Coordinate: 37°33′06″N 15°03′01″E

San Giovanni Galermo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 34: Riga 34:


[[File:Municipalità di Catania.svg|thumb|upright=1.4|Le municipalità di Catania.]]
[[File:Municipalità di Catania.svg|thumb|upright=1.4|Le municipalità di Catania.]]
'''San Giovanni Galermo''', o solamente '''Galermo''' (''San Giuvanni 'i Alemmu'' in [[dialetto siciliano orientale|catanese]]) è un quartiere di [[Catania]], comune autonomo fino al [[1926]] con il nome di '''San Giovanni di Galermo'''. Il suo territorio corrisponde a quello della ''V municipalità''. Si trova nella parte settentrionale del territorio comunale, a 310 [[metri sul livello del mare|metri s.l.m.]], al di là della [[Raccordo autostradale 15|tangenziale di Catania]].
'''San Giovanni Galermo''', o solamente '''Galermo''' (''San Giuvanni 'i Alemmu'' in [[dialetto siciliano orientale|catanese]]) è [[]] [[]] di . Si trova parte del territorio comunale, a 310 [[metri sul livello del mare|metri s.l.m.]], al di là della [[Raccordo autostradale 15|tangenziale di Catania]].


==Toponimo==
==Toponimo==
Riga 48: Riga 48:
Il feudo passò nel [[1686]] ai [[Valguarnera (famiglia)|Valguarnera]], avendo l'unica figlia del Gravina, Marianna, contratto matrimonio nell'anno medesimo con Giuseppe Valguarnera dei principi di [[Gangi]]<ref name="feudo"/>.
Il feudo passò nel [[1686]] ai [[Valguarnera (famiglia)|Valguarnera]], avendo l'unica figlia del Gravina, Marianna, contratto matrimonio nell'anno medesimo con Giuseppe Valguarnera dei principi di [[Gangi]]<ref name="feudo"/>.


Gravemente danneggiata dall'eruzione dell'[[Etna]] del [[1669]] e dal violento [[terremoto del 1693]], in entrambe le situazioni venne poi ricostruita nello stesso luogo. Nel [[1820]] fu costituito [[comune]] autonomo a seguito della riforma amministrativa del [[1817]], ed amministrativamente inserito nel [[circondario]] di [[Mascalucia]]<ref>D.A. Vacca, ''Collezione delle leggi e de'decreti reali del regno delle Due Sicilie'', Napoli, Dalla Stamperia reale, 1838, p. 134</ref>, appartenente al [[distretto di Catania]]; il centro, borgo [[agricoltura|agricolo]], contava all'epoca poco più di un migliaio di abitanti.
Gravemente danneggiata dall'eruzione dell'[[Etna]] del [[1669]] e dal violento [[terremoto del 1693]], in entrambe le situazioni venne poi ricostruita nello stesso luogo.


Con [[Regio Decreto]] [[21 febbraio]] [[1926]] n. 374, il comune di San Giovanni di Galermo venne soppresso e aggregato al vicino comune di Catania<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'', Parte Prima, Anno LXVII, 18 marzo, 1926, numero 60, p. 1114</ref>, divenendone dunque frazione. Fino a quell'epoca, il borgo mantenne il carattere rurale che aveva sempre avuto: anche il piano della Chiesa Madre, vero centro del villaggio, era definito da elementi architettonici di scarso valore, ed era caratterizzato dalla presenza di piccoli edifici e terreni con carattere rurale. Un primo intervento che modificò l'assetto del piano fu la realizzazione, in epoca fascista, di una strada intercomunale che collegava a Catania il comune di [[San Pietro Clarenza]] (la via San Pietro Clarenza).
Con [[Regio Decreto]] [[21 febbraio]] [[1926]] n. 374, il comune di San Giovanni di Galermo venne soppresso e aggregato al vicino comune di Catania<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'', Parte Prima, Anno LXVII, 18 marzo, 1926, numero 60, p. 1114</ref>, divenendone dunque frazione. Fino a quell'epoca, il borgo mantenne il carattere rurale che aveva sempre avuto: anche il piano della Chiesa Madre, vero centro del villaggio, era definito da elementi architettonici di scarso valore, ed era caratterizzato dalla presenza di piccoli edifici e terreni con carattere rurale.
Un primo intervento che modificò l'assetto del piano fu la realizzazione, in epoca fascista, di una strada intercomunale che collegava a Catania il comune di [[San Pietro Clarenza]] (la via San Pietro Clarenza).


