrici, Reggimento Cheshire
8a Brigata corazzata (generale E. G. Prior-Palmer)
Reale Brigata olandese Prinses Irene (colonnello A. de Ruyter van Steveninck)


PRIMA ARMATA AVIOTRASPORTATA ALLEATA (generale Lewis H. Brereton, vice: generale F. A. M. Browning)
Unità aeree
IX Comando Trasporto Truppe USAAF (generale Paul L. Williams)
52° Stormo: 61°, 313°, 314°, 315°, 316°, 349° Gruppo (Dakota)
53° Stormo: 434°, 435°, 436°, 437°, 438° Gruppo (Dakota)
50° Stormo: 439°, 440°, 441°, 442° Gruppo (Dakota)
38° Gruppo RAF (vice maresciallo dell'aria L. N. Hollinghurst)
190a, 196a, 295a, 299a, 570a, 620a Squadriglia (Short S.29 Stirling)
296a, 297a, 298a, 644a Squadriglia (Handley Page Halifax/Albemarle)
46° Gruppo RAF (commodoro dell'aria A. L. Fiddament e L. Darvall)
48a, 233a, 271a, 437a (RCAF, Royal Canatian Air Force), 512a, 575a Squadriglia (Dakota)
Unità di Terra
XVIII Corpo aviotrasportato statunitense (generale Matthew B. Ridgway)
82a Divisione aviotrasportata All american (generale James Gavin)
504° Reggimento fanteria paracadutisti
505° Reggimento fanteria paracadutisti
508° Reggimento fanteria paracadutisti
325° Reggimento fanteria aviotrasportata
376° Gruppo artiglieria campale paracadutisti
319° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
320° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
101a Divisione aviotrasportata Screaming Eagles (generale Maxwell Taylor)
501° Reggimento fanteria paracadutisti
502° Reggimento fanteria paracadutisti
506° Reggimento fanteria paracadutisti
327° Reggimento fanteria aviotrasportata
377° Gruppo artiglieria campale paracadutisti
321° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
907° Gruppo artiglieria campale aviotrasportata
I Corpo aviotrasportato britannico (generale F. A. M. Browning)
1a Divisione aviotrasportata (generale R. E. Urquhart)
1a Brigata paracadutisti: 1°, 2°, 3° Reggimento paracadutisti
4a Brigata paracadutisti: 10°, 11°, 156° Reggimento paracadutisti
1a Brigata aviotrasportata: 1° Reggimento Border, 2° Reggimento South Staffordshire (South Staffs), 7° King's Own Scottish Borderers (KOSB)
1° Reggimento leggero aviotrasportato, Royal Artillery
1a Brigata indipendente paracadutisti polacca (generale Stanislav Sosabowski)
1°, 2°, 3° Battaglione, Reggimento fanteria paracadutisti
52a Divisione Lowland (generale E. Hakewell-Smith)
155a Brigata: 7/9° Royal Scots, 4° KOSB, 6° Highland Light Infantry (HLI)
156a Brigata: 4/5° Royal Scots Fusiliers, 6° Queen's Own Cameron Highlanders (Cameronians), 1° Glasgow Highlanders
157a Brigata: 5° KOSB, 7° Cameronians, 5° HLI
7° Battaglione mitragliatrici, Reggimento Manchester
Royal Artillery: 79°, 80°, 186° Reggimento campale, 1° Reggimento da montagna
54° Reggimento controcarro
Forze Aeree
2a Forza aerea tattica RAF (maresciallo dell'aria Sir Arthur Coningham)
83° Gruppo RAF (vice maresciallo dell'aria H. Broadhurst)
39° Stormo ricognizione (RCAF) (Supermarine Spitfire)
121°, 122°, 123°, 143° Stormo (Typhoon)
125°, 126° (RCAF), 127° (RCAF) Stormo (Supermarine Spitfire)
2° Gruppo RAF (vice maresciallo dell'aria B. E. Embry)
136°, 138°, 140° Stormo (Mosquito)
137°, 139° Stormo (B-25 Mitchell)
Difesa Aerea RAF per la Gran Bretagna (maresciallo dell'aria Sir Roderic Hill)
Comando Bombardieri RAF (maresciallo capo dell'aria Sir Arthur Harris)
Comando Difesa Costiera RAF (maresciallo capo dell'aria Sir Sholto Douglas)
9a Forza Aerea USAAF (generale Hoyt S. Vandenberg)
8a Forza Aerea USAAF (generale James H. Doolittle)

Germania

REICHSFÜHRER HAUPTQUARTIER (RFH)/OBERKOMMANDO DER WEHRMACHT (OKW)
Comandante in capo: Adolf Hitler
Capo di stato maggiore: feldmaresciallo Wihlelm Keitel
Capo delle operazioni: generale Alfred Jodel


