Paolo Rossi (calciatore 1956): differenze tra le versioni
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* A [[Vicenza]], dove viveva, gestisce un'agenzia immobiliare insieme all'ex compagno di squadra [[Giancarlo Salvi]]. |
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* Come cantante, ha realizzato un 45 giri, con la canzone "Domenica, alle tre", il cui testo tratta il tema del rapporto tra i calciatori e le proprie compagne. |
* Come cantante, ha realizzato un 45 giri, con la canzone "Domenica, alle tre", il cui testo tratta il tema del rapporto tra i calciatori e le proprie compagne. |
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* Dal luglio del 2010 è sposato con la giornalista perugina Federica Cappelletti, di sedici anni più giovane di lui, dalla quale ha avuto una figlia: Maria Vittoria. La bimba porta il nome del padre di Paolo, Vittorio, da anni scomparso. Paolo ha un altro figlio, Alessandro, avuto dal precedente matrimonio. |
* Dal luglio del 2010 è sposato con la giornalista perugina Federica Cappelletti, di sedici anni più giovane di lui, dalla quale ha avuto una figlia: Maria Vittoria. La bimba porta il nome del padre di Paolo, Vittorio, da anni scomparso. Paolo ha un altro figlio, Alessandro, avuto dal precedente matrimonio. |
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==Voci correlate== |
==Voci correlate== |
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Paolo Rossi | ||||||||||||||||||||||||||||
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Rossi con la maglia del Lanerossi Vicenza | ||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | ||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 174 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 66 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1987 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
È stato campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982, competizione nel quale fu capocannoniere con 6 reti e successivamente Pallone d'Oro. È l'unico calciatore, insieme a Mario Kempes (vincitore del Pallone d'Oro sudamericano) e Ronaldo, ad aver raggiunto questi tre traguardi nello stesso anno.
Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.
Carriera
Gli inizi
Paolo Rossi cresce calcisticamente nelle giovanili della Cattolica Virtus, piccola società toscana in cui approda all'età di 11 anni. A quell'età, però, il vero divertimento del giovane Paolo è giocare con il fratello Rossano all'uliveta di Santa Lucia, frazione di Prato, a due passi da casa. Nel 1972 passa alla Juventus, ma il suo percorso nelle varie selezioni giovanili è spesso interrotto da una serie impressionante di infortuni: addirittura tre operazioni di menisco nel giro di due stagioni. Nonostante ciò il 1 maggio del 1974 esordisce in prima squadra in un match di Coppa Italia a Cesena.
Nella stagione successiva colleziona altre 2 presenze nella competizione prima di passare nel 1975 al Como. Qui però le cose non vanno granché bene: Rossi scende in campo soltanto per 6 volte nell'arco dell'intero torneo senza riuscire ad andare a segno. La svolta della carriera è però dietro l'angolo: la Juventus convince infatti il Lanerossi Vicenza, nell'estate del 1976, a prenderlo in comproprietà.
Il Real Vicenza
A Vicenza Rossi trova nel tecnico Giovan Battista Fabbri un secondo padre che gli dà fiducia e lo aiuta a crescere. L'allenatore emiliano segna una svolta nella carriera di Rossi grazie anche allo spostamento in campo da ala a centravanti. Il tutto avviene casualmente: il centravanti titolare è Sandro Vitali, ormai nella fase calante della carriera e poco disponibile ai sacrifici dei ritiri. Così "scappa" nottetempo da Rovereto, dove il Vicenza sta svolgendo la preparazione estiva, e Rossi, ala destra, viene "provato" nel ruolo di centravanti. Così, dopo 2 reti estive in Coppa Italia, con la maglia numero 9 realizza 21 gol in 36 partite nel campionato di Serie B contribuendo in dose massiccia a portare i veneti nella massima serie.
