John W. Campbell

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John Wood Campbell jr. nasce nel 1910 a Newark, nel New Jersey, dove, nel 1932 conferisce una laurea in Fisica. Nonostante i suoi studi più che scientifici, Campbell fu sempre affascinato dalla letteratura, sino a divenire uno dei maggiori esponenti dalla fantascienza moderna (di cui, insieme ad Isaac Asimov, è considerato uno dei padri fondatori)e più in particolare di quella branca della fantascienza detta "Space Opera", in cui rientrano il cosiddetto genere delle «saghe spaziali», ampiamente riprese da una vasto proseguo di autori. Campbell concepiva i suoi racconti di Space Opera come una sorta di trattazione futuristica di un intreccio caratteristco della fiaba; l'autore allarga l'ambientazione agli spazi interplanetari, all'interno dai quali gli eroi sono rappresentati dal genere umano, che insieme a esponenti di civiltà aliene, convivono all'interno di regni e nazioni, concettualmente allargate a Confederazioni di pianeti e Imperi Galattici. Al posto del cavallo, i cavalieri tecnologici delle epopee di Campbell, cavalcano navicelle spaziali che si muovono nell'Iperspazio, superando senza problemi la velocità della Luce e invece di una nobile lama, gli eroi terrestri utilizzano pistole laser e futuribili raggi della morte. Invece di orchi e draghi trovavano posto i cosidetti BEM (bug-eyed monsters, ovvero mostri dagli occhi d'insetto).

 Agli inizi degli anni Trenta alcuni racconti firmati da Campbell appaiono su Amazing Stories; si tratta di racconti giovanili in cui è ancora percepibile l'influenza di E.E. «doc.» Smith (uno degli scrittori che hanno tracciato la strada per il futuro della Fantascienza eroica). Tuttavia, è interessante notare, come da tali racconti traspare nell'autore il suo caratteristico interesse per il funzionamento delle macchine complesse, una caratteristica che non abbandonerà mai tutta la produzione letteraria di Campbell, che si concentra principalmente su due grossi cicli galattici.
Quello dedicato ad Aarn Munro the Jupiterian - The Mightiest Machine (1935), The Incredible Planet (1949) e The Infinite Atom (1949) - e quello degli scienziati Arcot, Wade e Morey -che insieme ai romanzi The Black Star Passes (1953), Islands of Space (1956) e Invaders from the Infinite (1961, rappresenta la conclusione della seconda Saga letteraria di Campbell.

Entrambe presentano tratti molti simili nella ambientazione e nella descrizione dei personaggi. Dopo queste due Saghe Galattiche, Campbell non si occuperà mai più di grandi narrazioni, facendo seguire altri romanzi e racconti indipendenti, tra i quali Who Goes There? (1948) dal quale è stato tratto il film The Thing. Campbell non fu soltanto uno dei principali esponenti del genere fantascientifico, ma anche uno dei più accesi sostenitori e divulgatori, e le sue storie influenzeranno profondamente molti dei più celebri scrittori di epiche interstellari successivi, da Isaac Asimov ad A.E. Van Vogt, ad Edmond Hamilton. Ma soprattutto Campbell fu, a partire dal 1937 e per i 30 anni successivi,il direttore della rivista Astounding Stories (nata nel 1930 come Astounding Science-Fiction e divenuta poi nel 1960 Analog SF). Con tale titolo Campbell compirà, in vece della letteratura americana, i passi più importanti nella direzione della accuratezza scientifica e della consapevolezza stilistica, muovendola verso una dimensione più legata all'ambito dell'immaginario e dell'avventura, e una decisiva maturazione letteraria. Campbell morì nel 1971 a Mountainside, nel New Jersey.