Oberbefehlshaber West (OB West) (feldmaresciallo Gerd von Rundstedt)
Comando Forze Armate Paesi Bassi (generale Friedrich Christiansen)
II Corpo Panzer SS (generale di corpo d'armata Wilhelm Bittrich)
Kampfgruppe SS Hohenstauffen (colonnello delle SS Walther Harzer)
Kampfgruppe SS Frundsberg (generale Heinz Harmel)
Reggimento addestramento Divisione Hermann Goering (colonnello Fritz Fullreide)
Kampfgruppe von Tettau (generale Hans von Tettau)
Grupo di Armate B (feldmaresciallo Walther Model)
15a Armata (generale Gustav von Zangen)
LXVII Corpo d'Armata (generale Otto Sponheimer)
346a Divisione di Fanteria (generale Erich Diester)
711a Divisione statica (generale Josef Reichert)
719a Divisione difesa costiera (generale Karl Sievers)
LXXXVIII Corpo d'Armata (generale Hans Reinhard)
Kampfgruppe Chill (generale Kurt Chill)
59a Divisione di fanteria (generale Walter Poppe)
245a Divisione di fanteria (colonnello Gerhard Kegler)
712a Divisione statica (generale Friedrich-Wilhelm Neuman)
1a Armata paracadutisti (generale Kurt Student)
LXXXVI Corpo d'Armata (generale Hans von Obstfelder)
176a Divisione di fanteria (colonnello Christian Landau)
Kampfgruppe Walther
6° Reggimento paracadutisti (colonnello Friedrich Freiherr von der Heydte)
107a Brigata Panzer (maggiore Freiherr von Maltzahn)
Divisione Erdmann (generale Wolfgang Erdmann)
II Corpo paracadutisti (generale Eugen Meindl)
XII Corpo d'Armata SS (generale Kurt von Gottberg)
180a Divisione di fanteria (generale Bernard Klosterkemper)
190a Divisione di fanteria (generale Ernst Hammer)
363a Divisione Volksgrenadier (Generalleutnant Augustus Dettling)
Wehrkreis VI
Corpo d'Armata Feldt (generale Kurt Feldt)
406a Divisione Landesschützen (generale Scherbening)
Luftwaffe Ovest (direttamente sotto la Luftflotte Reich)


L'inizio delle operazioni

La traversata alleata (16-17 settembre)

Alle ore 23:00 del 16 settembre, orario britannico – ovvero orario locale olandese meno un'ora – l'operazione Market ebbe ufficialmente inizio. I bombardieri iniziarono a ripulire la via che da Eindhoven portava a Nimega e Arnhem. Tutte le 117 postazioni della contraerea tedesca vennero ripetutamente colpite, molte delle quali evacuate ancora prima di subire il bombardamento. La prima ondata vide 200 bombardieri Lancaster e ventitré Mosquito sganciare 890 tonnellate sugli aeroporti militari tedeschi dell'Olanda settentrionale, un'operazione che si ripeté lungo tutte le 117 postazioni più le basi aeree a Eindhoven, Ede, Nimega, Wesel e Kleve per le 24 ore successive.
Alle 8:00 del 17 settembre venne segnalata una pausa per i raid di bombardieri e caccia, che ora avrebbero dovuto appoggiare i velivoli da trasporto. Le truppe iniziarono a imbarcarsi; riguardo ai velivoli si dispose la precedenza agli alianti, più lenti, seguiti dai Dakota e poi ancora dai ricognitori. Dalle 9:30 alle 10:25 tutti gli aerei della prima ondata erano decollati; un totale di 2083 velivoli sorvolava le coste inglesi e ognuno si preparava a seguire la propria rotta. La 101a Divisione aviotrasportata, incluso l'aereo privato di Brereton e Ridgway Fortezza Volante – da cui potevano avere il controllo diretto della situazione – avrebbe seguito un percorso più a sud. L'82a Divisione aviotrasportata avrebbe seguito una rotta più settentrionale, alla cui testa si trovava il I Corpo Aviotrasportato di Urquhart.
Durante la traversata le postazioni contraeree tedesche vennero bombardate ancora. Alle 12:40 i velivoli da trasporto entravano in territorio nemico. Alle 13:00 i primi alianti toccarono terra a ovest di Arnhem: erano gli uomini delle truppe divisionali e l'artiglieria di Urquhart. I soldati della 101a si paracadutarono nel frattempo a nord di Eindhoven; l'82a si paracadutò correttamente a sud di Nimega. Alcune unità sbagliarono di poco il lancio e atterrarono poco distante – chi a Grave, chi direttamente sulle alture di Groesbeek, chi dall'altra parte del fiume Aa – rispetto al proprio obbiettivo. Circa sessantotto aerei e settantuno alianti furono abbattuti o dispersi per molteplici motivi; nonostante tutto, su 2083 aerei da trasporto, ciò non corrispose a una grave perdita.
Alle 14:08 tutte le unità uscite indenni nella traversata erano atterrate senza problemi. Circa 20.000 soldati, 511 veicoli, 330 pezzi d'artiglieria e 590 tonnellate di materiale.

