Felice di Salm-Salm

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Felice di Salm-Salm
Il principe Felice di Salm-Salm all'epoca del suo servizio durante la guerra civile americana
NascitaAnholt, 25 dicembre 1828
MorteSaint-Privat-la-Montagne, 18 agosto 1870
Dati militari
Paese servito Regno di Prussia
Impero austriaco
Stati Uniti
Secondo Impero messicano
Forza armata Esercito prussiano
Esercito imperiale austriaco
United States Army
Esercito imperiale messicano
ArmaEsercito
CorpoFanteria
Anni di servizio1846–1854, 1868–1870 (Esercito prussiano)
1861–1865 (US Army)
1866–1867 (Esercito imperiale messicano)
GradoMaggiore (Esercito prussiano)
Brigadiere generale (US Army)
Colonnello (Esercito imperiale messicano)
GuerrePrima guerra dello Schleswig
Seconda guerra d'indipendenza italiana
Guerra civile americana
Intervento francese in Messico
Guerra franco-prussiana
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Felix Costantino Alessandro Giovanni Nepomuceno di Salm-Salm, in tedesco: Felix von Salm-Salm, in inglese: Felix Salm-Salm, detto semplicemente Felix of Salm (Anholt, 25 dicembre 1828Saint-Privat-la-Montagne, 18 agosto 1870), è stato un generale e nobile tedesco.

Nato principe della casata di Salm-Salm, prestò servizio nell'esercito dello Schleswig-Holstein (esercito prussiano), nell'esercito austriaco, nell'Union Army durante la guerra civile americana, nell'esercito dell'imperatore Massimiliano I del Messico, del quale divenne aiutante di campo e confidente, e infine nuovamente nell'esercito prussiano impegnato nella guerra con la Francia nel 1870. Venne ucciso in battaglia durante quest'ultima campagna militare.[1]

Il castello di Anholt

Il principe Felice di Salm-Salm nacque ad Anholt, in Germania, nel castello dei principi di Salm. Il dominio dei suoi avi era stato incorporato dalla Prussia nella provincia di Vestfalia nel 1815.[1] Egli era il terzogenito ed il minore dei figli del principe Fiorentino di Salm-Salm (1786–1846) e di sua moglie, Flaminia Rossi (1795-1840), una nobildonna di origini corse, nipote del principe Felice Baciocchi, cognato di Napoleone. Il Congresso di Vienna confermò nel 1815 alla dinastia dei Salm la perdita dei loro domini ma gli consentì il mantenimento dei privilegi principeschi presso la Confederazione Germanica. Suo fratello era il principe Alfredo di Salm-Salm che subentrò nella reggenza del titolo alla morte del padre nel 1846, ma col quale Felice ad ogni modo non ebbe mai un buon rapporto.

Felice sin da giovane venne destinato alla carriera militare e per questo studiò come cadetto a Berlino divenendo ufficiale dell'11º reggimento ussari nel 1846. Con questo prese parte alla Prima guerra dello Schleswig tra la Germania settentrionale e la Danimarca. Pesantemente ferito in una schermaglia presso Aarhus il 18 maggio 1849, dimostrò grande coraggio in battaglia. Dopo la guerra entrò al servizio dell'Impero austriaco combattendo nella seconda guerra d'indipendenza italiana nel 1859. La sua vita erratica lo alienò sempre più dalla sua famiglia, unitamente ai molti debiti di gioco accumulati, ai molti duelli ed agli scandali che si assommarono sulla sua persona.

Per questi motivi, nel 1861 decise di portarsi negli Stati Uniti e di offrire i suoi servigi militari e la sua esperienza all'Union Army nella guerra civile americana. Ottenne il grado di colonnello e venne assegnato allo staff del generale di brigata Louis Blenker, come lui di origini tedesche.[1] Fu in questo stesso periodo che iniziò a corteggiare una americana di nome Agnes Leclerc Joy che aveva conosciuto ad un ricevimento tenuto dal presidente Abraham Lincoln suo cugino a Washington, dove proprio a Felice era spettato il compito di presentare l'ambasciatore prussiano Friedrich von Gerolt al presidente. Felice e Agnes si sposarono morganaticamente il 30 agosto 1862 a Washington. Agnes seguì fedelmente da quel momento in poi Felice su tutti i suoi campi di battaglia. In quello stesso inverno, Felice ottenne il comando dell'8º reggimento di fanteria volontari di New York (dopo la rinuncia di Gustav Struve), ma vi rimase una sola stagione.[1]

