Nova Levante: differenze tra le versioni
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Lo stemma è [[inquartato]]: nel 1º e nel 4º è rappresentato il [[leone (araldica)|leone rampante]] di colore oro su sfondo nero, stemma del giudice ''Bartlmä von Pretzenberg'' che aveva proprietà nel comune; nel 2º e 3º è rappresentato un monte di colore celeste sormontato dal tipico [[brezel]] di colore argento su sfondo rosso. Lo stemma è stato adottato nel 1967. |
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<ref>{{en}} [http://www.ngw.nl/int/ita/w/welschno.htm Heraldry of the World: Welschnofen-Nova Levante]</ref> |
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==Monumenti e luoghi d'interesse== |
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Versione delle 19:50, 24 lug 2019
Nova Levante comune | |
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(IT) Nova Levante (DE) Welschnofen | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Markus Dejori (SVP) dal 10-5-2010 (2º mandato) |
Lingue ufficiali | Tedesco, Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°25′48.84″N 11°32′20.22″E |
Altitudine | 1 182 m s.l.m. |
Superficie | 51,1 km² |
Abitanti | 1 945[1] (31-3-2017) |
Densità | 38,06 ab./km² |
Comuni confinanti | Cornedo all'Isarco, Moena (TN), Nova Ponente, Predazzo (TN), Sèn Jan di Fassa (TN), Tires |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39056 |
Prefisso | 0471 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021058 |
Cod. catastale | F949 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 301 GG[3] |
Nome abitanti | (IT) novalevantini (DE) Schuffener, Welschnofener |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Nova Levante (anticamente Nova Latina o Nova Italiana; Welschnofen in tedesco) è un comune italiano di 1 945 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.
Geografia fisica
Territorio
Il comune comprende anche la località di Carezza al Lago (ted.: Karersee), rinomata località turistica estiva ed invernale, posta a Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. s.l.m., base di partenza per le escursioni nei gruppi del Catinaccio e del Latemar.
Origini del nome
Il toponimo è attestato come Noue nel 1177, come Nofalatina nel 1295, come Welschennofen nel 1370 e come Wälischnofe nel 1388 e deriva dal latino nova ("terreno messo a coltura da poco"). Welsch o Welschtiroler sta per i tirolesi di lingua ladina o italiana (trentini). Quindi Welschnofen, originalmente abitato dai tirolesi di lingua ladina, e Deutschnofen / Nova Ponente, originalmente abitato dai tirolesi di lingua tedesca.[4]
Storia
Origini
Nel corso dei secoli i pastori della val di Fassa edificarono case nei pressi dei loro pascoli estivi per poter svolgere le loro attività durante tutto l'anno e bonificarono sempre di più i boschi verso valle. Nova Levante viene citata per la prima volta nell'anno 1177 sotto il nome "Noue" (= dissodamento, terra nuova).[5] Il nuovo quadro in porfido e pietra calcare che si incontra all'entrata del paese testimonia l'origine. Il piccolo stemma è quello del convento di Novacella, al quale per numerosi secoli è stato sottoposto Nova Levante.
La comunità di Welschnofen è originalmente ladina e fino al 1600 la maggioranza della popolazione manteneva un dialetto ladino proprio, di tipo badiotto. La parlata dell'area fu germanizzata naturalmente durante i secoli seguenti e il ladino originale è scomparso.
Cronologia
- 1177 Welschnofen/Nova Levante viene menzionata per la prima volta
- 1300 ca. a Welschnofen/Nova Levante sorge la prima chiesa
- 1604 fondazione della propria prima parrocchia
- 1860 Costruzione della strada che attraversa la Val d'Ega
- 1870 Con la separazione dall'esteso comune di Cornedo all'Isarco,
- Welschnofen/Nova Levante diviene un comune autonomo
- 1889 Fondazione della pro-loco
- 1896 Apertura dell'Hotel Carezza
- 1896 Ultimazione della strada sul Passo Costalunga/Karerpass
- 2006 Socio di fondazione "Perle delle Alpi"
Stemma
Lo stemma è inquartato: nel 1º e nel 4º è rappresentato il leone rampante di colore oro su sfondo nero, stemma del giudice Bartlmä von Pretzenberg che aveva proprietà nel comune; nel 2º e 3º è rappresentato un monte di colore celeste sormontato dal tipico brezel di colore argento su sfondo rosso. Lo stemma è stato adottato nel 1967. [6]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La prima chiesa cristiana di Nova Levante risale probabilmente all'XI secolo. La leggenda narra che i primi abitanti del luogo si erano insediati "Im Loch" e sul "Zischgl" (due zone del paese), dove avrebbero voluto costruire una chiesa. Alla fine preferirono però convertire in chiesa un antico tempio pagano, che già insisteva sul luogo in cui si trova la chiesa attuale.
Appena nel 1298 comunque la chiesa viene citata nei testi storici, e nel 1365 si parla di una "cappella di S. Ingenuino", santo presentato come patrono di questa chiesa (e patrono del vescovado di Bressanone). Evidenti lavori di ristrutturazione si possono datare alla prima metà del XVIII secolo, mentre risale al 1827-1828 la realizzazione di una chiesa nuova, poi interamente smantellata (fatta eccezione per il campanile) nel 1965 e sostituita da una struttura nuova.
L'attuale chiesa parrocchiale fu consacrata nel maggio 1967, dopo due anni di lavori. Si tratta di una costruzione moderna, caratterizzata dalla bassa navata laterale e dal tetto a falde assai spioventi. Il campanile parrocchiale, alto 37 metri, è la struttura architettonica più antica del luogo.
Società
Appartenenza linguistica
La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[7] |
---|---|
94,00% | madrelingua tedesca |
5,53% | madrelingua italiana |
0,47% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]
![](https://cdn.statically.io/img/upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/l5hqeelubl07rmu3icazxnzh95lv925.png)
Economia
Turismo
Nova Levante per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi.[9]
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
2005 | 2010 | Elmar Pattis | SVP | Sindaco | |
2010 | in carica | Markus Dejori | SVP | Sindaco |
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 534s. ISBN 88-7014-634-0
- ^ Georg Kugler (a cura di), Die Urkunden des Augustiner-Chorherrenstiftes Neustift bei Brixen von 1143 bis 1299 (Fontes rerum Austriacarum II/77), Vienna, Öster. Akad. d. Wiss., 1965, n. 6.
- ^ (EN) Heraldry of the World: Welschnofen-Nova Levante Archiviato il 1º agosto 2012 in Internet Archive.
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Sito ufficiale Perle delle Alpi Archiviato il 20 dicembre 2012 in Internet Archive.
Bibliografia
- (DE) Ignaz Kircher, Der Alltag (Welschnofen, 1), Bolzano-Vienna-Nova Levante, Folio-Cassa Raiffeisen, 1994.
- (DE) Franz Kohler, Kleriker & Laien (Welschnofen, 2), Bolzano-Vienna-Nova Levante, Folio-Cassa Raiffeisen, 1994.
- (DE) Eduard Pichler, Herrschaft und Untertan (Welschnofen, 3), Bolzano-Vienna-Nova Levante, Folio-Cassa Raiffeisen, 2003. ISBN 3-85256-229-5
Voci correlate
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nova Levante
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Nova Levante
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su gemeinde.welschnofen.bz.it.
- Turismo a Nova Levante, su eggental.com.
- Informazioni turistiche, su dolomiti.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236394026 · GND (DE) 4107959-0 |
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