Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04

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FC Schalke 04
Calcio
Die Knappen (I Minatori), Die Königsblauen (i Blu Reali)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali blu reale-bianco
Inno"Blau und weiss wie lieb ich Dich" e "Königsblauer S04"
Dati societari
CittàGelsenkirchen
NazioneBandiera della Germania Germania
ConfederazioneUEFA
Federazione DFB
CampionatoBundesliga
Fondazione1904
PresidenteBandiera della Germania Clemens Tönnies
AllenatoreBandiera della Germania Jens Keller
StadioVeltins-Arena
(61.482 posti)
Sito webwww.schalke04.de
Palmarès
Campionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedesco Coppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di Germania Coppa UEFA Coppa IntertotoCoppa Intertoto
Titoli di Germania7
Trofei nazionali5 Coppe di Germania
1 Supercoppa di Germania
1 Coppa di Lega tedesca
Trofei internazionali1 Coppe UEFA/Europa League
2 Coppa Intertoto UEFA
1 Coppa delle Alpi
Si invita a seguire il modello di voce

Il Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04, noto semplicemente come FC Schalke 04 o anche solo Schalke, è una società polisportiva tedesca di Gelsenkirchen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia.

La sezione calcistica gioca nella Bundesliga, la massima serie del campionato nazionale. Nel suo palmarès annovera 7 campionati, 5 Coppe di Germania, 1 Coppa di Lega tedesca e 1 Supercoppa di Germania, 1 Europa League, 2 Coppe Intertoto.

Il club è attivo anche in altri sport quali la pallacanestro, la pallamano e l'atletica leggera.

Storia

Origini

Il club fu fondato il 4 maggio 1904 con il nome di Westfalia Schalke da un gruppo di studenti di scuola superiore e all'inizio vestiva il rosso e il giallo. La squadra non riuscì a guadagnare l'accesso alla Westdeutscher Spielverband e continuò a giocare come molte delle "associazioni non riconosciute" di cui pullulava il calcio tedesco alle sue origini.

Nel 1912, dopo vari tentativi andati a vuoto di entrare nella lega ufficiale, si fuse con il club ginnico Schalker Turnverein 1877 allo scopo di facilitare l'ingresso di quest'ultima compagine. L'accordo rimase in essere fino al 1915, quando l'SV Westfalia Schalke fu ristabilito come club indipendente. La separazione si rivelò momentanea e nel 1919 le due società si unirono nuovamente a formare il Turn- und Sportverein Schalke 1877. Il nuovo club vinse il suo primo trofeo, la Schalke Kreisliga, nel 1923. Fu in questo periodo che i giocatori e i sostenitori dello Schalke furono soprannominati Die Knappen – che in tedesco antico significa I Minatori – poiché molti giocatori e tifosi dello Schalke lavoravano nelle miniere di carbone di Gelsenkirchen.

Nel 1924 la squadra di calcio si separò ancora una volta dal club ginnico, questa volta portando con sé il presidente del club. Assunto il nome di FC Schalke 04, il club adottò le uniformi blu e bianche anche oggi utilizzate, e così nacque il secondo soprannome della squadra: Die Königsblauen" (I Blu Reali). L'anno seguente divenne la squadra locale egemone, grazie ad uno stile di gioco originale, fatto di passaggi corti e rapidi. Questo sistema in seguito sarebbe diventato famoso con il nome di "Schalker Kreisel" (trottola roteante). Nel 1927 questo tipo di gioco condusse la formazione nelle zone alte della Gauliga Ruhr, poi in seconda divisione e infine nella prima fase delle finali nazionali.

L'ascesa nazionale

Il club, ormai popolare, costruì un nuovo stadio, il Glückauf-Kampfbahn, nel 1928 e si vide riconosciuto il supporto della città cambiando nome in FC Gelsenkirchen-Schalke 04. Vinse il suo primo campionato della Germania Ovest nel 1929, ma l'anno dopo fu sanzionata per aver oltrepassato i limiti salariali stabiliti dalla federazione e, in un'epoca in cui la professionalizzazione nello sport non era ben vista, le fu proibito di disputare il campionato per quasi un anno e mezzo. Tuttavia il divieto ebbe poco impatto sulla popolarità del club: nella prima partita dopo la sanzione, giocata contro il Fortuna Düsseldorf nel giugno 1931, la squadra portò nel suo stadio ben 70.000 spettatori.