Per Rossi si spalancano così le porte del grande calcio e anche della nazionale under-21. Nonostante il giocatore sia in comproprietà tra lo stesso Vicenza e la Juventus, rimane in biancorosso per disputare il suo primo vero campionato di Serie A; dopo aver segnato molte reti in serie B, il giovane attaccante si ripete anche in A migliorando il suo score realizzativo: 24 gol in 30 presenze, diventando così capocannoniere del torneo. Grazie alle sue reti il Lanerossi Vicenza, ribattezzato quell'anno Real Vicenza raggiunge uno stupefacente secondo posto in campionato dopo aver lottato a lungo con la Juventus di Giovanni Trapattoni per lo scudetto.
L'approdo in Nazionale e la retrocessione
Le grandi prestazioni di Rossi gli garantiscono il debutto in nazionale a Liegi contro il Belgio il 21 dicembre 1977. Il CT Enzo Bearzot lo convoca anche per il Campionato del mondo Argentina 1978 in cui la squadra raggiunge il quarto posto finale anche grazie al supporto del centravanti che realizza tre gol contro Francia, Ungheria ed Austria nelle 7 partite disputate.
Rossi quell'estate è protagonista di un clamoroso affare di mercato tra il presidente del Vicenza Giuseppe Farina e quello juventino Giampiero Boniperti: per la risoluzione della comproprietà del giocatore infatti le due società sono costrette ad andare alle buste e Farina richiede una cifra volutamente troppo alta al fine di tenere il giocatore: due miliardi 612 milioni per metà cartellino. La cifra desta scandalo in Italia creando tutta una serie di contrastanti reazioni, anche politiche. La conseguenza più eclatante: le dimissioni di Franco Carraro (che comunque andrà poi al Coni) dalla Figc e da un calcio impazzito che valuta un giocatore oltre cinque miliardi. In realtà si tratta di una valutazione ben diversa, perché la prima metà di Rossi era stata pagata dal Vicenza soli 100 milioni. Il cartellino intero è costato quindi 2 miliardi e 712 milioni (e nella stagione precedente proprio la Juventus aveva acquistato Virdis dal Cagliari per due miliardi).
La stagione post-mondiale è però negativa sia per Rossi che per il Vicenza. Il campione subisce infatti un nuovo infortunio al ginocchio (colpito duro dallo stopper del Dukla di Praga, Macela, durante il match di andata di Coppa UEFA) e i suoi 15 gol non bastano a salvare la squadra da un'incredibile retrocessione in Serie B dopo il secondo posto dell'anno prima. A questo punto Farina è costretto a cedere per forza di cose il giocatore e trova un accordo per il trasferimento dello stesso al Napoli di Corrado Ferlaino. Rossi però, dopo molte vicissitudini e una trattativa in cui stranamente non entra mai nessuna delle "grandi", rifiuta il trasferimento nel capoluogo partenopeo per il timore di eccessive pressioni e sceglie il Perugia. La formula della cessione è il prestito per due stagioni (700 milioni a stagione). Il contratto viene perfezionato a Follonica, nella tenuta di Valmora, tra il presidente D'Attoma (Elleesse) e Giussy Farina. Quest'ultimo ringrazia pubblicamente anche il Torino e la Lazio, che si erano messe a disposizione per cercare una soluzione.
La squalifica
Il Perugia rappresenta in quel periodo una delle realtà più interessanti del calcio italiano. Rossi si adatta subito nella nuova squadra segnando ben 13 gol in 28 gare di campionato.
Poi il 1º marzo 1980 scoppia il celebre scandalo del calcio italiano del 1980 noto anche con l'appellativo di calcio scommesse in cui Rossi risulta coinvolto insieme ad altri compagni del Perugia. Nonostante l'attaccante professi più volte la propria totale estraneità ai fatti viene squalificato dalla CAF per due anni perdendo così anche la possibilità di partecipare al Campionato europeo di calcio 1980. Per Rossi è un colpo tremendo, ma nonostante ciò continua con forza ad andare avanti convinto della propria innocenza e i tifosi, anche nel periodo della squalifica, lo ripagano con l'affetto di sempre. Il primo anno di squalifica lo trascorre a Vicenza, città in cui si sposa e rimarrà a vivere, allenandosi con la squadra locale.
