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Francesco Repice

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Francesco Repice (2015)

Francesco Repice (1963 – vivente), giornalista e radiocronista sportivo italiano.

Citazioni di Francesco Repice

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Citazioni in ordine temporale.

  • Francesco Totti, un po’ il campione della mia vita. Ognuno di noi ha un campione di riferimento, per me è lui. Credo il più grande calciatore italiano di tutti i tempi! [1]
  • [Alla festa per la conquista della serie A (Frosinone, 31/5/2015)] Io ho nel cuore questi colori per tantissimi motivi, non ho nessuna paura nel dire di aver sofferto moltissimo per il Frosinone nelle ultime giornate. Non c'ero quando il Frosinone giocava contro il Giulianova o la Frattese, voi c’eravate e vi ringrazio di avermi accolto. [...] Vengo da dei dolori incommensurabili sportivamente parlando ed avevo paura all'ultima giornata, perché ogni tifoso contro il Crotone non pensava a festeggiare, ma temeva che tutto potesse svanire nel nulla, e voi che siete in curva lo sapete. Quando Zappino ha preso quel rigore tutti noi abbiamo festeggiato, perché lì cominciava la vittoria, non contro la Ternana, né contro il Bologna. [...] È una storia quella della Ciociaria che mi piacerebbe raccontare un giorno.[2]
  • Quando si parla di ultras e di curve, che tutti si sciacquino la bocca, perché essere ultras significa essere oltre il tifo, significa amore, passione, i delinquenti non c’entrano nulla con gli ultras. L'appartenenza è una cosa importante, essere ultras è importante, essere tifosi è importante.[2]
  • [Su Facebook, in risposta agli sfottò dei romanisti prima di Frosinone-Roma del 12/9/2015] Chi fa ironie sul Frosinone è una merda. Compresi sedicenti tifosi della Roma. Sono davvero io, e non sopporto che si prenda in giro una dignitosissima società come il Frosinone, alla quale sono attaccatissimo. Anche se ovviamente sabato sera tiferò Roma. [...] Lo so che il post precedente può apparire un po’ troppo forte. Epperò, per me la Ciociaria è come la Calabria [sua terra natale] [...] Ribadisco che sabato tiferò Roma perché la squadra del cuore è come la mamma, non và mai tradita, ma ho un’ammirazione speciale per il popolo ciociaro.[3]
  • [...] per me Diego Armando Maradona è il più grande calciatore di tutti i tempi senza se e senza ma. Non solo. Le prestazioni di Maradona sono state evidentemente penalizzate dalla tossicodipendenza e non certo agevolate come in chi ha fatto ricorso alla pratica del doping. La cocaina NON è dopante. Non solo. Diego Armando Maradona è caduto e si è rialzato. Senza trucco e senza inganno. Davanti al mondo senza nascondere nulla. Sempre a testa alta. Per tutti questi motivi Diego Armando Maradona è per me un idolo, un esempio di come si possa guarire da un brutto male sfidando il mondo senza mai abbassare lo sguardo. Senza mai perdere la dignità.[4]
  • [Parlando della Juventus] Questa è una squadra che non molla, questa è una squadra che ci crede sempre anche quando sembra essere tutto contro, anche quando i giocatori non sono in forma [...]. Se questa squadra non è una grande squadra io mi domando quali siano le grandi squadre! È una squadra che quando sente l'odore del sangue azzanna la preda, non le concede scampo.[5]
  • Se ogni filo d'erba di questo campo di calcio potesse parlare, se ogni seggiolino di questo stadio avesse il dono della parola, se ogni bandierina, ogni rete, ogni riga di gesso fosse in grado di confidarci un segreto, allora potremmo ascoltare storie straordinarie di uomini di calcio come mai ne abbiamo sentite nella nostra vita. Questo sta accadendo, gentili ascoltatori. Ci sarà tempo per scrivere queste storie, avremo tanti anni davanti a noi per metabolizzare il dolore e mettere su carta i ricordi. Tutto ciò che ha significato per noi la vita di un grande uomo, e del più grande calciatore di tutti i tempi che ha dato spettacolo su questo palcoscenico: Diego Armando Maradona.[6]
  • [Radiocronaca Inter vs Porto, 22/2/23] Che poi a guardarli bene questi millennials che scendono dalla metro e dai loro scooter con gli occhi ed il cuore pieni di timore e di speranza non sono così diversi dai ragazzi di un tempo che arrivavano a San Siro col filobus, nelle notti di coppa, solcando la nebbia con l'anima che vibrava per Giacinto Facchetti, come per Javier Zanetti, come oggi per Lautaro e Dzeko. Se la vostra fantasia sarà capace di farli camminare fianco a fianco, si vedrà che i ragazzi di oggi, come quelli di un tempo, hanno una sciarpa nerazzurra al collo ed una fede incrollabile nell'Internazionale FC.[7]

Note

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  1. Dall'intervista di Giuseppe Rusconi, Francesco Repice, 'Tutto il calcio minuto per minuto' e tanto altro, rossoporpora.org, 28 novembre 2014.
  2. a b Citato in FESTA PROMOZIONE - Le parole di Francesco Repice: «Ho nel cuore questi colori», tuttofrosinone.com, 2 giugno 2015.
  3. Citato in Serie A – Frosinone vs Roma -4, Repice su FB: «Sogno un gemellaggio», tg24.info, 8 settembre 2015.
  4. Da un post sulla pagina ufficiale Facebook, 28 aprile 2016.
  5. Dalla radiocronaca di Tottenham-Juventus (1-2), gara valevole per il ritorno degli ottavi di finale della UEFA Champions League 2017-2018, 7 marzo 2018; citato in Mauro Munno, Tottenham-Juve, il commento di Repice esalta i tifosi bianconeri, juventusnews24.com, 9 marzo 2018.
  6. Introducendo la radiocronaca di Napoli-Roma giocata il 29 novembre 2020, quattro giorni dopo la morte di Diego Armando Maradona, https://youtu.be/KXKY8PGy4B8.
  7. Dalla radiocronaca Rai Radio 1 di Inter-Porto del 22-02.2023. Audio disponibile su Youtube, minn. 0:00-00:37.

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