Con la riorganizzazione del calcio tedesco ad opera del Terzo Reich nel 1933, lo Schalke si trovò a giocare nella Gauliga Westfalen, una delle sedici prime divisioni istituite per rimpiazzare le innumerevoli leghe regionali e locali, ciascuna delle quali rivendicava lo status di massima serie. Dopo molti anni di dominio regionale lo Schalke si impose finalmente all'attenzione nazionale con il raggiungimento della finale del campionato tedesco di quell'anno. Il match contro il Düsseldorf si concluse con una sconfitta per 3-0. Quel risultato fu il preludio al decennio più ricco di successi nella storia della squadra: dal 1933 al 1942 il club comparve in 14 finali nazionali su 18 - 10 nel campionato tedesco e 8 nel Tschammerpokal, antesignano della odierna Coppa di Germania.

Il periodo 1934-1942 in campionato

Il primo titolo nazionale dello Schalke arrivò nel 1934 grazie alla vittoria per 2-1 contro il favorito Norimberga. L'anno dopo la squadra difese il titolo contro lo Stoccarda, che fu battuto per 6-4. Il club saltò la finale del 1937, ma fece la sua comparsa nelle finali nazionali per ciascuno dei sei anni successivi, uscendone vittorioso negli anni 1937, 1939, 1940 e 1942. Tre di queste finali nazionali le giocò contro squadre austriacheAdmira Vienna, Rapid Vienna e First Vienna – le quali giocavano nella Gauliga Ostmark tedesca dopo l'annessione dell'Austria al Reich nel 1938.

I Königsblauen fecero anche frequenti comparse nella finale dello Tschammerpokal, ma qui ebbero meno fortuna. Persero infatti la prima Tschammerpokal venendo sconfitti per 2-0 dal Norimberga nel 1935 e furono superati anche nelle finali degli anni 1936, 1941 e 1942. La loro unica vittoria nella Coppa giunse nel 1937 contro il Düsseldorf.

Per dodici stagioni, dal 1933 al 1945, lo Schalke inanellò una serie record impressionante, vincendo 162 delle 189 partite disputate in Gauliga, pareggiandone 21 e perdendone soltanto 6. Nel corso della lunga cavalcata segnò 924 gol, subendone soltanto 145. Dal 1935 al 1939 rimase imbattuto in campionato. Il dominio del club durante questo periodo lo portò a essere additato ad esempio dell "nuova Germania" dalla propaganda nazista. Questo malgrado molti giocatori discendessero da immigrati polacchi, su tutti le due stelle della squadra, Fritz Szepan ed Ernst Kuzorra.

Dopoguerra

Con la Germania nel caos verso la fine della seconda guerra mondiale lo Schalke giocò solamente due partite nel 1945. Con la guerra rinunciò a giocare regolarmente e per un certo tempo continuò ad essere una squadra forte. Così stabilì un record di scarto per una partita di campionato, dopo un roboante 20-0 contro lo SpVgg Herten, ma questo dato, più che rivelare la potenza della squadra, la dice lunga su come il calcio tedesco si fosse indebolito. Il livello di gioco dello Schalke calò drasticamente e il massimo che poté raggiungere nella nuova Oberliga Ovest del 1947 fu un sesto posto. Entro due anni quel piazzamento si sarebbe trasformato in un dodicesimo posto. Bisogna attendere la metà degli anni cinquanta perché lo Schalke ritorni al suo antico splendore. Finì terzo in una serrata lotta a tre per la conquista della Oberliga West del 1954, che si decise all'ultima giornata. L'anno seguente si qualificò per la finale della Coppa di Germania, ma perse per 3-2 contro il Karlsruhe. Nel 1958 arrivò il settimo titolo tedesco, dopo la vittoria per 3-0 contro l'Amburgo. Ancora oggi è quello l'ultimo titolo vinto dalla squadra.