D-Day (17 settembre)

All'incirca verso le 14:00, dopo che tutte le unità erano atterrate o lanciate correttamente, l'operazione Market-Garden ebbe ufficialmente inizio. Le forze di terra iniziarono l'attacco al ponte di Joe con 480 cannoni, mentre la Divisione corazzata Guardie procedeva lungo la Club Route protetta dal fuoco di sbarramento. Le armate di Horrocks, Ritchie e O'Connor avanzarono verso nord in modo parallelo puntando a nord sia di Lommel sia di Aart, mentre la Divisione corazzata Guardie di Adair raggiunse Valkenswaard alle 19:30 e lì rimase fino a nuovo ordine. La linea difensiva tedesca si infranse subito, anche se le forze di Montgomery non poterono spingersi oltre a causa della mancanza di supporto aereo. Il Kampfgruppe Walther non si aspettava di dover fronteggiare una potenza di fuoco così elevato, così venne travolto e costretto a ritirarsi.
Scarsa resistenza la incontrarono anche i reparti della 101a Divisione aviotrasportata, che per il tardo pomeriggio avevano completato quasi tutti gli obbiettivi prefissati. Il 501° Reggimento di fanteria paracadutisti si era impadronito dei ponti a Heeswijk e Veghel; il 502° Reggimento di fanteria paracadutisti invece piegò verso sud, raggiungendo St. Oedenrode e occupando il ponte. L'opposto accadde a Son, dove il 506° Reggimento di fanteria paracadutisti non fece in tempo a giungere il posto, lasciando che uno sparuto gruppo di reclute della Luftwaffe facesse saltare il ponte. Questo episodio costituì un ritardo al piano Garden, costretto all'immobilità assoluta finché non fosse arrivato il XXX Corpo di Horrocks e le rispettive attrezzature per rendere praticabile la traversata. Stessa sorte toccò a due dei tre ponti di Grave sul Canale Mosa-Waal; i tedeschi lo fecero saltare in aria prima dell'arrivo del 504° e del 505° Reggimento fanteria paracadutisti. Maggior fortuna ebbero il 508° e lo stesso 505° Reggimento fanteria paracadutisti durante la cattura delle alture di Groesbeek.
Alle 13:30 il generale tedesco Bittrich, consapevole dei ripetuti assalti alleati, diede l'allarme generale, controllando che tutti i rinforzi disponibili fossero scaricati dai treni. Quest'ultimo si incontrò con il feldmaresciallo Model, ritenendo entrambi che il vero obbiettivo degli alleati fosse il ponte stradale di Nimega. In realtà Bittrich avrebbe preferito far saltare sia il ponte a Nimega sia ad Arnhem, tuttavia Model sapeva che il Führer ne avrebbe avuto bisogno per un'eventuale contrattacco. Hitler, sconcertato dai recenti avvenimenti, promise tutti i rifornimenti possibili, ordinando priorità assoluta alla sconfitta dell'operazione Market-Garden, più alta persino della difesa della Germania: 300 caccia, 3000 truppe in addestramento del distretto militare tedesco al confine con il Belgio (Wehrkreis VI), corazzati, artiglieria e munizioni. Inoltre, fortuna volle che il generale Student ricevette, nel tardo pomeriggio, un dispaccio che conteneva i piani dettagliati dell'intera operazione, recuperati da un aliante britannico distrutto.
Grazie alla capacità di improvvisazione di Model, il piano per sventare l'attacco alleato era già pronto tre ore dopo il loro atterraggio in Olanda. Student avrebbe mantenuto le posizioni a Endhoven: il Kampfgruppe Chill avrebbe fronteggiato il XII e il XXX Corpo di Horrocks; la 59a Divisione fanteria e la 107a Brigata Panzer avrebbero respinto la 101a Divisione aviotrasportata. Il Wehkreis VI del generale Kurt Feldt si sarebbe diretto a Groesbeek, liberando le alture dall'82a Divisione aviotrasportata. Il Kampfgruppe SS Frundsberg avrebbe percorso il ponte stradale di Arnhem, dirigendosi a Nimega per sbarrare la strada a eventuali avanzate alleate. Il Kampfgruppe SS Hohenstauffen avrebbe respinto ogni attacco da parte della 1a Divisone aviotrasportata di Urquhart, bloccando l'accesso ovest di Arnhem.
Alle 15:40 la 1a Brigata aviotrasportata alleata si era assicurata il perimetro della zona di atterraggio a ovest di Arnhem, nel mentre la 1a Brigata paracadutisti iniziava a inoltrarsi verso est. Il 1°, il 2° e il 3° Battaglione della Brigata avrebbero seguito tre strade differenti: i primi due rispettivamente a sud e a nord della strada principale per Oosterbeek percorsa dal 3° Battaglione. Se la mancanza di difese tedesche aveva reso l'occupazione tattica alleata una vittoria, esultata dai civili olandesi incontrati durante il cammino, man mano che la 1a Brigata paracadutisti si avvicinava ad Arnhem questa si trovava a fronteggiare un crescente numero di cecchini e squadre di mortai.
Alle 18:30 i tedeschi fecero saltare in aria il ponte ferroviario di Arnhem proprio mentre il 2° Battaglione del Reggimento paracadutisti, guidato dal colonnello John Frost, era in procinto di assumerne il controllo; il ponte di barche era già stato smantellato prima del loro arrivo.
Alle 20:00 ci furono i primi scontri tra i soldati di Frost, che erano riusciti a occupare il lato nord del ponte stradale, e i corazzati di ricognizione tedeschi. Il 2° Battaglione riuscì a mantenere il proprio lato del ponte e, durante la notte, il maggiore C. F. H. Gough raggiunse Frost portando con sé altre truppe della 1a Brigata paracadutisti, il contatto radio con il quartier generale della 1a Divisione aviotrasportata e una delle tre batterie di artiglieria obici da 75 mm.

