Gambusia affinis: differenze tra le versioni

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La '''gambusia''' ('''''Gambusia affinis''''') è un piccolo pesce d'acqua dolce della famiglia dei [[Poeciliidae|Pecilidi]] dell'ordine [[Cyprinodontiformes|Ciprinodontiformi]].
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==Distribuzione e habitat==
==Distribuzione e habitat==
Questi pesci sono nativi dei bacini del [[golfo del Messico]] ([[Mississippi]]), acque dolci e salmastre, lente e paludose. Nel corso del [[XX secolo]] sono stati introdotti in molte zone paludose del mondo (tra cui l'Italia e tutta l'Europa del Sud) per combattere le zanzare. È inserita nell'[[Elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo]].
Questi pesci sono nativi dei bacini del [[golfo del Messico]] ([[Mississippi]]), acque dolci e salmastre, lente e paludose. Nel corso del [[XX secolo]] sono stati introdotti in per le zanzare. [[ delle specie più dannose]].


Sono state inserite anche tra le specie esotiche aliene di interesse unionale <ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32022R1203&from=EN|titolo=REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1203 DELLA COMMISSIONE 12 luglio 2022 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 per aggiornare l'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale}}</ref>, e a partire dal 2 agosto 2024 non sarà più possibile detenerle o cederle a terzi. Il loro rilascio in natura è già vietato con pesanti sanzioni penali<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/01/30/18G00012/sg|titolo=DECRETO LEGISLATIVO 15 dicembre 2017, n. 230 Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. (18G00012) (GU Serie Generale n.24 del 30-01-2018)}}</ref>.
==Alimentazione==
Molto voraci, questi pesci si cibano di larve di insetti, insetti acquatici, vermi e crostacei (tra cui il genere ''[[Daphnia]]'').


==Riproduzione==
====
''G. affinis'' presenta un chiaro [[dimorfismo sessuale]]: il maschio è minuto, con testa piccola, dorso incurvato, ventre arrotondato e un lungo e sottile peduncolo caudale, terminante in una coda arrotondata. La pinna dorsale è alta, le ventrali sono appuntite, l'anale è trasformata in organo copulatore (gonopodio). La [[livrea]] maschile vede un fondo bruno chiaro, semitrasparente, dai riflessi metallici. La femmina ha corpo più ampio e lungo, con un dorso più lineare e un grande ventre arrotondato. Le pinne sono ampie. La [[livrea]] femminile è ancora più semplice: un uniforme colore grigio-bruno, tendente al giallo trasparente. <br />
La fecondazione è interna e avviene mediante passaggio di spermatozoi dal corpo del maschio a quello della femmina con il [[gonopodio]]. La gestazione dura 24-30 giorni, dopo i quali la femmina partorisce circa 30 avannotti bianco-trasparenti e completamente indipendenti.
I maschi raggiungono una lunghezza massima di 3,5&nbsp;cm, le femmine anche i 7&nbsp;cm.


== Riproduzione ==
==Lotta alle zanzare==
[[File:Mosquitofish.jpg|thumb|Una femmina in gravidanza]]
È nota la loro propensione a cibarsi delle fasi larvali e di pupa delle [[Culicidae|zanzare]]. Sono molto resistenti, sopravvivono anche in acque con bassa presenza d'ossigeno, ad alta salinità (che includono due volte quella dell’acqua di mare) ed a temperatura elevata; possono persino sopravvivere in acque fino a 42 °C per brevi periodi.
La fecondazione è interna e avviene mediante passaggio di spermatozoi dal corpo del maschio a quello della femmina con il [[gonopodio]]. La gestazione dura 24-30 giorni, dopo i quali la femmina partorisce circa 30 avannotti bianco-trasparenti e completamente indipendenti.


