Delio Rossi: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:40, 25 giu 2010

{{{Nome}}}
Nazionalità
Altezza175 cm
Peso70 kg
SquadraPalermo
Carriera
Squadre di club
1978-1980Forlimpopoli54 (2)
1980-1981Cattolica29 (3)
1981-1987Foggia127 (3)
1987-1988Vis Pesaro22 (0)
1988-1989Fidelis Andria15 (0)
 

«È il miglior allenatore che abbia mai avuto»

Delio Rossi (Rimini, 26 gennaio 1960) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, attuale allenatore del Palermo.

Carriera

Giocatore

Esordisce come giocatore nel Forlimpopoli dove trascorre due stagioni dal 1978 al 1980. Poi passa al Cattolica ed infine approda nel 1981 al Foggia nel quale giocherà fino al 1987 (151 presenze in campionato, 31 delle quali in Serie B, e 4 reti complessive,[2] delle quali 3 in campionato).[3]

Conclude la sua carriera da atleta dopo un anno alla Vis Pesaro (1987-1988) ed un altro alla Fidelis Andria.

Allenatore

Inizi

Incoraggiato dal direttore sportivo Giuseppe Pavone ad intraprendere la carriera da allenatore,[4] consegue quasi subito il patentino, iniziando nel 1990 nel Campionato Promozione allenando il Torremaggiore per poi passare alle giovanili del Foggia. Nel 1993, passa ad allenare la Salernitana nella Serie C1: al termine della stagione regolare conclude il campionato di Serie C1 girone B al secondo posto con la Reggina e alle spalle del Perugia, e conquistando l'accesso ai play-off. Le vittorie contro la Lodigiani per 4-0 e la Juve Stabia per 3-0 permettono a Rossi di ottenere la promozione in Serie B al primo anno da allenatore professionista.

All'esordio in Serie B con i campani riesce quasi nell'impresa del doppio salto dalla Serie C1 alla Serie A in due anni. Il sogno granata si spezza allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo, all'ultima giornata di campionato contro l'Atalanta che, vincendo 2-1, conquista la promozione proprio ai danni della Salernitana. Al termine del campionato, nel luglio 1995, torna al Foggia, per passare poi al Pescara nel 1996, dove dopo un girone d'andata dove fu imbattuto per le prime 12 giornate, la squadra ebbe un calo di forma nel girone di ritorno, non riuscendo ad ottenere la promozione in A e posizionandosi al sesto posto.

Nel 1997 ritorna a Salerno, e con una cavalcata - il cui apice è toccato nel dicembre 1997 con la vittoria a Venezia e il sorpasso in classifica proprio ai danni del Venezia - conquista la promozione in Serie A. La Salernitana con un campionato esaltante riesce a stabilire il record di punti (fino a quell'epoca) in serie cadetta e così gli venne affibiato il sopranome di Profeta.[5]

L'anno seguente (1998-1999) viene esonerato due volte dal presidente Aniello Aliberti: la prima all'indomani della sconfitta di Vicenza, ma rimane in sella a furor di popolo - vedasi episodi incresciosi in una torrida conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Francesco Oddo;[6] la seconda all'indomani della sconfitta di Perugia. Ha inoltre ricevuto la cittadinanza salernitana. Seguono le esperienze al Genoa e ancora al Pescara, sempre in B, grazie alla grande amicizia nata con Antonio Oliveri vice-presidente all'epoca della squadra abruzzese[senza fonte], dove fu esonerato e poi richiamato per concludere un campionato disastroso che finì con la retrocessione degli adriatici in Serie C1.

Nel gennaio 2002 subentra ad Alberto Cavasin sulla panchina del Lecce, e la stagione si conclude con la retrocessione in Serie B. Nel 2002-2003 conquista la promozione in Serie A con i giallorossi salentini e l'anno successivo guida il Lecce al 10º posto finale e alla salvezza in Serie A, grazie anche a due vittorie di fila contro la Juventus al Delle Alpi (prima volta per i salentini) e l'Inter al Via del Mare.

Alla 15ª giornata del campionato 2004-2005 gli viene affidata la guida tecnica dell'Atalanta ultima in classifica, che non riuscirà a salvare dalla retrocessione.

Lazio

La prima stagione: qualificazione in Coppa UEFA sul campo e vicenda calciopoli

Nell'estate 2005 approda alla Lazio di Claudio Lotito con un contratto per una stagione.[7]

Nella stagione 2005-2006 ottiene sul campo un sesto posto, con la conseguente qualificazione alla Coppa UEFA ma, in seguito allo scoppio di Calciopoli, e la penalità di trenta punti da scontare nella stagione appena conclusa, la Lazio perde i requisiti per la partecipazione alla Coppa UEFA 2006-2007.

