Chiese cattoliche di rito orientale

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Template:Stub cattolicesimo All'interno della Chiesa Cattolica le Chiese sui iuris o Riti particolari sono sedi della chiesa universale che godono di particolari consuetudini proprie riguardo ai riti liturgici utilizzati e riguardo al proprio governo. Ogni chiesa sui iuris si differenzia per una maggiore autonomia, come riconosciuto dal Concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali Orientalium Ecclesiarum [1] che riconosce le "chiese o riti particolari".

Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento mutuo di corpi ecclesiali distinti (come nella Chiesa ortodossa), la Chiesa Cattolica si considera un unica chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, essendo "una realtà ontologicamente e temporalmente preesistente ad ogni chiesa individuale particolare" ("Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa vista come comunione" del 28 maggio 1992 da parte della Congregazione per la dottrina della fede [2])

Sono correntemente presenti 24 Chiese sui iuris in comunione con la Chiesa di Roma. Di seguito è l'elenco di tutte le chiese cattoliche suddivise per riti. I riti ambrosiano e romano sono gli unici rimasti dei vari riti occidentali, soppressi dopo il Concilio di Trento. Tutti gli altri sono riti orientali. Molte chiese di rito orientale sono dette "uniate" poiché derivate da chiese ortodosse o da Chiese orientali antiche e in seguito unitesi a Roma.






  • rito armeno (1 Chiesa sui iuris)
    • chiesa armeno-cattolica (Libano Iran, Iraq, Egitto, Siria, Turchia, Israele, Palestina, Italia e diaspora armena nel mondo)