L'ingresso nella Bundesliga

Lo Schalke continuò a giocare bene negli anni immediatamente precedenti alla formazione della Bundesliga, la nuova lega professionistica tedesca, nel 1963, riuscendo a classificarsi tra le prime quattro per un certo numero di stagioni. Questi risultati gli fruttarono la selezione tra le sedici squadre ammesse al campionato di prima serie.

I primi anni in Bundesliga furono difficili. Nel 1965 evitò la retrocessione soltanto grazie all'allargamento del campionato a diciotto squadre e alla vittoria in un girone di spareggio contro il Karlsruhe e l'Hertha Berlino. Seguì una serie di piazzamenti nelle zone basse della graduatoria, prima di un notevole miglioramento che culminò in un secondo posto finale dietro al Bayern Monaco nel 1972, dopo aver guidato la classifica per la maggior parte della stagione. Nello stesso anno lo Schalke vinse la Coppa di Germania per la seconda volta nella sua storia.

Lo scandalo della Bundesliga del 1971

Nonostante il miglioramento nei risultati i semi di un nuovo e clamoroso capovolgimento erano già stati gettati. Nel 1971 in Bundesliga scoppiò uno scandalo: giocatori e dirigenti di varie squadre furono accusati di aver intascato tangenti. Le indagini dimostrarono che lo Schalke aveva perso volontariamente per 1-0 contro l'Arminia Bielefeld nella partita del 17 maggio valida per la ventottesima giornata. Conseguentemente furono squalificati a vita alcuni giocatori dello Schalke, tra cui tre calciatori - Klaus Fischer, "Stan" Libuda e Klaus Fichtel - che a quei tempi avevano vestito la maglia della nazionale tedesca. Anche se le squalifiche vennero poi tramutate in pene dai sei mesi ai due anni, lo scandalo ebbe profonde ripercussioni su quella che sarebbe diventata di lì a poco una delle squadre egemoni nella Germania degli anni settanta.

Crisi e risorgimento

Nel 1973 il club si trasferì al Parkstadion, costruito appositamente per i Mondiali del 1974 e con una capacità di 70.000 spettatori. Sulla scia dello scandalo le prestazioni della squadra furono mutevoli. Nel 1977 riuscì a ottenere un altro secondo posto, a un solo punto dal Borussia Mönchengladbach campione.

Nei primi anni ottanta i Knappen attraversarono dei problemi e, retrocessi, giocarono in seconda serie nelle stagioni 1981-1982 e 1983-1984. Ritornarono in massima divisione nel 1984 e, dopo un'altra retrocessione nel 1988, disputano la Bundesliga ininterrottamente dal 1991-1992. Nel 1987 intanto Papa Giovanni Paolo II divenne membro onorario del club dopo aver celebrato la messa nel Parkstadion. Il club ha ottenuto il primo trofeo dopo l'ultimo titolo nazionale del 1958 nel 1997, quando vinse la Coppa UEFA sconfiggendo ai rigori la favorita Inter.

I giocatori festeggiano la vittoria della Coppa di Germania 2002.

All'inizio del nuovo millennio lo Schalke è stato autore di ottime prestazioni. Durante gli anni novanta e i primi anni del XXI secolo è andato incontro a una positiva trasformazione in una moderna organizzazione sportiva di stampo commerciale e si è affermata come una delle squadre di vertice della Bundesliga. Ha vinto due Coppe di Germania consecutive nel 2001 e nel 2002 e ha guadagnato due secondi posti in Bundesliga nel 2001 e nel 2005. Il secondo posto del 2001 è stato un duro colpo per i tifosi dei Königsblauen. Infatti il Bayern, sfavorito dalla classifica, riuscì a conquistare il titolo in modo clamoroso, segnando un gol all'ultimo minuto sul campo dell'Amburgo.