Il 10 marzo 2006 firma il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2009.[8]

La seconda stagione: terzo posto e qualificazione ai preliminari di Champions League

La stagione 2006-2007 dei biancocelesti è anch'essa condizionata dal verdetto di Calciopoli. La penalità inizialmente è di 11 punti, ma in appello verranno ridotti a 3. Sul terreno di gioco la sua squadra, obbligata a recuperare nel più breve tempo possibile lo svantaggio, nella prima fase del campionato pare incapace di vincere costantemente, ma i risultati auspicati non tarderanno ad arrivare grazie ad una buona gestione dello spogliatoio ed alla valorizzazione della coppia d'attacco Rocchi-Pandev.[senza fonte]

Alla fine la squadra arriverà terza in campionato garantendo all'allenatore la prima qualificazione ai preliminari della massima competizione europea. Da segnalare nel dicembre 2006 la storica vittoria al derby per 3-0, con conseguente tuffo notturno nella Fontana del Gianicolo per festeggiare.[9]

La terza stagione: 12º posto e la squalifica di tre giornate

La stagione 2007-2008 inizia con la qualificazione in Champions League, grazie al pareggio all'Olimpico per 1-1 e alla vittoria ottenuta nella gara di ritorno a Bucarest per 3-1, ai danni della Dinamo.

I problemi principali per Delio Rossi riguardano in campionato gli infortuni, che colpiscono in particolare la difesa, e in Champions League l'inesperienza della squadra che è molto giovane.

Fuori dal campo inoltre, il 9 ottobre 2007 viene deferito dalla Procura Federale alla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC per aver violato l'art. 1 del Codice di Giustizia Sportiva tentando di indurre il presidente Lotito ad influenzare le prestazioni del Lecce al termine della stagione 2004-2005.[10] Il tecnico si è dichiarato estraneo ai fatti, definendo la questione "pura spazzatura"[11] proclamando in seguito il silenzio stampa.

Ciò non gli evita, nel maggio del 2008, la condanna, da parte della Commissione Disciplinare della FIGC, ad una squalifica di sole tre giornate.

Dopo la brutta prestazione in campionato (0-1 contro il Cagliari) il 24 febbraio 2008, la posizione del tecnico dei biancocelesti appariva molto delicata, ma la vittoria per 3-2 al derby del 19 marzo riaccendeva gli entusiasmi della tifoseria e dei suoi sostenitori. Nella parte finale del campionato però la sua posizione si fa sempre più precaria per i negativi risultati della squadra[senza fonte] che in particolare subisce tre sconfitte consecutive ad opera di Catania, Juventus e Palermo.

Al termine del campionato 2007-2008 la Lazio si classifica al 12º posto: il presidente Lotito decide comunque di confermarlo per la stagione successiva.

La quarta stagione: la vittoria della Coppa Italia

Nella stagione 2008-2009 Rossi porta la squadra alla vittoria della Coppa Italia 2008-2009 contro la Sampdoria nella finale unica di Roma, dopo aver eliminato squadre come Milan e Juventus: è il primo trofeo per l'allenatore che riceve gli allori dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Durante il campionato mette un nuovo record nella storia dei Derby del Campidoglio, è infatti la prima volta in Serie A che la Lazio segna quattro reti (4-2) alla Roma (era successo solo in Coppa Italia nel 4-1 del 1998).[senza fonte]

Il 3 giugno 2009 annuncia poi che dalla successiva stagione non sarà più l'allenatore della Lazio. L'ufficialità di tale addio la darà tramite una conferenza stampa a Formello l'8 giugno 2009.[12]

Palermo

Il 23 novembre del 2009 viene scelto per sostituire Walter Zenga sulla panchina del Palermo, con cui firma un contratto biennale con opzione sul terzo.[13] Porta con sé il suo staff composto dall'allenatore in seconda Fedele Limone e dal preparatore atletico Valter Vio, mentre Mario Paradisi viene confermato preparatore dei portieri.[14]

La sua squadra subito ha vinto e convinto, facendo registrare un buon possesso palla e buona organizzazione in fase offensiva e difensiva.[15]