Nella primavera del 1981 è però la Juventus a dargli nuova fiducia e lo ingaggia nonostante l'anno di squalifica ancora da scontare. La pena termina nel mese di aprile del 1982 e Rossi fa in tempo a giocare le ultime tre partite di campionato con i bianconeri, realizzando anche un gol all'Udinese e a conquistare lo Scudetto, il 20º nella storia del club torinese. Alla fine arriva la convocazione del CT Enzo Bearzot per il Campionato mondiale di calcio 1982.
Pablito Mundial
La convocazione di Pablito, soprannome datogli ai tempi del mondiale spagnolo, scatena una serie infinita di polemiche: sono in molti infatti a criticare la scelta di Bearzot di portare in Spagna Rossi, reduce da due anni di inattività, e di lasciare a casa Evaristo Beccalossi e Roberto Pruzzo , capocannoniere sia della stagione appena conclusasi che di quella precedente. Dopo le prime partite contro Polonia, Perù e Camerun in cui l'attaccante mette in mostra serie carenze atletiche e di condizione, i giornalisti si scatenano anche alla luce dei deludenti risultati della squadra, che si qualifica al turno successivo per il rotto della cuffia grazie a tre pareggi. Tutti chiedono la testa di Bearzot, c'è chi addirittura lo offende pubblicamente. Analogo trattamento viene riservato a Rossi e ad altri componenti della Nazionale tanto che i giocatori tramite il loro capitano Dino Zoff annunciano la decisione di non parlare più con i giornalisti e di chiudersi in silenzio stampa.
In questa situazione l'Italia ritrova se stessa e batte 2-1 l'Argentina campione in carica grazie ai gol di Marco Tardelli ed Antonio Cabrini. Nella partita decisiva per l'accesso in semifinale arriva l'esplosione di Rossi che realizza una fantastica tripletta contro il Brasile, gioia che lo ripaga di tutte le umiliazioni patite nei due anni precedenti. Pablito è poi ancora protagonista in semifinale con una doppietta nel 2-0 alla Polonia e in finale al Santiago Bernabéu di Madrid, dove apre le danze nel trionfo per 3-1 sulla Germania Ovest. Grazie ai gol nelle ultime tre decisive partite del mondiale conquista il titolo di capocannoniere della manifestazione e a fine anno il Pallone d'Oro.
I successi in bianconero
Dopo i successi del Mondiale spagnolo Rossi come tutta la Juventus incontra delle difficoltà nella stagione 1982-83: Pablito realizza soltanto 7 gol in campionato e la squadra bianconera costruita per vincere tutto e piena di campioni come Michel Platini non va oltre due piazzamenti d'onore in Italia e in Europa. A bruciare particolarmente è la finale di Coppa dei Campioni (manifestazione in cui Rossi si laurea capocannoniere stagionale) persa ad Atene contro l'Amburgo in una partita stregata per i bianconeri; piccola consolazione della stagione il successo in Coppa Italia.
L'annata successiva è invece ricca di soddisfazioni: Rossi contribuisce con 13 gol alla conquista del titolo nazionale e trionfa anche nella Coppa delle Coppe conquistata a Basilea contro il Porto. Nella stagione 1984-85 arrivano la Supercoppa Europea e la Coppa dei Campioni funestata dai fatti dell'Heysel, entrambe contro il Liverpool. In questa stagione Rossi inizia il suo declino sportivo a causa soprattutto dei problemi alle ginocchia che cominciano a tormentarlo sempre più spesso. La Juventus alla fine della stagione lo cede al Milan di Giuseppe Farina.