==Lotta alle zanzare==
Per questi motivi, questa specie può essere considerata forse il pesce d'acqua dolce più diffuso al mondo, è stato introdotto come bioregolatore nella [[lotta biologica]] contro le [[Culicidae|zanzare]] (tra cui la [[Anopheles|zanzara anofele]], portatrice della [[malaria]]) nei paesi tropicali e temperati in entrambi gli emisferi e da allora si è diffuso ancor più sia naturalmente che attraverso ulteriori introduzioni.
È nota la loro propensione a cibarsi delle fasi larvali e di pupa delle [[Culicidae|zanzare]]. Sono molto resistenti, sopravvivono anche in acque con bassa presenza d'ossigeno, ad alta salinità ( due volte quella di mare) a temperatura elevata; possono persino sopravvivere in acque fino a 42°C per brevi periodi.
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==Acquariofilia==
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Molto voraci, questi pesci si cibano di larve di insetti, insetti acquatici, vermi e crostacei ( genere ''[[Daphnia]]'').
Anche se non appariscenti come i [[Poecilia reticulata|Guppy]], ai quali le femmine assomigliano parecchio, questi pesci sono commerciati in tutto il mondo e destinati prevalentemente all'allevamento in stagni e piscinette dei giardini delle case, proprio a causa della loro alimentazione a base di larve di zanzara. <br>
Sono anche utilizzati per fornire cibo vivo alle specie carnivore di pesci d'acqua dolce.


== Acquariofilia ==
==Specie affini==
Anche se non come [[Poecilia reticulata]], le femmine assomigliano parecchio, questi pesci sono commerciati in tutto il mondo e destinati prevalentemente all'allevamento in stagni e piscinette dei giardini delle case, proprio a causa della loro alimentazione a base di larve di zanzara. <br>
''[[Gambusia holbrooki]]'' (Girard, 1859) è una specie estremamente simile alla precedente da cui è distinguibile solo per caratteri microscopici. Non si sa se sia stata introdotta in Europa.
Sono anche utilizzati per fornire cibo vivo alle specie carnivore di pesci d'acqua dolce.


==Voci correlate==
== ==
''[[Gambusia holbrooki]]'' è una specie estremamente simile da cui è distinguibile solo introdotta in Europa.
*[[Elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo]]

==Note==
<references responsive="0" />

== Voci correlate ==
*[[ delle specie più dannose]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*{{FishBase|3215|Gambusia affinis|07/04/2012}}
*http://www.acquariofiliaitalia.it/pescidolce/74.html
*http://www.acquariofiliaitalia.it/pescidolce/74.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100618072532/http://www.acquariofiliaitalia.it/pescidolce/74.html |date=18 giugno 2010 }}
*http://www.afae.it/pages/tematica/poecilidi/schedepoecilidi/gambusia_affinis.htm
*http://www.afae.it/pages/tematica/poecilidi/schedepoecilidi/gambusia_affinis.htm
*http://www.acquarionline.it/acquari/index.php?option=com_content&task=view&id=67&Itemid=40
*http://www.acquarionline.it/acquari/index.php?option=com_content&task=view&id=67&Itemid=40
*http://www.ittiofauna.org/webmuseum/pesciossei/cyprinodontes/poecilidae/gambusia/gambusiaaffinis/gambusiaaffinis0.htm
*http://www.ittiofauna.org/webmuseum/pesciossei/cyprinodontes/poecilidae/gambusia/gambusiaaffinis/gambusiaaffinis0.htm
*http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?fr=1&si=126
*http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?fr=1&si=126
*http://www.fishbase.org/Summary/SpeciesSummary.php?id=3215


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Gambusia affinis


Maschio (in alto) e femmina (in basso)
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineCyprinodontiformes
FamigliaPoeciliidae
GenereGambusia
SpecieG. affinis
Nomenclatura binomiale
Gambusia affinis
Baird & Girard, 1853
Sinonimi

Fundulus inurus, Gambusia affinis affinis, Gambusia gracilis, Gambusia humilis, Gambusia patruelis, Haplochilus melanops, Heterandria affinis, Heterandria patruelis, Zygonectes brachypterus, Zygonectes gracilis, Zygonectes inurus, Zygonectes patruelis

La gambusia[2] (Gambusia affinis) è un piccolo pesce d'acqua dolce della famiglia dei Poecilidi dell'ordine Ciprinodontiformi.

