Coordinate: 53.931°N 1.07°W

Battaglia di Fulford

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 24 gen 2011 alle 15:38 di Jalo (discussione | contributi) (nuova voce tradotta da en.wiki)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Battaglia di Fulford
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La battaglia di Fulford ebbe luogo presso il villaggio di Fulford, vicino a York in Inghilterra, il 20 settembre 1066, quando re Harald III di Norvegia Hardrada e Tostig Godwinson, suo alleato inglese, combatterono e sconfissero gli earl settentrionali Edwin e Morcar. Tostig era il fratello esiliato di Aroldo II d'Inghilterra. Si alleò con re Harald di Norvegia e forse con il duca Guglielmo di Normandia, ma non sono giunti a noi riscontri su cosa Tostig si aspettasse per sé in caso di successo dell'invasione. Tostig fu avversato dall'earl Morcar, il quale gli aveva tolto il titolo di Earl di Northumbria.[1]

Contesto storico

Quando il re anglosassone Edoardo il Confessore morì nel 1066 senza lasciare eredi, Earl Harold Godwinson fu scelto come nuovo re dai potenti signori di Witenagemot che si erano radunati a Thorney.

Il viaggio

All'inizio di settembre del 1066, Hardrada salpò dalla Norvegia con 300 navi. All'approdo sulla costa inglese, la sua flotta fu affiancata dalle navi di Tostig ed insieme risalirono il fiume Ouse verso la città di York.

Il patto

Il primo problema per Harold venne dal fratello Tostig. Nel maggio 1066 le navi di Tostig razziarono la costa meridionale dell'Inghilterra prima di volgere la prua verso la Scozia. In Scozia Tostig strinse un patto con Harald Hardrada, re di Norvegia, in cui accettava di supportare Hardrada nella sua invasione dell'Inghilterra.

Il conflitto

Sviluppo

Edwin aveva dislocato alcuni soldati ad est per prepararsi all'invasione dei nervegesi. La battaglia iniziò con gli inglesi che portavano i loro uomini a Germany Beck per rafforzare i fianchi. Sul fianco destro si trovava il fiume Ouse, e sul sinistro il Fordland, una zona paludosa. Lo svantaggio di questa posizione era che forniva ad Harald un terreno sopraelevato, perfetto per osservare il conflitto a distanza. Un altro svantaggio era che se un fianco avesse ceduto, l'altro sarebbe stato un problema. Se gli anglosassoni avessero voluto ritirarsi, non sarebbero stati in grado di farlo a causa delle paludi. Avrebbero dovuto bloccare i norvegesi per il maggior tempo possibile.[1]

L'esercito di Harald giunse da tre strade a sud. Harald allineò propri uomini per affrontare gli anglosassoni, ma sapeva che sarebbero servite ore per far arrivare tutte le sue truppe. Mandò gli uomini con meno esperienza a destra, ed i veterani sulla sponda del fiume.

La carica inglese

Gli inglesi attaccarono per primi, avanzando sull'esercito norvegese prima che fosse completamente schierato. Gli uomini di Morcarspinsero indietro Harald nelle paludi, avanzando contro la parte più debole delle linee norvegesi. Questo successo iniziale si dimostrò insufficiente per consegnare la vittoria agli inglesi, dato che i norvegesi lanciarono contro loro gli uomini migliori, ancora freschi, contro i sassono indeboliti.

Harald's counter-move

Harald brought more of his troops from the right flank to attack the centre, and sent more men to the river. The men were outnumbered, but they kept pushing and shoving the defenders back. The Anglo-Saxons were forced to give ground. Edwin's soldiers who were defending the bank now were cut off from the rest of the army by the marsh, so they headed back to the city to make a final stand. Within another hour, the men on the beck were forced off by the Norwegians. Other invading Norwegians, who were still arriving, found a way to get around the thick fighting and opened a third front against the Anglo-Saxons. Outnumbered and outmaneuvered, the defenders were defeated. Edwin and Morcar however, managed to survive the fight.

The remaining men in Fulford surrendered under the promise that the victors would not loot their city. The treaty was kept, as King Harald turned his attention towards York.

Consequences

The Battle of Fulford did not yield a huge gain or loss to either side, but fits into the important chain of events of the English autumn of 1066. The English losses were not decisive and the Norwegians retained a sizeable army, prepared for an attack on York. The Battle of Stamford Bridge ended these designs, with the defeat of Harald's army, and it is unlikely (though not totally implausible, given the vague data), that the losses at Fulford were a significant contributing factor to this later defeat.

However, had the Norwegian invasion been defeated at Fulford Gate, King Harold Godwinson would have not been forced into undertaking the taxing marches or suffered the losses at the Battle of Stamford Bridge, altering significantly the condition and strength of his army at the Battle of Hastings. If the Battle of Fulford had gone the other way (admittedly an improbable outcome for the outnumbered English army), 1066 could have been a very different year for the Anglo Saxon people of Britain.(OR)

References

Notes

  1. ^ a b Howarth, David, 1066; The Year of the Conquest, Dorset Press, 1977, ISBN 0-88029-014-5.
  Portale Guerra: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di guerra