Prospero di Reggio Emilia

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San Prospero di Reggio
Giovanni Soncini, Madonna col Bambino e i santi Bernardo di Chiaravalle e Prospero (XVI secolo)
 

vescovo

 
Morte25 giugno 466
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza25 giugno
24 novembre a Reggio Emilia
Attributiabito episcopale, libro e modello di Reggio Emilia
Patrono diReggio Emilia

Prospero (... – Reggio Emilia, 25 giugno 466) fu vescovo di Reggio Emilia, secondo la tradizione per 22 anni; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia

Poco si sa della sua vita, ma i documenti attestano che egli fu veramente vescovo di Reggio Emilia nel V secolo.

Parlano di lui due omelie del X secolo, una per la vita e un’altra per la traslazione del suo corpo: egli viene ricordato per il suo senso di carità; è il santo patrono di Reggio Emilia, anche se la cattedrale non è dedicata a lui: a Reggio invece, esiste ancora la chiesa di San Prospero, che Prospero stesso aveva costruito e dedicato a San Apollinare.

Culto

Affresco settecentesco nella chiesa di Sant'Agostino a Rattenberg (Tirolo)

Il suo culto è antichissimo e si è diffuso tra l'XI e il XIV secolo. Prospero era venerato a Parma, Bologna, Lucca e altre città oltre a Reggio. Almeno 31 chiese e cappelle sono state dedicate a lui nel Medioevo. Tuttavia, dopo il Concilio di Trento, il suo culto, si restrinse nella sola Reggio. La diocesi di Reggio festeggia il suo culto a livello locale il 24 novembre, ma 25 giugno è il suo giorno di festa nel Martirologio Romano.

Reliquie

Le sue reliquie sono state traslate nel 703 in una nuova chiesa costruita in suo onore dal vescovo reggiano Tommaso. Furono deposte accanto a quelle di san Venerio l'Eremita e Cosma e Damiano.

Nel 962, il vescovo Ermenaldo trasferì le sue reliquie alla cattedrale di Santa Maria nel centro della città, mentre si stava ricostruendo la chiesa dedicata a Prospero. Questa fu completata dal suo successore Tenzo (Tenzone) nel 979 e consacrata da Papa Gregorio V nel 997. Nel XVI secolo la chiesa fu ricostruita; il corpo di Prospero giace sotto il grande altare.

Collegamenti esterni