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A Dio (Prati)

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Giovanni Prati

Olindo Malagodi 1844 Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu sonetti A Dio (Prati) Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Infortunio sopraggiunto A un amico
Questo testo fa parte della raccolta V. Da 'Memorie e lagrime'
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A DIO


     Dio, sol re della terra, alle tue tende
sempre del mio pensier l’ali son tratte,
e in te credo, e nel ver che da te splende,
contra cui tanta cecitá combatte.
     S’anco alla porta mia picchiano ratte
le inique sorti, il cor non se ne offende,
e te voglio cantar (sinché disfatte
mi sien le membra) e ’l ver ch’entro m’accende.
     La queta solitudine dei boschi,
l’aere stellato e il mar senza confine
mi parlano di te, Dio forte e grande;
     ma piú quest’alma, che sorvola ai foschi
casi, ai tempi crudeli, alle ruine
del mondo, e in canti e lacrime si spande.