Veduta esterna della Veltins-Arena

Nella stagione 2005-2006 lo Schalke si è classificato quarto in campionato, mentre è stato eliminato dalla Champions League nella fase a gironi. Conquistato poi l'accesso alla Coppa UEFA come terzo classificato nel proprio raggruppamento di Champions, ha raggiunto la semifinale, dove è stato eliminato dai futuri vincitori del Siviglia.

Nel 2006-2007 ha condotto a lungo la classifica della Bundesliga, giungendo alla penultima giornata con un punto di vantaggio sullo Stoccarda. In questo turno ha perso per 2-0 in trasferta nel derby contro il Borussia Dortmund e ha consentito allo Stoccarda, vittorioso per 3-2 sul campo del Bochum, di scavalcarlo. Nell'ultimo turno la situazione non è mutata, così lo Schalke è giunto secondo per la terza volta in sette anni.

Nella stagione successiva si è classificato terzo, guadagnandosi l'accesso al terzo turno preliminare della Champions League.

Nell'annata 2008-2009 lo Schalke si è piazzato a metà classifica, e la squadra ha mancato l'accesso alle coppe europee dopo alcuni anni ed è stata eliminata dall'Atlético Madrid nel terzo turno preliminare di Champions League. La partita di andata, giocata alla Veltins-Arena, si è conclusa con il punteggio di 1-0 e quella di ritorno, giocata allo Stadio Vicente Calderón per 4-0. Lo Schalke è retrocesso quindi in Coppa UEFA, dove è stato eliminato nella fase a gruppi. Il nuovo allenatore Fred Rutten è stato esonerato a marzo e sostituito da un trio composto da Mike Buskens, Youri Mulder e Oliver Reck.

Nel 2009-2010, sotto la guida di Felix Magath, la squadra ha condotto a lungo la classifica, ma ha concluso il torneo al secondo posto, a cinque punti dal Bayern Monaco. Nell' estate 2010 la società riesce a mettere a segno tre grandi colpi di mercato comprando prima Christoph Metzelder a parametro zero, poi il 28 luglio 2010 Raúl, dopo che quest'ultimo aveva rescisso il contratto con il Real Madrid ed infine, l'attaccante Klaas-Jan Huntelaar dal Milan per 14 milioni di euro, firmando un contratto triennale fino al 30 giugno 2013.

Nella stagione 2010-2011, sotto la guida di Ralf Rangnick, elimina i campioni d'Europa dell'Inter ai quarti di finale della Champions League con i risultati di 2-5 all'andata a San Siro e 2-1 al ritorno a Gelsenkirchen, raggiungendo per la prima volta nella sua storia le semifinali della competizione, dove viene poi estromesso dagli inglesi del Manchester United Football Club con il punteggio complessivo di 6-1. Al buon percorso in Europa fa però da contraltare un deludente campionato, nel quale lo Schalke 04 chiude in quintultima posizione. Il 21 maggio vince però la Coppa di Germania battendo 5-0 il Duisburg. Il 23 luglio dello stesso anno, battendo ai rigori i neo-campioni di Germania del Borussia Dortmund, si aggiudica per la prima volta la Supercoppa di Germania.

La stagione 2011-2012, vede la squadra arrivare terza in campionato, qualificandosi quindi per la fase a gironi dell Champions League 2012-2013, mentre il cammino europeo della squadra di Gelsenkirchen si interrompe soltanto ai quarti di finale di Europa League ad opera dell'Athletic Bilbao. Per quanto concerne la Coppa nazionale lo Schalke non riesce a difendere il titolo, venendo eliminato agli ottavi di finale da una squadra di seconda divisione, il Karlsruher.

La stagione 2012-2013 è stata positiva, infatti la formazione tedesca si piazza al quarto posto in classifica, qualificandosi ancora alla Champions League. Durante il cammino in Champions passa il girone B come testa di serie (superando Arsenal, Olympiakos e Montpellier), ma agli ottavi di finale lo Schalke 04 viene eliminato dal Galatasaray, nonostante sia stata la squadra ad aver perso meno partite in tutto il torneo (1).