Gli ultimi gol
La stagione rossonera con Nils Liedholm in panchina non è positiva per Rossi che salta per infortunio le prime 10 gare di campionato e va in gol in tutto solo per due volte in campionato, entrambe nel derby pareggiato 2-2 contro l'Inter. Dopo il Mondiale del 1986 in Messico in cui viene convocato da Bearzot, ma non scende mai in campo, disputa la sua ultima stagione da professionista nel Verona con cui in 20 partite realizza 4 reti, di cui 3 su calcio di rigore.
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stag. | Squadra | Camp. | Pres. | Reti |
---|---|---|---|---|
1975-1976 | Como | A | 6 | 0 |
1976-1977 | Lanerossi Vicenza | B | 36 | 21 |
1977-1978 | Lanerossi Vicenza | A | 30 | 24 |
1978-1979 | Lanerossi Vicenza | A | 28 | 15 |
1979-1980 | Perugia | A | 28 | 13 |
1980-1981 | sospeso | |||
1981-1982 | Juventus | A | 3 | 1 |
1982-1983 | Juventus | A | 23 | 7 |
1983-1984 | Juventus | A | 30 | 13 |
1984-1985 | Juventus | A | 27 | 3 |
1985-1986 | Milan | A | 20 | 2 |
1986-1987 | Verona | A | 20 | 4 |
Totale carriera | 251 | 103 |
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- L.R. Vicenza: 1976-1977
- Coppa Italia: 1
- Juventus: 1982-1983
Competizioni internazionali
- Juventus: 1984-1985
- Juventus: 1983-1984
- Juventus: 1984
Nazionale
Individuale
- Capocannoniere della Serie B: 1
- Capocannoniere della Serie A: 1
- Capocannoniere della Coppa dei Campioni: 1
- Capocannoniere ai Mondiali di calcio: 1
- Inserito nel FIFA 100
Curiosità
- Nel 2002 ha pubblicato la sua autobiografia intitolata Ho fatto piangere il Brasile.
- È Presidente Onorario della società calcistica pratese Coiano Santa Lucia, dove in passato, quando prima della fusione si chiamava ancora solo Santa Lucia (frazione dove è nato e cresciuto), hanno giocato nel settore giovanile Christian Vieri e Alessandro Diamanti. Il campo sportivo di questa società è dedicato tra l'altro alla memoria di Vittorio Rossi, padre di Paolo.
- È oggi opinionista televisivo per la TV satellitare Sky Italia.
- È stato candidato alle elezioni europee per il partito di Alleanza Nazionale.
- A Vicenza, dove viveva, gestisce un'agenzia immobiliare insieme all'ex compagno di squadra Giancarlo Salvi.
- Come cantante, ha realizzato un 45 giri, con la canzone "Domenica, alle tre", il cui testo tratta il tema del rapporto tra i calciatori e le proprie compagne.
- Dal luglio del 2010 è sposato con la giornalista perugina Federica Cappelletti, di sedici anni più giovane di lui, dalla quale ha avuto una figlia: Maria Vittoria. La bimba porta il nome del padre di Paolo, Vittorio, da anni scomparso. Paolo ha un altro figlio, Alessandro, avuto dal precedente matrimonio.[senza fonte]
Voci correlate
Collegamenti esterni
Template:Nazionale italiana under-21 europei 1978 Template:Nazionale italiana mondiali 1978 Template:Nazionale italiana mondiali 1982 Template:Nazionale italiana mondiali 1986
- Calciatori della Juventus F.C.
- Calciatori del Como 1907
- Calciatori del L.R. Vicenza
- Calciatori dell'A.C. Perugia Calcio
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Calciatori dell'Hellas Verona F.C.
- Calciatori italiani
- Nati nel 1956
- Nati il 23 settembre
- Nati a Prato
- Calciatori della Nazionale italiana
- Calciatori campioni del mondo
- Calciatori campioni d'Europa di club
- Calciatori palloni d'oro
- Personalità legate a Vicenza