Battaglia di Lexington

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Sviluppi precedenti

L'aperta ribellione delle Tredici Colonie alla rigida politica mercantile dell'Inghilterra si concretizzò in una serie di azioni di boicottaggio e nella "dichiarazione dei diritti delle colonie" del 1774, a cui Londra rispose con l'abolizione di tutte le esenzioni amministrative e con l'ordine dell'uso della forza armata per far eseguire il decreto.

Lo scontro

Le truppe coloniali inglesi del colonnello Smith e di Lord Percy, inviate dal generale Gage per arrestare i capi degli insorti Samuel Adams e John Hancock e per reprimere l'attività ostlie dei ribelli americani, vennero precedute nottetempo da Paul Revere il quale, viaggiando a cavallo, fece in tempo ad avvertire i compagni del pericolo. Adams e Hancock riuscirono a fuggire alle truppe di ricognizione; gli Inglesi, procedendo verso Concord, la base dei depositi e magazzini di armi e munizioni dei ribelli, furono accolti da una fitta fucileria che li costrinse a ripiegare.

Cenni storici

I patrioti americani che con i fucili obbligarono gli Inglesi a ritirarsi nelle proprie basi, presero il nome di "minuteman", cioè "uomini pronti a combattere con il preavviso di un minuto".