Cronistoria

Cronistoria del Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04
  • 1904: fondazione del club
  • 1904-05 ·
  • 1905-06 ·
  • 1906-07 ·
  • 1907-08 ·
  • 1908-09 ·
  • 1909-10 ·

  • 1910-11 ·
  • 1911-12 ·
  • 1912-13 ·
  • 1913-14 ·
  • 1915-16
  • 1916-17
  • 1917-18
  • 1918-19
  • 1919-20 ·

  • 1920-21 ·
  • 1921-22 ·
  • 1922-23 ·
  • 1923-24 ·
  • 1924-25 ·
  • 1925-26 ·
  • 1926-27 Eliminato negli ottavi di finale
  • 1927-28 Eliminato negli ottavi di finale
  • 1928-29 Eliminato nei quarti di finale
  • 1929-30 Eliminato nei quarti di finale

  • 1930-31·
  • 1931-32 Eliminato nelle semifinali
  • 1932-33 Sconfitto nella finale
  • 1933-34 Campione di Germania (1º titolo).
  • 1934-35 Campione di Germania (2º titolo).
Finalista nella Tschammerpokal.
Finalista nella Tschammerpokal.
  • 1936-37 Campione di Germania (3º titolo).
File:Coppagermania.png Vince la Tschammerpokal (1º titolo).
  • 1937-38 Sconfitto nella finale
  • 1938-39 Campione di Germania (4º titolo).
  • 1939-40 Campione di Germania (5º titolo).

Finalista nella Tschammerpokal.
  • 1941-42 Campione di Germania (6º titolo).
Finalista nella Tschammerpokal.
  • 1942-43 Eliminato nei quarti di finale
  • 1943-44 Eliminato negli ottavi di finale
  • 1944-45
  • 1945-46
  • 1946-47
  • 1947-48 ·
  • 1948-49 ·
  • 1949-50 ·

  • 1950-51 · 2º nel gruppo 1.
  • 1951-52 · 4º nel gruppo 1.
  • 1952-53 ·
  • 1953-54 ·
  • 1954-55 ·
Finalista nella DFB-Pokal.
  • 1955-56 · 2º nel gruppo 1.
  • 1956-57 ·
  • 1957-58 Campione della Germania Ovest (7º titolo).
  • 1958-59 ·
Eliminato nei quarti della Coppa dei Campioni.
  • 1959-60 ·

Finalista nella DFB-Pokal.
Semifinalista nella Coppa delle Coppe.

File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (2º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.

Perde lo scontro contro il Bayer Uerdingen; Retrocesso in Zweite Bundesliga

Vince la Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
Eliminato nei trentaduesimi della Coppa UEFA.

File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (3º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (4º titolo).
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto (1º titolo)
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto (2º titolo)
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Semifinalista nella Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Champions League.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nella fase a gruppi della Coppa UEFA.

Semifinalista nella Champions League.
File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (5º titolo).
Eliminato nei quarti dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.

Colori e simboli

Simboli ufficiali

Inno

"Blau und weiss wie lieb ich Dich" (Bianco e blu come ti amo) e "Königsblauer S04" (Blu reale S04) sono i due inni ufficiali. "Opa Pritschikowski" è anche un coro popolare tra i tifosi.

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Veltins Arena.

Inaugurato nel 2001, può contenere 61.481 spettatori. È uno degli stadi più moderni del mondo ed è stato costruito in previsione dei Mondiali 2006. Ha ospitato la finale della Champions League 2003-2004, quando ancora si chiamava Arena AufSchalke. Nel 2010 in occasione della partita inaugurale del Campionato mondiale di hockey su ghiaccio maschile, l'intero stadio è stato riadattato a palazzetto del ghiaccio con una capienza record pari a 77.803 spettatori, sedicimila posti in più rispetto agli incontri di calcio.

Allenatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Gli allenatori del club sono stati[1]:

Allenatori
  • Bandiera della Germania Heinz Ludewig (3 aprile 1925 – 1927)
  • Bandiera dell'Austria Gustav Wieser (25 maggio 1928 – 1929)
  • Bandiera della Germania Kurt Otto (11 agosto, 1929 – 1930)
  • Bandiera della Germania August Sobotka (1930–1931)
  • Bandiera della Germania Hans Sauerwein (1 agosto 1931 – 1 luglio 1932)
  • Bandiera della Germania Kurt Otto (20 luglio 1932 – 1933)
  • Bandiera della Germania Hans Schmidt (15 agosto 1933 – 7 luglio 1938)
  • Bandiera della Germania Otto Faist (26 ottobre 1938 – 1942)
  • Bandiera della Germania Ernst Kuzorra (1946–1947)
  • Bandiera della Germania Willi Schäfer (4 novembre 1947 – 1948)
  • Bandiera della Germania Theo Langl (1948)
  • Bandiera dell'Austria Ferdinand Swatosch (1 dicembre 1948 – 1949)
  • Bandiera della Germania Fritz Szepan (31 agosto 1949 – 1954)
  • Bandiera dell'Austria Eduard Frühwirth (1954 – 31 maggio 1959)
  • Bandiera dell'Ungheria Nandor Lengyel (1959–1960)
  • Bandiera della Germania Georg Gawliczek (1960 – 25 aprile 1964)
  • Bandiera della Germania Fritz Langner (26 aprile 1964 – 30 giugno 1967)
  • Bandiera della Germania Karl-Heinz Marotzke (1 luglio 1967 – 13 novembre 1967)
  • Bandiera della Germania Günter Brocker (18 novembre 1967 – 17 novembre 1968)
  • Bandiera della Germania Rudi Gutendorf (22 novembre 1968 – 7 settembre 1970)
  • Bandiera della Jugoslavia Slobodan Čendić (8 settembre 1970 – 30 giugno 1971)
  • Bandiera della Jugoslavia Ivica Horvat (1 luglio 1971 – 30 giugno 1975)
  • Bandiera dell'Austria Max Merkel (1 luglio 1975 – 9 marzo 1976)
  • Bandiera della Germania Friedel Rausch (10 marzo 1976 – 20 dicembre 1977)
  • Bandiera della Germania Uli Maslo (21 dicembre 1977 – 30 giugno 1978)
  • Bandiera della Jugoslavia Ivica Horvat (1 luglio 1978 – 17 marzo 1979)

Giocatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Vincitori di titoli

I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:

  • Campionato mondiale
Bandiera della Germania Bernhard Klodt: (1954)
Bandiera della Germania Helmut Kremers: (1974)
Bandiera della Germania Norbert Nigbur: (1974)
  • Campionato europeo
Bandiera della Germania Erwin Kremers: (1972)
Bandiera della Danimarca Bent Christensen Arensøe: (1992)
  • Coppa d'Asia
Bandiera del Giappone Atsuto Uchida: (2011)
Manuel Neuer (2011)
Ebbe Sand (2001)
Christian Poulsen (2005, 2006)
Levan K'obiashvili (2011)
Jiří Němec (1997)
Klaus Fischer (1975-1976)
Ebbe Sand (2000-2001)
Klaas-Jan Huntelaar (2011-2012)

Palmarès

Competizioni nazionali

1933-1934, 1934-1935, 1936-1937, 1938-1939, 1939-1940, 1941-1942, 1957-1958
1937, 1971-1972, 2000-2001, 2001-2002, 2010-2011
2005
2011

Competizioni internazionali

1996-1997
2003, 2004

Altre competizioni

1968
1982, 1991
  • Fuji Cup: 1
1996
  • Oberliga Ovest: 2
1951, 1958
  • Coppa della Germania occidentale: 1
1955
  • Campionato della Germania occidentale: 4
1929, 1930, 1932, 1933
  • Ruhrbezirk: 6
1927, 1928, 1929, 1930, 1932, 1933
  • Gauliga Westfalen: 11
1934, 1935, 1936, 1937, 1938, 1939, 1940, 1941, 1942, 1943, 1944
  • Westfalia Cup: 2
1943, 1944