Nel febbraio del 1864, venne posto in arresto per essersi falsamente presentato dopo la sua rinuncia ancora come colonnello dell'8º reggimento di fanteria volontari di New York e per essersi arricchito coi fondi destinati ai giovani ufficiali.[2] Rilasciato, venne nominato colonnello del 68º reggimento volontari di New York nel giugno del 1864,[1] servendo sotto il generale di brigata James Blair Steedman nel Tennessee ed in Georgia, prendendo parte alla Battaglia di Nashville, e sul finire della guerra venne assegnato al comando di Atlanta. Salm-Salm venne estromesso dal corpo volontari il 30 novembre 1865.[1] Il 13 gennaio 1866, il presidente Andrew Johnson lo promosse al grado di brigadiere generale ed il 12 marzo 1866 la sua nomina venne ratificata dal Senato americano.[3]

Il principe di Salm-Salm in uniforme messicana

Dopo la fine della guerra civile americana, il principe di Salm-Salm offrì i suoi servigi all'imperatore Massimiliano I del Messico,[1] e si imbarcò per il Messico nel febbraio del 1866. Massimiliano aveva condotto un'ampia campagna per promuovere la migrazione di soldati americani nel Messico dopo la fine della guerra civile, anche per migliorare i rapporti tra le due nazioni. Felice di Salm-Salm fu però un caso particolare dal momento che la maggior parte dei soldati che erano migrati in Messico appartenevano agli Stati Confederati d'America che avevano perso la guerra civile. In quella stessa estate venne promosso al rango di colonnello e divenne aiutante di campo dell'imperatore[1]. Venne catturato a Querétaro assieme all'imperatore ma non prima di aver cercato di compiere una coraggiosa carica con i suoi ussari nel tentativo di salvare Massimiliano dagli uomini dell'esercito repubblicano di Benito Juárez. Assieme all'imperatore e ai generali d'alto rango Tomás Mejía Camacho e Miguel Miramón, venne condannato a morte per fucilazione. Grazie agli sforzi senza sosta di sua moglie venne perdonato da Juárez e rilasciato dalla prigionia nel dicembre del 1867. Durante la sua prigionia, venne promosso brigadiere generale.[4]

Poco dopo, decise di fare ritorno in Europa e di riporsi al servizio dell'esercito prussiano come maggiore del 4º reggimento granatieri della guardia. Venne ucciso a Saint-Privat-la-Montagne nel corso della Battaglia di Gravelotte nella guerra franco-prussiana. La moglie Agnes, che ancora una volta gli era vicina, continuò il suo servizio come infermiera sul campo di battaglia e trasferì i suoi resti mortali nella cripta di famiglia nel castello di Anholt.

Felice tenne un diario di memorie di guerra che venne pubblicato per la prima volta dallo scrittore tedesco Otto von Corvin. La sua vita fu oggetto di un racconto di Karl May.

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine imperiale di Nostra Signora di Guadalupe - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale dell'Aquila Messicana - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia al merito militare (Impero messicano) - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille commémorative de la expedition in Mexique (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della campagna militare del 1864 (Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria

Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Massimiliano di Salm-Salm Nicola Leopoldo di Salm-Salm  
 
Dorotea Francesca Agnese di Salm  
Costantino di Salm-Salm  
Ludovica d'Assia-Rotenburg Giuseppe d'Assia-Rotenburg  
 
Cristina di Salm  
Fiorentino di Salm-Salm  
Teodoro Alessandro di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Domenico Marquardo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Cristina d'Assia-Rotenburg  
Vittoria Felicita di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
Caterina Luisa Eleonora di Leiningen-Dagsburg Carlo Ludovico di Leiningen  
 
Carolina di Salm  
Felice di Salm-Salm  
Francesco Rossi Venturino Rossi  
 
Giulia Maria Bastelica  
Pietro Niccolò Rossi  
Maria ? ?  
 
?  
Flaminia Rossi  
Francesco Andrea Baciocchi Giulio Stefano Baciocchi  
 
Paola Francesca Matra  
Angela Maria Baciocchi  
Maria Flaminia Benielli Marcantonio Benielli  
 
Maria Maddalena Cuneo d'Ornano  
 
  1. ^ a b c d e f g h Eicher, John H., and David J. Eicher, Civil War High Commands. Stanford: Stanford University Press, 2001. ISBN 0-8047-3641-3. pp. 467–468
  2. ^ City Intelligence, in The World, 19 febbraio 1864. URL consultato il 1º giugno 2021.
  3. ^ Eicher, 2001, p. 756.
  4. ^ Daniel Moreno. El sitio de Querétaro. Según protagonistas y testigos. (Editorial Porrúa, 3° Edición, México 1982)

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN37291777 · ISNI (EN0000 0000 7369 2782 · BAV 495/318805 · CERL cnp00239223 · GND (DE101870957 · BNF (FRcb10742321g (data)