Distribuzione e habitat

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Questi pesci sono nativi dei bacini del golfo del Messico (Mississippi), acque dolci e salmastre, lente e paludose. Nel corso del XX secolo sono stati introdotti in molti ambienti acquatici a scala globale come mezzo di controllo biologico per le zanzare. Tale tentativo è risultato fallimentare, in quanto questo predatore generalista non seleziona specificatamente le larve di zanzara ma preda una vasta gamma di invertebrati e piccoli vertebrati acquatici, causando pesanti danni alla fauna locale tanto da essere inserito nella lista delle cento specie invasive più dannose.

Sono state inserite anche tra le specie esotiche aliene di interesse unionale [3], e a partire dal 2 agosto 2024 non sarà più possibile detenerle o cederle a terzi. Il loro rilascio in natura è già vietato con pesanti sanzioni penali[4].

G. affinis presenta un chiaro dimorfismo sessuale: il maschio è minuto, con testa piccola, dorso incurvato, ventre arrotondato e un lungo e sottile peduncolo caudale, terminante in una coda arrotondata. La pinna dorsale è alta, le ventrali sono appuntite, l'anale è trasformata in organo copulatore (gonopodio). La livrea maschile vede un fondo bruno chiaro, semitrasparente, dai riflessi metallici. La femmina ha corpo più ampio e lungo, con un dorso più lineare e un grande ventre arrotondato. Le pinne sono ampie. La livrea femminile è ancora più semplice: un uniforme colore grigio-bruno, tendente al giallo trasparente.
I maschi raggiungono una lunghezza massima di 3,5 cm, le femmine anche i 7 cm.

Una femmina in gravidanza

La fecondazione è interna e avviene mediante passaggio di spermatozoi dal corpo del maschio a quello della femmina con il gonopodio. La gestazione dura 24-30 giorni, dopo i quali la femmina partorisce circa 30 avannotti bianco-trasparenti e completamente indipendenti.

Lotta alle zanzare

[modifica | modifica wikitesto]

È nota la loro propensione a cibarsi delle fasi larvali e di pupa delle zanzare. Sono molto resistenti, sopravvivono anche in acque con bassa presenza d'ossigeno, ad alta salinità (fino a due volte quella dell'acqua di mare) e a temperatura elevata; possono persino sopravvivere in acque fino a 42 °C per brevi periodi.
Per questi motivi, questa specie può essere considerata forse il pesce d'acqua dolce più diffuso al mondo. È stato introdotto come bioregolatore nella lotta biologica contro le zanzare (tra cui la zanzara anofele, vettore del plasmodio della malaria) nei paesi tropicali e temperati di entrambi gli emisferi e da allora si è diffuso ancora di più, sia per espansione naturale, sia attraverso ulteriori introduzioni.

Alimentazione

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Molto voraci, questi pesci si cibano di larve di insetti, insetti acquatici, vermi e crostacei (soprattutto le specie appartenenti al genere Daphnia). L'introduzione di gambusie può essere molto nociva alle popolazioni di anfibi, per la predazione su uova e girini.

Acquariofilia

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Anche se non appariscente come Poecilia reticulata, al quale le femmine assomigliano parecchio, questi pesci sono commerciati in tutto il mondo e destinati prevalentemente all'allevamento in stagni e piscinette dei giardini delle case, proprio a causa della loro alimentazione a base di larve di zanzara.
Sono anche utilizzati per fornire cibo vivo alle specie carnivore di pesci d'acqua dolce o alle tartarughe acquatiche.

Specie affini

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Gambusia holbrooki è una specie estremamente simile a G. affinis (da cui è distinguibile solo ad un occhio esperto), anch'essa introdotta in Europa.

  1. ^ (EN) Smith, K.,2013, Gambusia affinis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 22 aprile 2018.
  3. ^ REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1203 DELLA COMMISSIONE 12 luglio 2022 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 per aggiornare l'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, su eur-lex.europa.eu.
  4. ^ DECRETO LEGISLATIVO 15 dicembre 2017, n. 230 Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. (18G00012) (GU Serie Generale n.24 del 30-01-2018), su gazzettaufficiale.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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