Statistiche e record

Partecipazioni ai tornei internazionali

Alla stagione 2013-2014 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[2]:

Organico

Rosa 2013-2014

Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 29 luglio 2013.[3][4]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Germania P Ralf Fährmann
3 Bandiera della Germania D Jan Kirchhoff
4 Bandiera della Germania D Benedikt Höwedes (capitano)
5 Bandiera del Brasile D Felipe Santana
6 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Sead Kolašinac
7 Bandiera della Germania C Max Meyer
8 Bandiera della Germania C Leon Goretzka
9 Bandiera del Ghana C Kevin-Prince Boateng (Bandiera della Germania)
10 Bandiera della Germania C Julian Draxler
11 Bandiera della Germania C Christian Clemens
12 Bandiera della Germania C Marco Höger
14 Bandiera della Grecia D Kyriakos Papadopoulos
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera della Germania D Dennis Aogo
17 Bandiera del Perù C Jefferson Farfán
19 Bandiera della Nigeria A Chinedu Obasi
22 Bandiera del Giappone D Atsuto Uchida
23 Bandiera dell'Austria D Christian Fuchs
24 Bandiera della Turchia D Kaan Ayhan (Bandiera della Germania)
25 Bandiera dei Paesi Bassi A Klaas-Jan Huntelaar
28 Bandiera dell'Ungheria A Ádám Szalai
32 Bandiera del Camerun D Joël Matip (Bandiera della Germania)
33 Bandiera della Germania C Roman Neustädter
34 Bandiera della Germania P Timo Hildebrand
Bandiera della Germania P Fabian Giefer

Giocatori in prestito

Cessioni a titolo temporaneo, tratte dal sito ufficiale, aggiornate al 29 luglio 2013.[5]

N. Ruolo Calciatore
-- Bandiera della Germania A Philipp Hofmann (in prestito all'Ingolstadt 04 fino al 30.06.2015)

Staff tecnico

Allenatore: Bandiera della Germania Jens Keller
Vice-allenatore: Bandiera della Germania Josef Eichkorn
Allenatore portieri: Bandiera della Germania Bernd Dreher
Preparatore atletico: Bandiera della Germania Ruwen Faller
Preparatore atletico: Bandiera della Germania Markus Zetlmeisl

Squadra riserve

La società ha una squadra riserve denominata Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04 II, che dalla stagione 2007-2008 milita nella Fußball-Regionalliga, la quarta serie del campionato tedesco di calcio.

Il suo staff tecnico è composto dall'allenatore Bernhard Trares, dal suo vice Manfred Dubski e dal preparatore dei portieri Thomas Schlieck.

Gioca le sue gare interne al Mondpalast-Arena, stadio da 13.500 posti.

Curiosità

Nell'ottobre 2012 lo Schalke 04 ultimerà il "Fan Feld", il cimitero per i suoi tifosi più sfegatati. All'interno vi saranno 1904 tombe disponibili (per ricordare la data di fondazione del club) e ciascun loculo costerà non meno di 5406 euro.[6]

Note

  1. ^ (DE) Die Trainer des FC Schalke 04, in schalke04.de. URL consultato il 01-06-2014.
  2. ^ FC Schalke 04, in www.uefa.com. URL consultato il 31-05-2014.
  3. ^ (DE) schalke04.de, FC Schalke 04 Kaderübersicht, su schalke04.de. URL consultato il 29 luglio 2013.
  4. ^ Uefa.com, FC Schalke 04 Rosa 2013-2014, su it.uefa.com. URL consultato il 29 luglio 2013.
  5. ^ (DE) schalke04.de, FC Schalke 04 Kaderübersicht, su schalke04.de. URL consultato il 29 luglio 2013.
  6. ^ Calcio:Lo Schalke 04 inaugura il cimitero per i suoi tifosi, 30 luglio 2012. URL consultato il 30 luglio 2012.

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