Fu a partire dal secondo [[dopoguerra]] che San Giovanni Galermo vide modificare il proprio assetto urbanistico, in particolare dopo l'approvazione del [[PRG]] Piccinato del [[1964]], che prevedeva la costruzione di [[edilizia popolare|alloggi popolari]] per 13 mila abitanti. Il piano fu applicato solo parzialmente, poiché gli alloggi popolari ivi edificati ospitarono solo metà degli abitanti previsti, e ciò fu dovuto all'imperversare nella zona del fenomeno dell'[[abusivismo edilizio]]. La popolazione registrò un notevole incremento, grazie all'affusso di numerosi abitanti degli altri quartieri di Catania - in modo particolare dal centro storico - che vi si stabilirono e scelto come "quartiere dormitorio", passando dalle poche migliaia di unità a oltre 14 mila alla vigilia degli [[anni 2000]].
Fu a partire dal secondo [[dopoguerra]] che San Giovanni Galermo vide modificare il proprio assetto urbanistico, in particolare dopo l'approvazione del [[PRG]] Piccinato del [[1964]], che prevedeva la costruzione di [[edilizia popolare|alloggi popolari]] per 13 mila abitanti. Il piano fu applicato solo parzialmente, poiché gli alloggi popolari ivi edificati ospitarono solo metà degli abitanti previsti, e ciò fu dovuto all'imperversare nella zona del fenomeno dell'[[abusivismo edilizio]]. La popolazione registrò un notevole incremento, grazie all'affusso di numerosi abitanti degli altri quartieri di Catania - in modo particolare dal centro storico - che vi si stabilirono e scelto come "quartiere dormitorio", passando dalle poche migliaia di unità a oltre 14 mila alla vigilia degli [[anni 2000]].

Versione delle 17:45, 21 ago 2014

San Giovanni Galermo
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Catania
Comune Catania
Territorio
Coordinate37°33′06″N 15°03′01″E
Altitudine310 m s.l.m.
Abitanti14 849 (1997)
Altre informazioni
Cod. postale95123
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Giovanni Battista
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Giovanni Galermo
San Giovanni Galermo
Le municipalità di Catania.

San Giovanni Galermo, o solamente Galermo (San Giuvanni 'i Alemmu in catanese) è una frazione del comune di Catania. Si trova nell'estrema parte nordoccidentale del territorio comunale, a 310 metri s.l.m., al di là della tangenziale di Catania.

Toponimo

La frazione deve principalmente il suo nome all'antico villaggio di Galermo, citato per la prima volta da Boccaccio nel suo Genealogia degli Dei, dove fece menzione di Teodonzio, storico greco, il quale a sua volta fece menzione di un villaggio presso Catania denominato Panhormus, ossia Palermo. Ma gli scrittori catanesi antichi ritengono che Galermo sia la voce corrotta di Panormo[1].

Secondo altre fonti il termine Galermo deriverebbe dall'arabo Gareleme, che significa "buca" o "grotta di acqua", tesi a cui dà credito anche lo storico Tommaso Fazello[1], mentre invece secondo Salvatore Costante - storico galermitano - il toponimo ha derivazione dal greco Chalermo, a sua volta derivato da Charermo, nome composto dalle parole ckas (caverna) e eremos (eremo, deserto, abbandonato), che ha significato simile, ossia "caverna abbandonata"[2].

Nel XIV secolo, il villaggio di Galermo assunse la denominazione San Giovanni di Galermo, in onore al santo patrono San Giovanni Battista.

Storia

Villaggio di origine ellenica[3] probabilmente fondato dai Calcidesi, l'antico casale di Galermo appartenne alla diocesi di Catania fino al 1641, anno in cui fu ceduto a Girolamo Gravina, pretore di Palermo e parì del Regno di Sicilia[4], esponente della nobile famiglia di origine normanna. Sotto i Gravina, il casale etneo fu unito al vicino feudo di Plachi (l'odierna Gravina di Catania), anch'esso di loro proprietà[5].

Il feudo passò nel 1686 ai Valguarnera, avendo l'unica figlia del Gravina, Marianna, contratto matrimonio nell'anno medesimo con Giuseppe Valguarnera dei principi di Gangi[5].