Esordisce sulla panchina rosanero il 26 novembre nel Quarto turno di Coppa Italia contro la Reggina (4-1). Steccata la sua prima in campionato con i rosanero (sconfitta per 1-0 in trasferta a Verona contro il Chievo), il Palermo ottiene due importanti vittorie in casa contro Cagliari alla 15ª giornata (2-1) e a San Siro contro il Milan nella giornata successiva (2-0).[15]

La stagione, positiva per la compagine rosanero, si conclude al 5º posto con qualificazione all'Europa League, dopo che per lungo tempo è stata al 4º posto poi scavalcata dalla Sampdoria. Dal suo arrivo la squadra ha viaggiato alla media di 1,92 punti a partita, che, proiettati per tutto il campionato, avrebbero eventualmente portato la squadra al terzo posto.[16]

Alla fine della stagione 2009-2010 viene cercato dalla Fiorentina costretta a trovare un nuovo allenatore dopo il tesseramento di Claudio Prandelli da parte della FIGC per allenare la Nazionale italiana, ma Rossi rifiuta l'offerta dichiarando in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport - Stadio di allenare già un grande squadra.[17][18]

Statistiche

Fino alla stagione agonistica 2008-2009, le panchine in Serie A sono 250, di cui 124 in casa e 126 in trasferta. Il bilancio è di 87 vittorie, 63 pareggi e 100 sconfitte complessive divise in 57 vittorie, 32 pareggi e 35 sconfitte casalinghe e 30 vittorie, 31 pareggi e 65 sconfitte fuori casa.

Palmarès

Allenatore

Salernitana: 1997-1998
Lecce 2002-2003
Lazio: 2008-2009

Vita privata

È padre di tre figli avuti con la moglie Maria Rosaria, ex pallavolista conosciuta tra il 1981 ed il 1982:[19] il primogenito Dario (collaboratore del direttore sportivo del Palermo Walter Sabatini dal momento in cui il padre è divenuto l'allenatore dei rosanero),[20] la secondogenita Greta (un'ex miss laureata con 110 e lode)[21][22][23] ed infine un'altra figlia più piccola.[24]

Note

  1. ^ Palermo, Zamparini: "Il Palermo ha giocato meglio del Napoli" Tuttopalermo.net
  2. ^ Alfieri Usfoggia.it
  3. ^ I marcatori di tutti i tempi Usfoggia.it
  4. ^ Com'è originale il signor Rossi, su archiviostorico.gazzetta.it, Gazzetta.it, 19-07-1998.
  5. ^ Malfitano Mimmo, Salerno: adesso Delio Rossi chiede una punta italiana, in La Gazzetta dello Sport, 20 gennaio 1999, p. 9. URL consultato il 28 gennaio 2008.
  6. ^ Salernitana, assalto ultrà archiviostorico.corriere.it
  7. ^ Cieri Stefano, Lotito Rossi, è quasi fatta, in La Gazzetta dello Sport, 04 giugno 2005, p. 15. URL consultato il 28 gennaio 2009.
  8. ^ Pinelli Pietro, La firma di Rossi non placa la tifoseria, in Corriere della Sera, 11 marzo 2006, p. 11. URL consultato il 28 gennaio 2009.
  9. ^ E il popolo della notte scoprì il tuffo in fontana roma.repubblica.it
  10. ^ Comunicato ufficiale (PDF), in Figc.it, 09 ottobre 2007.
  11. ^ Intercettazioni, deferito Delio Rossi. Corriere.it, 9 ottobre 2007
  12. ^ Rossi lascia la Lazio: "Scelta ponderata" Gazzetta.it
  13. ^ Delio Rossi è l'allenatore del Palermo Ilpalermocalcio.it
  14. ^ Palermo, Limone sarà il vice di Rossi Tuttopalermo.net
  15. ^ a b Palermo, Miracolo a Milano..targato Delio Rossi Tuttopalermo.net
  16. ^ Palermo, Stagione da record Tuttopalermo.net
  17. ^ Palermo, Delio Rossi: "Sono qui per scelta" Tuttopalermo.net
  18. ^ Delio Rossi: "Ho detto no alla Fiorentina, alleno già una grande" Palermo24.net
  19. ^ La moglie di Rossi "racconta" Delio... Reterete24.it
  20. ^ Palermo, il figlio di Rossi sarà collaboratore di Sabatini Tuttopalermo.net
  21. ^ Una signorina Rossi in corsa per Miss Italia Gazzetta.it
  22. ^ Miss Italia, Greta Rossi eliminata tgcom.mediaset.it
  23. ^ Greta, 110 e lode con garbo sportmediaset.mediaset.it
  24. ^ Greta Rossi: "Mio padre, un gelosone" Reterete24.it