D-Day + 1 (18 settembre)

In Inghilterra il tempo cambiò improvvisamente; il sereno lasciò il posto a nebbia e pioggia. A causa dell'errata previsione che avrebbe previsto schiarite ancora per qualche giorno, i velivoli della seconda ondata dovettero posticipare il decollo fissato per le 6:00. Ciò limitò anche il supporto aereo da parte di caccia e bombardieri alleati alle forze impegnate sul campo, mentre più a nord, in Olanda, il cielo era ancora abbastanza limpido da permettere alla Luftwaffe di compiere raid lungo l'intera Club Route, giungendo fino al ponte di Joe.
Sempre alle 6:00 la Divisione corazzata Guardie lasciava Valkenswaard per dirigersi a nord; verso sera avrebbe oltrepassato Eindhoven e arrivata a Son in tempo per iniziare i lavori di costruzione del nuovo ponte Bailey. Parallelamente, il Gruppo Guardie Granatieri e il Gruppo Guardie gallesi seguivano una nuova direttrice per Helmond, la “Heart Route” (strada di cuori). Poco distante da Son, a Best, si stava consumando una lotta accanita presso il ponte sul Canale Guglielmina tra il 2/502°, il 3/503° Reggimento fanteria paracadutisti e la 59a Divisione di fanteria tedesca. Il tentativo di cattura del ponte fallì definitivamente alle 11:00, quando i tedeschi riuscirono a farlo saltare. In caso di vittoria il piano Garden avrebbe potuto far deviare le proprie unità a Best; adesso l'avanzata delle forze di Horrocks e di Adair dipendevano unicamente dal tempo impiegato nella costruzione del ponte Bailey.
A Nimega la situazione era controversa; entrambi gli schieramenti erano trincerati alle estremità del ponte. Gavin diede disposizione affinché il 1/508° e il 3/508° fanteria paracadutisti tentassero di conquistare definitivamente il ponte lungo il Waal, ma le postazioni tedesche resistettero. Lo stesso accadde a Groesbeek quando i 3400 soldati provenienti dal Wehrkreis VI di Kurt Feldt si lanciarono all'assalto delle postazioni alleate, quasi ripulendo il villaggio attorno alle alture.
Sulla strada per Arnhem le azioni della 1a Brigata paracadutisti diventavano via via meno incisive, considerato che le forze di Urquhart erano circondate: a ovest il Kampfgruppe von Tettau proveniente da Renkum, a nord-est il Kampfgruppe SS Spindler. Una volta giunti in città i soldati di Urquhart e del suo vice, il generale Gerald Lathbury, si trovarono costretti a combattere strada dopo strada, a causa della pullulante presenza di fanteria tedesca. I due comandanti in capo rimasero isolati dal resto del 3° Battaglione, rifugiatisi nella soffitta di un civile olandese dove rimasero per circa 24 ore. Ufficialmente dispersi, il comando passò nelle mani di P. H. W. Hicks, generale della 1a Brigata aviotrasportata. Sul ponte, Frost teneva ancora a bada gli assalti tedeschi dal lato nord, non molto distante dal resto della 1a Brigata paracadutisti. I nazisti, vista l'inutilità degli attacchi della fanteria, decisero di far intervenire i corazzati e l'artiglieria – di cui due cannoni da 100 mm erano già operativi – che sarebbero giunti a pieno regime nel giro di 48 ore.
Alle 10:00 la seconda ondata prese il volo, atterrando alle 13:00 in entrambe le destinazioni. 2656 uomini, 146 jeep, 109 rimorchi e due bulldozer raggiunsero la 101a Divisione aviotrasportata, permettendo sia di rinforzare le posizioni sia di indebolire la 59a Divisione di fanteria tedesca a Best, facendo almeno 1400 prigionieri. 1782 uomini e trentadue cannoni dell'artiglieria divisionale toccarono terra nei pressi di Groesbeek, in tempo per dar manforte all'82a Divisione aviotrasportata e respingere il Corpo d'Armata Kurt Feldt. I rinforzi della 1a Brigata aviotrasportata britannica arrivarono alle 15:00 e non senza problemi. 2119 uomini toccarono terra ma, visto che i tedeschi avevano imparato a imitare i segnali di riconoscimento britannici, solo una residua parte di rifornimenti giunse integra – altrove ne giungeva integra almeno la metà.
Nonostante molti degli obbiettivi siano risultati un successo, l'operazione Market-Garden era fallita a causa degli eventi che avevano limitato la coordinazione di entrambi i piani: il XXX Corpo di Horrocks era ancora a Son, il XII Corpo e l'VIII Corpo di Richie e O'Connor non avevano sfondato sufficientemente ai lati della Club Route, perciò erano ancora molto distanti da Nimega e Arnhem.