Gravemente danneggiata dall'eruzione dell'Etna del 1669 e dal violento terremoto del 1693, in entrambe le situazioni venne poi ricostruita nello stesso luogo.

Nel 1820 fu costituito comune autonomo a seguito della riforma amministrativa del 1817, ed amministrativamente inserito nel circondario di Mascalucia[6], appartenente al distretto di Catania; il centro, borgo agricolo, contava all'epoca poco più di un migliaio di abitanti.

Con Regio Decreto 21 febbraio 1926 n. 374, il comune di San Giovanni di Galermo venne soppresso e aggregato al vicino comune di Catania[7], divenendone dunque frazione. Fino a quell'epoca, il borgo mantenne il carattere rurale che aveva sempre avuto: anche il piano della Chiesa Madre, vero centro del villaggio, era definito da elementi architettonici di scarso valore, ed era caratterizzato dalla presenza di piccoli edifici e terreni con carattere rurale.

Un primo intervento che modificò l'assetto del piano fu la realizzazione, in epoca fascista, di una strada intercomunale che collegava a Catania il comune di San Pietro Clarenza (la via San Pietro Clarenza).

Fu a partire dal secondo dopoguerra che San Giovanni Galermo vide modificare il proprio assetto urbanistico, in particolare dopo l'approvazione del PRG Piccinato del 1964, che prevedeva la costruzione di alloggi popolari per 13 mila abitanti. Il piano fu applicato solo parzialmente, poiché gli alloggi popolari ivi edificati ospitarono solo metà degli abitanti previsti, e ciò fu dovuto all'imperversare nella zona del fenomeno dell'abusivismo edilizio. La popolazione registrò un notevole incremento, grazie all'affusso di numerosi abitanti degli altri quartieri di Catania - in modo particolare dal centro storico - che vi si stabilirono e scelto come "quartiere dormitorio", passando dalle poche migliaia di unità a oltre 14 mila alla vigilia degli anni 2000.

La frazione di San Giovanni Galermo all'interno del territorio comunale di Catania ha rappresentato una circoscrizione a sè dal 1978, così come anche nel 1995 quando divenne V° municipalità. Successivamente, in seguito alla delibera del consiglio comunale n° 13 del 12 dicembre 2012 che ha ridotto le municipalità da 10 a 6, e trasformate nuovamente in circoscrizioni, San Giovanni Galermo è stata inserita nella IV° circoscrizione che comprende anche i quartieri di Cibali e Trappeto Nord.

Parrocchie

  • Chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo - Piazza Chiesa Madre[8]

Note

  1. ^ a b AA.VV., Le Città, Castella, Terre, e Luoghi esistenti, e non esistenti in Sicilia, la Topografia Littorale, li Scogli, Isole, e Penisole intorno ad essa, Palermo, Stamperia di Francesco Cichè, 1709, pp. 76 e 292
  2. ^ S. Costante, La storia di Mongibello. Origini e vicende di Galermo., 1979, pp. 30-31
  3. ^ S. Costante, La storia di Mongibello. Origini e vicende di Galermo., 1979, p. 29
  4. ^ V. M. Amico, Dizionario Topografico Della Sicilia (tradotto e annotato da G. Di Marzo), Palermo, Morvillo, 1855, p. 485
  5. ^ a b F.M. Emanuele Gaetani, Della Sicilia nobile, Parte II, Libro I, Palermo, nella Stamperia de' Santi Apostoli, 1754, p. 123
  6. ^ D.A. Vacca, Collezione delle leggi e de'decreti reali del regno delle Due Sicilie, Napoli, Dalla Stamperia reale, 1838, p. 134
  7. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Parte Prima, Anno LXVII, 18 marzo, 1926, numero 60, p. 1114
  8. ^ San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo, su diocesi.catania.it.

Bibliografia

  • Salvatore Costante, La storia di Mongibello. Origini e vicende di Galermo., Catania, Edigraf, 1979.
  • Renato D'Amico (a cura di), Catania - I quartieri nella metropoli, edizioni Le Nove Muse, Catania, 2001.
  • Francesco Pergolizzi, Salvatore Costante, San Giovanni di Galermo - Memorie storiche, Catania, Tip. Sarica, 1975.

Voci correlate

Collegamenti esterni