Ardengo Trotti: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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Dal nome della famiglia si ritiene che fosse originario di [[Pavia]], fu un insigne giurista ed insegnò anche all'[[Università di Parigi]]. Per le sue innate doti era molto stimato da [[papa Gregorio IX]], che lo nominò presule a Firenze e [[amministratore apostolico|amministratore]] della diocesi di [[arcidiocesi di Lucca|Lucca]], rimasta temporeneamente senza vescovo proprio.
Dal nome della famiglia si ritiene che fosse originario di [[Pavia]], fu un insigne giurista ed insegnò anche all'[[Università di Parigi]]. Per le sue innate doti era molto stimato da [[papa Gregorio IX]], che lo nominò presule a Firenze e [[amministratore apostolico|amministratore]] della diocesi di [[arcidiocesi di Lucca|Lucca]], rimasta senza vescovo proprio.


Riformò il clero fiorentino, fece nascere le prime compagnie laiche ed approvò e sostenne la fondazione dell'[[Ordine dei Servi di Maria]]. Nel [[1230]] verificò e benedisse il [[Miracolo eucaristico di Firenze|miracolo eucaristico di Sant'Ambrogio]].
Riformò il clero fiorentino, fece nascere le prime compagnie laiche ed approvò e sostenne la fondazione dell'[[Ordine dei Servi di Maria]]. Nel [[1230]] verificò e benedisse il [[Miracolo eucaristico di Firenze|miracolo eucaristico di Sant'Ambrogio]].

Versione delle 12:18, 28 apr 2016

Ardengo Trotti
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Firenze
 
NatoPavia
Decedutomaggio 1247, Firenze
 

Ardengo Trotti o dei Foraboschi, (Pavia, ... – Firenze, maggio 1247) è stato un vescovo cattolico italiano, vescovo di Firenze dal 1231 al 1247, succeduto a Giovanni da Velletri.

Biografia

Dal nome della famiglia si ritiene che fosse originario di Pavia, fu un insigne giurista ed insegnò anche all'Università di Parigi. Per le sue innate doti era molto stimato da papa Gregorio IX, che lo nominò presule a Firenze e amministratore della diocesi di Lucca, rimasta temporaneamente senza vescovo proprio.

Riformò il clero fiorentino, fece nascere le prime compagnie laiche ed approvò e sostenne la fondazione dell'Ordine dei Servi di Maria. Nel 1230 verificò e benedisse il miracolo eucaristico di Sant'Ambrogio.

Fu benevolo e caritatevole verso i poveri (Codice diplomatico dell'arte dei Mercatanti, marzo 1242), e difese i beni episcopali dai soprusi (Codice Bullettone).

Lui stesso visse in un austero regime di povertà, alternando la vita vescovile in città a ritiri nella Badia di Passignano.

Nel 1247 consacrò la chiesa dei Santi Simone e Giuda a Firenze, facendone una parrocchia.

Morì nel 1247 e gli successe il vescovo Filippo Fontana.

Bibliografia

  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.
  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 250; vol. 2, p. XXIV

Predecessore Vescovo di Firenze Successore
Giovanni da Velletri 1231-1247 Filippo Fontana