D-Day + 2 (19 settembre)

I ritardi e i disordini riguardo ai rifornimenti continuarono anche martedì 19 settembre, quando il decollo previsto per le 10:00 venne posticipato alle 13:00. Il maltempo perdurava con una fitta coltre di nebbia al mattino e un'intensa pioggia il pomeriggio. Molti degli aerei rimasero a terra – tra cui i rinforzi dell'82a Divisione aviotrasportata – tranne i 428 alianti della 101a Divisione aviotrasportata, di cui più della metà furono distrutti o costretti a far ritorno in Inghilterra.
Nel cuore della notte, alle 3:30, la 1a Brigata paracadutisti tentò l'ennesimo attacco ad Arnhem, lungo il Basso Reno, ma si ritrovò a dover affrontare sia il Kampfgruppe SS Spindler a nord sia un fuoco di sbarramento di artiglieria proveniente dalla sponda meridionale del fiume – una batteria di cannoni contraerei da 20 mm. Alle 10:00 i britannici ripiegarono, restando con un ammontare totale di soli 156 soldati tra il 1° e il 3° Battaglione.
Alle 7:15 lo stesso Kampfgruppe SS Spindler venne messo a dura prova quando l'11° Battaglione paracadutisti e il 2° Battaglione South Staffordshires irruppero in città, facendolo arretrare. Approfittando della situazione favorevole Urquhart, e con lui gli ufficiali che condivisero quello stato di quasi-prigionia, poté fuggire e tornare alle sue unità. Una volta al suo quartier generale, l'Hotel Hartenstein – che pochi giorni prima era stato il quartier generale di Model – iniziò a studiare un piano per riorganizzare ciò che rimaneva della 1a Divisione aviotrasportata.
Alle 8:20 il ponte Bailey era già pronto mentre il 2° Reggimento Household Cavalry aveva raggiunto Grave. Non restava che attendere l'arrivo del XXX Corpo di Horrocks che, una volta giunto sul posto, avrebbe automaticamente assunto il comando dell'82a Divisione aviotrasportata.
Nel frattempo a Nimega si tentava ancora una volta di liberare il ponte ma né il 2/505° fanteria paracadutisti né i Granatieri riuscirono nell'impresa. Per l'occasione Horrocks chiamò i rinforzi via terra da Hechtel.
Nella stessa mattina, i tedeschi progettarono un assalto coordinato lungo le postazioni alleate vicine a Son: la 107a Brigata Panzer avrebbe dato manforte alla ormai debole 59a Divisione fanteria proveniente da Best. La 101a Divisione aviotrasportata rispose per le rime, facendo altri 1400 prigionieri tedeschi. Tuttavia la 107a Brigata Panzer riuscì a mettere quasi in fuga il quartier generale a Son se non fosse stato per i rifornimenti appena arrivati: 1342 uomini e un discreto numero di pezzi di artiglieria più 40 tonnellate di materiale.
Ad Arnhem era ormai chiaro che ogni tentativo alleato di conquistare il ponte era compromesso; sia gli uomini di Frost sia il resto della 1a Brigata paracadutisti combattevano senza sosta da almeno 48 ore, di cui le ultime 24 senza adeguati rifornimenti mentre dall'altra parte i nazisti continuavano a ricevere mezzi e cannoni dalla Germania. I britannici sul ponte ancora in grado di combattere erano 250, e si ritrovavano a presidio di dieci su diciotto edifici inizialmente occupati – alcuni dei quali vedevano tedeschi e alleati occupare piani differenti e concedersi brevi tregue per scambiarsi razioni di cibo. A Frost venne concessa la possibilità di arrendersi, che non venne neanche presa in considerazione.
Anche la 4a Brigata paracadutisti britannica del generale J. W. Hackett venne chiamata per dare manforte alle operazioni della 1a Brigata, e quest'ultimo la guidò verso le alture a nord-ovest di Arnhem prima di incontrare la resistenza del Kampfgruppe SS Krafft, successivamente costretto a ripiegare verso la strada ferroviaria che conduceva alla città.

D-Day + 3 (20 settembre)

