Don Murray

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Don Murray alla convention San Diego Comic-Con International (luglio 2017)

Don Murray, nome completo Donald Patrick Murray (Los Angeles, 31 luglio 1929Goleta, 2 febbraio 2024[1]), è stato un attore statunitense.

Ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Fermata d'autobus (1956), al fianco di Marilyn Monroe.

Don Murray nel trailer di Fermata d'autobus (1956)

Don Murray, figlio di una ballerina e di un coreografo[2], studiò e si diplomò all'American Academy of Dramatic Arts. Alto e di bell'aspetto[2], debuttò sul grande schermo con il film Fermata d'autobus (1956) di Joshua Logan, nel quale interpretò il giovane e ingenuo ranchero del Montana che fa la corte a Marilyn Monroe, ruolo che gli valse una candidatura al premio Oscar al miglior attore non protagonista[3]. Durante le riprese del film s'innamorò dell'attrice Hope Lange, che divenne sua moglie poco dopo, fino al divorzio nel 1961.

L'anno successivo replicò il successo grazie al ruolo di un morfinomane nel dramma sociale Un cappello pieno di pioggia (1957) di Fred Zinnemann, personaggio che interpretò con intensa sensibilità[3], accanto a Eva Marie Saint e Anthony Franciosa. Nello stesso anno apparve in La notte dello scapolo (1957) di Delbert Mann, che ebbe altrettanto successo.

Artista e uomo dai solidi valori morali ed etici[2], le sue scelte professionali furono spesso motivate dal principio secondo cui il cinema debba essere al servizio della comunità. In tale ottica, Murray lavorò alla produzione e alla sceneggiatura del film Le canaglie dormono in pace (1961) di Irvin Kershner, del quale fu anche interprete nel ruolo di un gesuita dedito alla carità[3].

Obiettore di coscienza durante la guerra di Corea[2], in quell'occasione scelse di lavorare in Europa assistendo orfani e rifugiati[3]. In seguito, la sua carriera fu più volte condizionata dal rifiuto di ruoli che si scontravano con la sua concezione della moralità[2]. Dopo gli anni dell'esordio, tra i suoi film più importanti si segnalano Il fronte della violenza (1959) di Michael Anderson, Tempesta su Washington (1962) di Otto Preminger, L'ultimo tentativo (1965) di Robert Mulligan, Kid Rodelo (1966) di Richard Carlson e Una vampata di vergogna (1971) di Mark Robson.

Fu l'attività di regista, veste nella quale debuttò nel 1972 dirigendo il film La croce e il coltello, a permettergli di esercitare un ampio controllo del soggetto e a realizzare prodotti caratterizzati da un forte impegno sociale[2]. Attivo anche in televisione sin dalla fine degli anni sessanta, nel 1979 entrò nel cast del telefilm California, con il ruolo di Sid Fairgate, uscendone solo due anni dopo. Successivamente apparve in pochi film, tra cui Amore senza fine (1981) di Franco Zeffirelli e Peggy Sue si è sposata (1986) di Francis Ford Coppola, per poi diradare ulteriormente le sue apparizioni sul grande schermo.

Filmografia parziale

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Don Murray e Otis Young nella serie Sui sentieri del West (1968)

Doppiatori italiani

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Riconoscimenti

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  1. ^ (EN) Don Murray, a Star in Films That Took on Social Issues, Dies at 94, su www.nytimes.com, 2 febbraio 2024. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  2. ^ a b c d e f Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, pag. 371-372
  3. ^ a b c d Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 815

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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