Moonraker - Operazione spazio

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Disambiguazione – "Moonraker" rimanda qui. Se stai cercando il libro, vedi Moonraker: il grande slam della morte.
Moonraker - Operazione spazio
Bond in gondola/hovercraft nella piazza San Marco di Venezia
Titolo originaleMoonraker
Paese di produzioneRegno Unito, Francia
Anno1979
Durata126 min
Generespionaggio, azione, fantascienza, avventura
RegiaLewis Gilbert
Soggettodal romanzo di Ian Fleming
SceneggiaturaChristopher Wood
ProduttoreAlbert R. Broccoli
Produttore esecutivoMichael G. Wilson
Casa di produzioneEON Productions
FotografiaJean Tournier
MontaggioJohn Glen
Effetti specialiDerek Meddings, Paul Wilson, John Evans
MusicheJohn Barry
ScenografiaKen Adam, Max Douy, Charles Bishop, Peter Howitt
CostumiJacques Fonteray
TruccoPaul Engelen
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo originale del film

Moonraker - Operazione spazio (Moonraker) è un film del 1979 diretto da Lewis Gilbert. È la quarta pellicola dedicata a James Bond interpretata dall'attore inglese Roger Moore.

James Bond scampa all'ennesimo tentativo di omicidio da parte di un'amante pericolosa, abbandonato su un aereo privato, ingovernabile e privo di paracadute. Rientrato a Londra, deve indagare sulla sparizione di uno Space Shuttle denominato Moonraker, proprietà del miliardario Hugo Drax, sinistro presidente di una potente industria aerospaziale. Bond sventa ogni suo tentativo di eliminazione, avvalendosi di vari dispositivi e gadget, dai dardi dalla punta perforante o avvelenata all'esplosivo al plastico celato in un comune orologio da polso, a sua volta con funzione di timer. Scoprirà presto l'intento megalomane di Drax, lo sterminio dell'umanità per mezzo di un potentissimo gas nervino di origine vegetale, per creare una futura razza di individui perfetti, privi di difetto fisico, avvalendosi di giovani coppie selezionate e trasportate provvisoriamente in una stazione spaziale su delle navette Moonraker. Determinante il ritorno del killer noto come "Squalo" (Jaws), un gigante dalla dentiera d'acciaio, già visto nel precedente La spia che mi amava.

«Io credo che stia in fase di rientro, Signore.»

I titoli di coda de La spia che mi amava (1977) annunciavano il ritorno di Bond in Solo per i tuoi occhi, ma Cubby Broccoli ritenne opportuno sfruttare l'onda di Star Wars, adattando il romanzo di Ian Fleming Moonraker: il grande slam della morte con un'ambientazione spaziale, in quanto l'intento di Drax nel romanzo è la distruzione di Londra con un semplice missile. Da qui anche l'uso degli slogan Bigger and better, ma soprattutto quello secondo cui Moonraker è "il film che comincia laddove tutti gli altri film [della saga di James Bond] finiscono". (Where all the other Bonds ends... this one begins!)[1]

L'inizio ufficiale delle riprese è il 14 agosto 1978, in Francia.[1]

Il film anticipa di diciotto mesi la prima missione dello Space Shuttle Columbia. Le scene realistiche del lancio dei Moonraker precorrono i tempi in quanto simili a quelli reali ad eccezione della livrea gialla. Come piacque dire a Broccoli la pellicola "parlò di scienza, non di fantascienza".

È l'ultima pellicola in cui appare Bernard Lee nel ruolo di M (l'attore morì nel 1981). Il personaggio, dopo un film di transizione (Solo per i tuoi occhi) in cui verrà dichiarato "in licenza", tornerà nella pellicola Octopussy - Operazione piovra, interpretato dall'attore Robert Brown.

Ambientazioni

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Colonna sonora

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Il motivo conduttore del film, Moonraker di John Barry, è cantato da Shirley Bassey.

Accoglienza e critica

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Il film incassò quasi il doppio del precedente La spia che mi amava (1977) e ha detenuto il record di incassi tra quelli della serie almeno fino al 1995, all'uscita di GoldenEye.

Derek Meddings, supervisore agli effetti speciali del film, grazie ai suoi modellini, ottiene una candidatura per i migliori effetti speciali, risultando il film più spettacolare della serie 007 realizzato fino ad allora.

Molti critici (tra cui Paolo Mereghetti), non hanno invece del tutto apprezzato la qualità artistica di questa undicesima missione, tacciandolo finanche di sentimentalismi, citando ad esempio il personaggio di Jaws ("Squalo" nella versione italiana, sicario di assoluto valore tornato a furor di popolo per una seconda volta consecutiva) che si innamora di una giovane formosa ma di bassa statura, passato alla parte di Bond conosciuti i sinistri propositi di Drax.

Rotten Tomatoes gli assegna un voto del 62%. James Berardinelli di ReelViews sostiene che il lato spettacolare del film riesce a prevalere sulle sue parti sciocche. Vincent Canby del New York Times sentenzia invece che questo è il film più esagerato di tutta la serie.[2]

Riconoscimenti

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  1. ^ a b Cappi, Coffrini Dell'Orto.
  2. ^ Rotten Tomatoes, su rottentomatoes.com.
  • Guida completa a James Bond[collegamento interrotto] a cura di Fabio Giovannini (ElleU, 2000)
  • Il mondo dei doppiatori a cura di Antonio Genna

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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