Il tempo in Inghilterra non accennava a migliorare, impedendo ogni tipo di raid e di supporto ai soldati alleati in Olanda. Erano possibili solo traversate per i rifornimenti e senza la protezione dei caccia. Fortunatamente l'80 per cento delle tonnellate di materiale previsto per l'82a Divisione aviotrasportata – che il giorno prima si era vista negare i rifornimenti – toccò terra con successo.
La situazione a ovest di Arnhem iniziava a sfuggire al controllo di Urquhart, che riunì la 1a Divisione aviotrasportata nei pressi di Oosterbeek, disponendola a forma di sacca allungata con la base sul Basso Reno, estendendosi nell'aria che andava dalla cittadina alle aree boscose fino al fiume. Circondata a ovest dal Kampfgruppe von Tettau e a est dal Kampfgruppe SS Krafft, la 1a Divisione aviotrasportata al completo si difese strenuamente, costringendo ai tedeschi a moltiplicare gli scontri in ogni angolo dell'area nemica: tra boschi e abitazioni. Tuttavia, nonostante lo stallo, lo scontro si trasformò in una guerra di logoramento per entrambe le parti, spesso inframmezzate da ripetitivi scambi di mortai e cecchini. Inoltre il problema dei feriti era divenuto insostenibile, tant'è che venne annunciata una tregua temporanea per permettere a entrambe le parti di prendersi cura dei propri feriti – quelli tedeschi erano intrappolati nel perimetro avversario, quelli britannici non potevano essere curati perché anche i reparti di primo soccorso erano costantemente sotto tiro. Si ripresenta in misura maggiore ciò che già era accaduto nei pressi del ponte di Arnhem: soldati avversari a presidio di piani diversi del medesimo edificio. Nel frattempo Model diede l'ordine che tutti i civili ad Arnhem e Oosterbeek si allontanassero dai luoghi degli scontri.
A Groesbeek gli attacchi ripetuti da entrambi gli schieramenti continuarono dall'alba fino alla fine della giornata. Kurt Feldt schierò la 406a Divisione Landesschützen e il II Corpo paracadutisti per liberare il villaggio con una manovra a tenaglia. All'inizio questa ebbe notevole successo, respingendo l'82a Divisione aviotrasportata di Gavin quasi fino a Heumen; il piano era di riappropriarsi del ponte e tagliare la strada agli alleati. Verso sera, però, il 508° Reggimento fanteria paracadutisti, i Coldstream della Divisione corazzata Guardie, respinse i tedeschi, respingendoli indietro lentamente, fino al punto di partenza.
Più a sud, la 101a Divisione aviotrasportata respinse nuovamente un assalto della 107a Brigata Panzer, grazie al supporto dell'8a Brigata corazzata britannica, mentre le lance d'assalto del XXX Corpo di Horrocks partite da Hechtel erano ancora in viaggio verso Nimega.
Parte della traversata del fiume Waal iniziò alle 14:40, con un inaspettato raid aereo alleato degli anticarro Typhoon dell'83° Gruppo RAF e un bombardamento a tappeto dell'artiglieria. Alle 15:00 il 3/504° e il 1/504° Reggimento fanteria paracadutisti sbarcarono sulla riva opposta, eliminando le postazioni tedesche dal ponte ferroviario e da quello stradale. I primi carri dei Granatieri attraversarono il ponte solo alle 19:10. Lo stesso ponte stradale sarebbe dovuto saltare sotto i piedi dei Granatieri ma le cariche non esplosero; Model aveva dato l'ordine troppo tardi, troppo preoccupato dei capricci di Hitler.
Ancora più a sud, il XII e l'VIII Corpo tentarono vane azioni solitarie fuori strada, rispettivamente attaccando il Canale Guglielmina a Best e procedendo verso Helmond. Il XII Corpo non sfondò il fronte, Best rimase ancora in mani tedesche.
Ad Arnhem invece Frost era ormai isolato, in attesa della Divisione corazzata Guardie per respingere i corazzati tedeschi. Distrutti e senza quasi più munizioni, i soldati di Frost si ritrovarono a coprire un raggio d'azione sempre più risicato; lo stesso Frost venne colpito gravemente. Alle 18:00 quattro dei giganteschi carri nazisti Tiger attraversarono il ponte stradale da nord e da sud. Da un lato rappresentò un deterrente per i britannici, dall'altro bloccò l'accesso al ponte anche per gli stessi tedeschi. Preso il comando, Gough negoziò una tregua alle 21:00, permettendo al nemico di tirare fuori dalle cantine dei rifugi britannici i morti e i feriti di entrambe le parti; Frost diventò così prigioniero di guerra.
Molto lontano da questi massacri, il nuovo quartier generale dello SHAEF si era spostato da Granville a Versailles, migliorando notevolmente le comunicazioni. Nonostante il fallimento dell'operazione Market-Garden, Eisenhower era deciso a continuare ad appoggiare il piano di Montgomery, accantonando definitivamente la sua precedente preferenza di una manovra su due fronti.

D-Day + 4 (21 settembre)

