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Nella stagione 1959-60 il Parma disputa il campionato di Serie B, un torneo a venti squadre che prevede tre promozioni e altrettante retrocessioni, con 34 punti si piazza in 15ª posizione Salgono in Serie A il Torino, il Lecco ed il Catania, scendono in Serie C il Taranto, il Modena ed il Cagliari.
È un Parma fatto in casa, con molti giovani cresciuti nel vivaio diretto da Dante Boni, quello che si appresta alla nuova stagione, un Parma che ritorna alle vecchie maglie biancocrociate che riportano entusiasmo e pubblico al Tardini. Al confermato tecnico Guido Mazzetti la rosa viene indebolita dalle cessioni e dalle prolungate assenze nel corso del campionato di alcuni titolari quali Amedeo Balestrieri e Silvio Smersy, il Parma si trova così a lottare per mantenere la categoria. A poche giornate dal termine salta l'allenatore, sostituito da Mario Genta che a "suon di pareggi" riesce a traghettare la squadra ducale al porto della salvezza. In un torneo avaro di gol, si distinguono con otto reti Giampaolo Menichelli e Giuseppe Calzolari che sono risultati i migliori marcatori della stagione. Fugace anche l'apparizione in Coppa Italia, subito estromessi dalla Spal (1-5).