Il maltempo peggiorò ulteriormente, aggiungendo freddo intenso alle scarse condizioni di visibilità e umidità. Entrambi gli schieramenti si stavano consumando lentamente e – tranne qualche raro caso di stallo – l'una stava prevalendo sull'altra in modo progressivo. Infatti, il Corpo d'Armata di Kurt Feldt venne definitivamente respinto dalla 82a Divisione aviotrasportata a Groesbeek, con un attacco combinato del 504° e del 508° Reggimento fanteria paracadutisti.
Sul ponte di Arnhem accadeva l'opposto. Gli uomini di Gough erano esausti e senza razioni di cibo e acqua da 12 ore, tuttavia tentarono un ultimo attacco alle 9:00, cercando di ricacciare indietro il Kampfgruppe SS Knaust – che era una parte dell'Hohenstauffen. Non fu né una vittoria né una sconfitta; lo stallo continuò finché il 2° Battaglione non finì le munizioni e fu costretto ad arrendersi. Alcuni continuarono a combattere con l'arma bianca, ma finirono con l'essere sopraffatti. Alle 12:00 i tedeschi avevano liberato il ponte stradale. Il Kampfgruppe SS Knaust venne spedito subito a Elst per fronteggiare un'eventuale risalita da parte degli alleati provenienti da Nimega.
Sempre alle 9:00 Urquhart dava disposizioni affinché la sacca di Oosterbeek potesse fronteggiare un altro attacco del Kampfgruppe von Tettau da ovest. Questo costrinse i britannici ad arretrare leggermente, e solo nel pomeriggio Urquhart poté contattare tramite radio il 64° Reggimento della Royal Artillery per richiedere fuoco di copertura. A causa della strenua resistenza dei britannici, Model si trovò costretto a chiedere ulteriori rinforzi tra cui squadre specializzate in combattimenti stradali e il 506° Battaglione carri pesanti – comprendente quarantacinque dei nuovi Panzer Tigre Reale.
Alle 10:00 Nimega era ufficialmente in mano alle forze alleate, che stavano ora attraversando il ponte per puntare a nord, ritrovandosi faccia a faccia con il Kampfgruppe SS Knaust verso le 16:00.
Finalmente la 1a Brigata paracadutisti polacca poté effettuare la traversata dopo due giorni di posticipo, decollando alle 14:00 e arrivando a Driel alle 17:00. I tedeschi credettero che Sosabowski volesse tentare di congiungersi alle deboli forze di Gough per riconquistare il ponte di Arnhem; in realtà avrebbero dovuto effettuare la traversata del Basso Reno e unirsi ai britannici a Oosterbeek. L'attraversamento del fiume non poté iniziare fino al giorno successivo.
A Eindhoven lo stallo continuava imperterrito; le azioni solitarie di Richie e O'Connor si erano ufficialmente interrotte e non avevano portato a nulla di concreto. I fianchi tedeschi lungo la “Hell's Highway”, la strada dell'inferno – così veniva chiamata la strada che da Eindhoven conduceva a nord – continuavano a resistere.

D-Day + 5 (22 settembre)

Lo stallo lungo la Hell's Highway venne rotto da un attacco tedesco che riproponeva l'ennesima manovra a tenaglia da est e da ovest – rispettivamente il Kampfgruppe Walther di Model e il Kampfgruppe Huber di Student. L'obbiettivo dei tedeschi era di isolare il tratto di strada che collegava Uden e Grave, isolando in due gruppi le forze alleate rispettivamente a nord e a sud. Grazie a un tempestivo avviso del PAN, Taylor poté inviare 150 uomini a presidio di Uden alle 11:00. Dall'altra parte, alle 14:00, il 501° e il 502° Reggimento fanteria paracadutisti affrontarono il Kampfgruppe Huber a Veghel, ma non riuscirono a salvare il ponte che venne incendiato dai nazisti. Per liberare la città si sarebbe dovuto aspettare l'intervento dell'artiglieria divisionale, l'arrivo di otto battaglioni alleati e alcune unità corazzate provenienti dal XXX Corpo di Horrocks reindirizzate a sud.
Sulla strada per Driel, solo poche forze del XXX Corpo raggiunsero la sponda meridionale del Basso Reno, unendosi ufficialmente alla 1a Divisione aviotrasportata britannica. Quello che era il compito primario del piano Market-Garden era riuscito dopo quattro giorni e diciotto ore dall'inizio delle operazioni.
Alle 21:00 Sosabowski iniziò la traversata del fiume su gommoni. Fu un tentativo arduo perché alla fine cinquanta soldati arrivarono incolumi, minacciati dall'artiglieria tedesca, ma solo trentacinque raggiunsero la 1a Brigata aviotrasportata a Heveadorp.
A Versailles gli ufficiali di Eisenhower si riunirono in un consiglio generale. Eisenhower riaffermò la priorità dell'operazione Market-Garden, a condizione che vengano modificate le strategie d'azione, considerando ogni avanzata oltre Nimega e Arnhem a livello secondario. Le armate statunitensi avrebbero virato a nord per unirsi alle forze britanniche verso Aquisgrana, lasciando alle unità più a nord il compito di liberare il porto di Anversa. Le future offensive sarebbero dovute avvenire su un fronte unico e compatto. Infatti, i numerosi successi contro la Germania avevano fatto credere che si potesse allentare la pressione e vincere comunque la guerra prima di Natale. Questo aveva promosso iniziative personali e disobbedienza, mentre dall'altra parte i tedeschi – che sentivano di essere ormai sconfitti – si impegnavano a rallentare la propria disfatta caparbiamente.

D-Day + 6 (23 settembre)

Il cielo nell'area delle operazioni stava finalmente iniziando a schiarirsi. Grazie a questo fatto la 2a Forza aerea tattica poté compire numerosi raid contro i tedeschi schierati attorno a Oosterbeek che, grazie anche al supporto dell'artiglieria, non riuscirono a strappare altro terreno ai britannici. Model, che aveva modificato senza sosta l'assetto delle forze in questi sei giorni, non riusciva a capacitarsi di come Bittrich non fosse ancora stato in grado di sfondare il perimetro nemico; senza contare i continui rinforzi. Furioso, Model diede a Bittrich un ultimatum di 24 ore per stanare i britannici e spazzarli via.
A Veghel lo stallo persisteva; il Kampfgruppe Chill e il Kampfgruppe Walther tentarono ancora una volta di prendere la città su due fronti ma vennero respinti entrambi.
Alle 13:00 tutti gli aerei dell'ultima ondata di rifornimenti – che in realtà sarebbe dovuta arrivare il giorno prima – lasciarono le piste di decollo e arrivarono a destinazione due ore più tardi. L'82a Divisione aviotrasportata ricevette 3385 uomini; la 101a Divisione aviotrasportata ricevette il 907° Gruppo artiglieria campale aviotrasportato; la 1a Brigata paracadutisti polacca ricevette l'equipaggiamento pesante andato perduto durante i precedenti rifornimenti.
Nel pomeriggio la 130a Brigata raggiunse Sosabowski e, in possesso di attrezzature specializzate per l'attraversamento, aiutò i polacchi nella traversata del Basso Reno: verso la fine della giornata 200 uomini si erano ricongiunti al resto della 1a Divisione aviotrasportata britannica.

D-Day + 7 (24 settembre)

Ad ovest di Arnhem la situazione stava sfociando nella stessa guerra di logoramento che aveva colpito Frost. Entrambi gli schieramenti erano esausti e combattevano giorno e notte, quasi senza dormire. Nonostante tutto la 1a Divisione aviotrasportata reggeva agli assalti tedeschi. Per le 15:00 fu concessa una tregua, che permise di prendersi cura dei propri feriti in modo adeguato. A Urquhart non restavano che 1800 uomini a difesa della sacca. La fortuna giocò ancora a favore dei nazisti quando, nel corso della giornata, due compagnie corazzate dei Panzer Tigre Reale si unirono al Kampfgruppe Frundsberg.
Dalla sponda opposta del Basso Reno Urquhart, Sosabowski e il generale Thomas della 43a Divisione Wessex controllavano l'andamento della battaglia. Non si sa con certezza ma l'ipotesi di ritirarsi sulla sponda meridionale del fiume – riguado la 1a Divisione aviotrasportata – cominciò a trasformarsi in ordine fra gli ufficiali, diventando autentica solo quando Montgomery comunicò la decisione a Londra.

D-Day + 8/+ 9 (25-26 settembre)

L'evacuazione della 1a Divisione aviotrasportata, denominata Operazione Berlino, prese il via alle 8:00 di lunedì 25 settembre. Tutto doveva essere pronto per quella notte; per l'occasione furono preparate trentasette barche d'assalto. Durante la pianificazione della fuga, il Kampfgruppe SS von Allworden – con i giganteschi carri Tigre Reale – fece una sortita dal lato est della sacca di Oosterbeek. I britannici furono costretti a lavorare di artiglieria, chiamando in soccorso la 2a Forza aerea tattica che permise loro di resistere in tempo per imbarcarsi e raggiungere la sponda opposta del Basso Reno.
Alle 21:00 l'Operazione Berlino ricevette il battesimo di fuoco con un cannoneggiamento a tappeto sulle aree in mano ai tedeschi. L'attacco durò quaranta minuti, il tempo necessario per permettere alla prima ondata di uomini ancora incolumi di attraversare il fiume. I feriti furono costretti a restare a Oosterbeek; i tedeschi presero più di 6450 prigionieri tra feriti, ufficiali e medici – questi ultimi decisi a restare al loro fianco. L'operazione ebbe fine alle 01:30 del giorno successivo; i soldati giunsero a Driel dove continuarono a marciare fino a Nimega.
Con la ritirata della 1a Divisione aviotrasportata si conclude la campagna di Arnhem, anche se la lotta per il controllo delle zone finora citate erano tutt'altro che finite.

Conseguenze dell'operazione

L'operazione "Market Garden" si rivelò quindi un fallimento: l'ipotizzato crollo delle difese tedesche sul Reno non si verificò e lo sfondamento a nord verso la [[Ruhr]] fu possibile solo quattro mesi dopo. Dopo questa battaglia Montgomery, che aveva progettato l'operazione per costringere il comando americano ad abbandonare la sua strategia di avanzata, dovette tornare sui suoi passi mettendosi a disposizione di Eisenhower.

La tomba di un ignoto paracudista alleato ad Arnhem, fotografata dopo la liberazione di Arnhem nel 1945.
Perdite Parziali Totali
Civili olandesi 20.000-30.000 20.000-30.000
Germania Nazista 20.000 20.000
Inglesi 13.357 15,130–17,300
Americani 3,542–3,974


Le perdite olandesi non sono quantificabili con certezza, il numero è altamente variabile e lo stesso vale per le perdite dei tedeschi. Le perdite denunciate dai tedeschi ad Arnhem e Oosterbeek erano 3300 (inclusi 1300) morti. Si ritiene che le perdite in tutta la zona dell'operazione market garden ammontano intorno alla cifra di 20.000. Le cifre sono tratte dal libro di Cornelius Ryan, Quell'ultimo ponte.

Filmografia dell'operazione

Militari inglesi catturati dai tedeschi ad Arnhem

Sull'Operazione Market Garden sono stati girati un film di guerra e una puntata della mini serie televisiva Band of Brothers, intitolati

Note

Su questo evento storico si basano i videogiochi Close Combat 2: A Bridge Too Far e Brothers in Arms: Hell's Highway.

Bibliografia

  • Stephen Badsey, Operazione Market Garden, Osprey Publishing/RBA Italia, 2009, ISSN 1974-9414.
  • Ryan Cornelius, Quell'ultimo ponte.